You’ll never walk alone

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Se oggi Anfield ci trasmette quella strana sensazione, a metà fra la gioia e la paura ma con una grande componente di rispetto e ammirazione, lo dobbiamo a Gerry Marsden e i suoi Pacemakers che nel lontano 1963 rivisitarono una vecchia conoscenza dei musical statunitensi, You’ll Never Walk Alone, scritta vent’anni prima da Oscar Hammerstein II e Richard Rogders per Carousel.

Gerry and the Pacemakers nel 1964

Quel rock morbido che caratterizza il Merseyside negli anni ‘60, portato al successo planetario dai Beatles, ha origine proprio qui. Ben presto la canzone inizia a circolare, intonata negli stadi di tutta l’Inghilterra, in particolare nella Liverpool di William “Bill” Shankly, iniziatore del ciclo più vittorioso della storia dei Reds.

Da allora, mentre i ragazzi entrano in campo, dalla Kop si alza il solenne inno che investe tutto Anfield. Per tre minuti tutto si ferma, il tempo viene scandito dalle note, tutti si alzano in piedi sventolando i vessilli rossi e intonando le note di quella che probabilmente, è la colonna sonora del calcio inglese.

I Reds cantano coi tifosi sotto la Kop dopo l’impresa col Barça

E mentre il veliero del Liverpool naviga a gonfie vele in patria e in Europa, al cuore di Gerry Marsden non bastano tre bypass e nemmeno, ironia della sorte, un pacemaker. Il 4 Gennaio la voce di Anfield si è spenta a Birkenhead, sulle sponde del Mersey.

You’ll Never Walk Alone, Gerry.

Gerry Marsden mentre canta “You’ll never walk alone“ in un Anfield gremito.

Una replica a “You’ll never walk alone”

  1. Avatar Gabriele Gallo

    Bravissimi, molto interessante! Una canzone che rimarrà per sempre nella storia del calcio!

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