IL VATE DELLO SPORT

Nella notte di San Siro è l’Inter a far festa, dopo il pareggio del Milan nella serata di martedì al “Maradona” che ha permesso agli uomini di Pioli di spuntarla sul Napoli, anche l’Inter fa il suo: la partita si sblocca dopo appena 4 minuti, con barella che viene innescato da Lautaro, sterza, calcia e trova l’incrocio.
Un gol fantastico, messo però subito in discussione da Aursnes, che trova l’1-1: cross dalla destra, Dumfries non chiude bene e lascia libero l’esterno di colpire a rete.
La partita viene comunque controllata dall’Inter, che soffre il giusto e che gioca bene con la palla al piede, come dimostra il gol del 2-1: palla a dimarco, triangolo con Mkhitaryan, dentro da Lautaro che deve solo appoggiarla in rete.
Un gol bellissimo di un Lautaro non nel suo periodo migliore. 2-1 e partita che ormai è in ghiaccio.
Per chiuderla definitivamente, Correa si inventa un gol strepitoso: ancora Dimarco protagonista che vede Correa, che si gira, supera l’uomo e scarica sul secondo palo un tiro che non lascia scampo a Vlachomidos.
Nel finale, l’Inter, sul 5-1 totale, molla.
Prima Antonio Silva, poi Musa confezionano il 3-3 finale.
L’Inter torna fra le prime 4 d’Europa per la prima volta dopo lo storico triplete 2010.
Sarà derby, e non serve aggiungere altro.

HAALAND È UMANO, O FORSE NO?

In Baviera passa anche il Manchester City, forte del 3-0 di settimana scorsa in Inghilterra.
Contro un Bayern in un momento di difficoltà a livello di gioco e di spogliatoio, per il City non c’è vita difficile.
Il Bayern crea, non concretizza e il primo tempo si chiude a reti bianche, con anche un rigore fallito da Haaland.
Haaland che si fa perdonare subito portandosi via Upamecano e spaccando la porta al 57′.
Kimmich la pareggia su rigore a 8 dalla fine.
Finisce 1-1(4-1) ed il City riconquista la semifinale, dove ad aspettarli ci sarà il Real di Carlo Ancelotti, partita che sa già di finale anticipata.