LIBERA MASCHILE 74KG:
Dopo aver battuto Chamizo agli ottavi, Emamigomachei si sbarazza in poco piu di un minuto e mezzo del guineese Ndum, vita facile anche per il lottatore piu temibile sulla carta: il numero 1 del ranking Kyle Dake che annienta con lo stesso punteggio il venezuelano Montero, altri due sono gli incontri terminati per 10-0: il giapponese Takatani, altro lottatore da tenere d’occhio supera abilmente il turno contro il cubano Garzon e il serbo Cabolov fa lo stesso con Mahdavi. 14-4 tra il cinese Lu e l’egiziano Hussen, l’asiatico è l’ennesima conferma dell’elevatissimo tasso tecnico di questa categoria, capace di fare controffensive molto rapide e molto efficaci, passano tranquillamente anche Zhamalov (11-3 contro Salkazanov) e Rassadin (8-2 contro Kougioumtsidis). Tantissimi errori banali nel match tra Valiev e Baymorov: brutta prova per entrambi ma l’albanese è bravo nel trovare il colpo da 4 punti vincente sufficiente per portarsi sul 4-3 e aggiudicarsi il passaggio del turno.
Ai quarti Valiev viene eliminato ma la prestazione è molto piu positiva rispetto a quella del turno precedente. L’albanese si rivela assai temibile nelle controffensive e nelle proiezioni ma Zhamolov è bravo nel reggere i colpi e vince per 6-5. Delude Lu, il cinese crolla sotto i colpi dell’abilissimo iraniano Rassadin che fa valere la sua esplosività nonostante fosse ben piu inferiore sul piano tecnico, Emamigomachei si deve arrendere a Dake, troppo piu forte e superiore e che lo annienta con un secco 11-1, larga vittoria anche per Takatani, 10-0 su Cabolov.
La semifinale tra Takatani e Dake è bellissima: tanti colpi, tanti attacchi da 4 punti e una pioggia di controffensive. Il giapponese è in grande serata e all’inizio della ripresa inizia il suo incontrollabile dominio, il campione statunitense rimane completamente stordito ed è autore di una seconda parte d’incontro molto al di sotto della sufficienza e alla fine il punteggio recita 20-22 per il nipponico che si guadagna, meritatamente, la finale. Stesso epilogo per Zhamalov, piu agevole la vittoria per l’uzbeko che batte 8-2 Rassadin
LIBERA MASCHILE 125 KG:
Supera facilmente gli ottavi Petriashvili, il georgiano distrugge per 11-0 l’ucraino Khotsnianivitski, stesso punteggio per l’ungherese Ligeti contro il nigeriano Muruwa, mentre è 10-0 il risultato finale dell’incontro tra il turco Akgul e il portoricano Smith. Basta un 4-0, ottenuto con un colpo da 4 punti, a Meshvildishvili per superare Kamal al termine di un incontro tutto meno che spettacolare, è piuttosto povero di emozioni ma ricco di sostanza anche quello tra il canadese Dhesi e il cinese Deng, una buona serie di controffensive spezzate dal primo che si impone per 2-1. Avanzano anche Baran e Zare: il primo supera per 4-1 il kazako Batirmuzarev mentre l’iraniano, alla vigilia considerato uno dei favoriti, sprigiona tutta la sua dominante potenza fisica che si rivela fatale per Lazarev, battuto per 5-0.Infine, bella vittoria di Munkhtur su Parris, lo statunitense parte meglio riuscendo a spezzare le controffensive del mongolo che però è autore di un grandissimo secondo round che gli consente di imporsi per 10-5.
Ai quarti è sempre piu dominante Petriashvili: i suoi colpi di una potenza inaudita uniti a un’agilità impressionante per la sua stazza sono fatali per Baran, battuto per 9-2 e Zare non sta certo a guardare, domina incessantemente Dhesi sconfiggendolo in poco piu di 3 minuti. Sono comode anche le vittorie anche di Meshvildishvili e Akgul: il turco, nonostante un’iniziale resistenza di Limeti, spezza tutti i suoi tentativi di attacco e lo batte 8-0, mentre l’azero regola Munkhtur chiudendo la pratica in 4 minuti: 12-2 il punteggio finale.
Akgul-Zare è un incontro che sprigiona intensità da tutti i pori: entrambi non sono dotati di una grande tecnica da di una dominanza fisica sopra a tutti: una scarica di controffensive spezzate dalla maestria dei lottatori nell’autodifesa, un’incontro comunque bello ed equilibrato, terminato in favore di Zare al quale bastano due trascinamenti da un punto per battere il turco 2-1 arrivando in finale. Non c’è storia tra Petriashvili e Meshvildishvili: l’azero non riesce ad essere abbastanza efficace contro il georgiano ed esce sconfitto per 7-0.
LIBERA FEMMINILE 62KG:
La norvegese Bullen e la statunitense Miracle, con lo stesso punteggio (12-2) annientano senza troppe patemi le rispettive avversarie: la turca Bas e la tunisina Bouseta, quest’ultima sconfitta in poco meno di 2 minuti. Fanno il compitino Niemesch e Tynybekova: la tedesca non brilla ma è efficace e batte per 3-0 la sudcoreana Lee, la kirghisa si porta sul 5-0 in meno di 3 minuti e riesce a chiudere la pratica Kolawole senza dominare piu di tanto, la nigeriana realizza il punto della bandiera senza però per il resto impensierire troppo l’avversaria. Bell’incontro quello tra Godinez e Douarre: la canadese grazie a una freddezza criminale mostrata negli ultimi minuti e complice qualche errore di troppo della francese, si porta a casa il passaggio del turno per 5-2, fa piu o meno lo stesso la bulgara Doudova, per la Lindborg è fatale una controffensiva da 3 punti della bulgara che vale l’8-3 finale in suo favore. Infine incontro mozzafiato tra Koliadenko e Purevdroj, che danno vita a uno spettacolo tecnico di rara bellezza terminato 8-7 in favore dell’ucraina mentre basta uno schienamento alla nipponica Motoki, la principale candidata all’oro, sulla romena Incze.
La Motoki continua il suo dominio e si sbarazza facilmente della Godinez, battuta per 11-0 in un match che ha visto la giapponese dominare con la sua tecnica e la sua aggressività che le hanno permesso di battere la canadese in 3 minuti. Stessa storia per la Bullen, che schianta la Niemesch per 10-0, autrice di un’altra prova brutta, buona vittoria per la Koliadenko che senza troppi sforzi, tranne forse nel finale dove ha dovuto liberarsi non poche volte dalle controffensive della Dudova, si aggiudica la semifinale per 6-3. Parte molto a rilento il match tra la Tynybekova e la Miralce: le due atlete si studiano cercando una i punti deboli dell’altra, è emozionante la seconda parte dell’incontro che vede la kirghisa, a 30 secondi dalla fine, piazzare il trascinamento finale che la porta sul 6-6 e, di conseguenza, alla vittoria.
La Tynybekova però arriva stanca, fiaccata, nella semifinale con la Koliadenko, autrice di un ottimo cammino sino a qui e che ancora una volta ha fatto vedere di saper resistere ottimamente alle controffensive avversarie, 9-2 il risultato finale e l’ucraina è in finale. Spettacolare la seconda semifinale Motoki-Bullen: incerta fino alla fine e senza esclusione di colpi, la norvegese sembra avere la vittoria in pugno, agguantando il pari a 55 secondi dalla fine, ma la nipponica quasi allo scadere realizza lo schienamento che la proietta in finale.


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