Old Firm, il derby più caldo e sentito al mondo.

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Il derby scozzese tra Celtic e Rangers offre infiniti spunti di riflessione. Interessi religiosi, politici e sociali hanno acceso a Glasgow una forte rivalità che rende l’Old Firm una delle partite più sentite della storia del calcio.

LE SOCIETA’

I biancoverdi dei Celtic e i blu dei Rangers sono le due società più titolate a livello scozzese. I primi, soprannominati “The Bhoys”, “The Celts”, o “The Hoops”, vantano 52 titoli di Scozia e 60 trofei nazionali, divisi tra 40 coppe di Scozia e 20 coppe di lega. Sono l’unico club scozzese ad aver giocato e vinto la finale di Coppa dei Campioni nel 1967, nonché l’unico nella storia ad averlo fatto con soli giocatori del vivaio. Grazie alla vittoria della Champions, del campionato e della coppa nazionale divennero la prima squadra europea a completare il “triplete”. Nel 1970 giocarono la loro seconda finale di Coppa Campioni (persa ai supplementari contro il Feyenoord) e nel 2009 uscirono sconfitti dalla finale di coppa UEFA contro il Porto di José Mourinho.

I Rangers sono una delle società calcistica più antiche della Scozia. Hanno giocato 121 dei 125 campionati scozzesi disputati, ma nel 2012 si salvarono dal fallimento vendendo i cespiti ai “Rangers Football Club Ltd”. I Rangers riuscirono a mantenere la loro storia e la loro identità sacrificarono un anno di calciomercato per affiliare il nome alla SFA. Dall’alto dei loro 117 trofei ufficiali, “The Teddy Bears” sono la seconda squadra più titolata al mondo, secondi solo agli egiziani dell’Al-Ahly. I leoni hanno giocato la finale di Coppa delle Coppe nel 1961 e nel 1967 prima di alzare il trofeo nel 1972. Nella stagione 2021/2022 si sono fermati in finale di Europa League contro l’Eintracht Francoforte ai calci di rigori.

La straordinaria cornice dell’Old Firm, comprendente i tifosi del Celtic e dei Rangers.

UN DERBY RELIGIOSO

Il motivo principale della rivalità a Glasgow è la divisione tra religione cristiana e protestanti. Nel XVI secolo la riforma scozzese fu determinante per l’intensificazione del credo religioso protestante, che affiancò il più diffuso cattolicesimo. I Rangers vennero fondati nel 1872 e si presentarono come la squadra della classe operaia e protestante. I dissensi ebbero origine nel lontano 1888, anno in cui i Celtic nacquero da un’idea di Walfrid, che volle sostenere i cattolici della città. Agli inizi del ‘900 diversi irlandesi si trasferirono a Glasgow e subirono ingiustizie dalla classe protestante e, poiché a reazione si oppone reazione uguale e contraria, gli immigrati riposero le loro speranze nei Celtic. Gli Hoops furono visti sin da subito come uno strumento per emanare il dissenso causato da una situazione di disagio ed emarginazione.

I principi di questa rivalità sono stati portati avanti per molti anni, quasi fino all’età presente. I Glasgow Rangers fino alla fine degli anni ’90 rifiutarono categoricamente il tesseramento di calciatori cattolici. Il primo giocatore di credo cattolico a firmare per la squadra fondata dai fratelli McNeil, da McBeath e Campbell fu Lorenzo Amoruso nel 1997, che sarebbe poi diventato capitano della squadra. I passi del barese saranno seguiti anche da Gennaro Gattuso, che iniziò la sua carriera da Glasgow a seguito di un trasferimento dal Perugia discusso e combattuto, a tal punto da chiamare in causa anche l’intervento della FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio).

Il calore e la passione dell’Old Firm ha rischiato di terminare nel 2012.

SCONTRI E ANEDDOTI

Fino a pochi anni fa il derby di Glasgow era una questione d’interesse pubblico. Il clima partita si viveva sia fuori sia dentro il campo. Gli scontri tra tifosi, i litigi durante la partita e – purtroppo – anche qualche vittima combaciano perfettamente con la storia dell’Old Firm. Nel 1933 ci furono degli scontri che inclusero più di 40mila tifosi, nella finale di Scottish Cup del 1980 quasi 10mila spettatori vennero alle mani. Tra il 1996 e il 2003 si sono registrati 8 deceduti, ma soltanto nel 1971 ben 66 tifosi persero la vita a causa di una calca in tribuna. Un decreto del governo scozzese, emanato nel 2012, ha incrementato la sicurezza nelle tribune degli stadi, riducendo i litigi e i conflitti tra le tifoserie.

La tensione e la febbre dell’incontro sono fortemente sentiti anche all’interno delle società. La storia di Maurice Johnston, centravanti britannico, è una delle più significative. Mo giocò per i Celtic dal 1984 al 1987, segnando 52 goal in 140 presenze. Dopo un biennio al Nantes da 22 goal tornò in Scozia. Si trasferì nella sponda opposta di Glasgow, ai Rangers, attirando su di sé le critiche del club protestante, mentre i “Celts” cercarono (senza successo) di boicottare l’affare. L’attrito con i Rangers fu talmente forte che il magazziniere della società si rifiutò di lavargli la maglia da gioco. Johnston nel 1989 segnò ai Celtic all’Ibrox Stadium, casa dei Glasgow Rangers.

L’ultimo derby risale al 2 gennaio. I Celtic hanno raggiunto il 2-2 all’88’ grazie al goal di Furuhashi.

Una replica a “Old Firm, il derby più caldo e sentito al mondo.”

  1. Avatar Derby storici – Wiener Derby: storia dentro e fuori dal campo – Il Vate dello Sport

    […] due modi di vivere. È la seconda stracittadina più giocata della storia, seconda solo all’Old Firm di Glasgow. È il Derby di Vienna, il derby della capitale austriaca, a veder contrapposti i […]

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