Una partita che, sulla carta prima del fischio d’inizio, vedeva forse il Real Madrid leggermente favorito visto il fattore casa, ma che a parità di singoli faceva presagire un equilibrio totale o, quantomeno, per buona parte della gara.
Real Madrid-Bayern Monaco è un classico europeo, tra due grandissime squadre che hanno scritto la storia di questa competizione: la UEFA Champions League. Il primo tempo va come da pronostico: padroni di casa aggressivi e vogliosi di mordere e ospiti che sfruttano gli spazi lasciati liberi. Lo 0-0 dopo 45 minuti è d’obbligo.
Ma nel secondo tempo la musica cambia, perché al 68’ Alphonso Davies sblocca la partita portando avanti i tedeschi. Il Real prova a ricambiare il favore ma gli uomini di Tuchel si chiudono bene e non regalano spazi. E poi ecco che si entra nella “Real Madrid zone”, prima al minuto 88 Joselu si avventa su una respinta non ottimale di Neuer su un tiro di Vinicius Jr. e pareggia i conti e poi, dopo soli 3 minuti, sigla la doppietta facendosi trovare solo in area su un cross di Rudiger. In un attimo cambia tutto, e chi se non i Blancos potevano essere capaci di ciò.
Carlo Ancelotti torna ancora una volta in finale di Champions, e andrà a combattere a Wembley, contro il Borussia Dortmund, per alzare il trofeo per la quindicesima volta nella storia del Real Madrid.
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