Ultima giornata di gare alla “Defense Arena”, programma dunque ristretto ma molto intenso, previste infatti quattro finali (2 gare individuali e 2 staffette): 50 stile libero femminili, 1500 stile libero maschili, 4×100 mista maschile, 4×100 mista femminile.
Si parte con la finale femminile dei 50 stile libero. Piano vasca compatto fino alla fase subacquea, perché poi la favoritissima Sarah Sjostrom sprigiona una potenza devastante e va a vincere la medaglia d’oro. La svedese firma la doppietta nelle gare veloci dello stile libero, 50 e 100 metri, davanti all’australiana Harris e alla cinese Zhang.
Si prosegue con la seconda gara, la più importante di giornata, almeno per noi azzurri, i 1500 stile libero uomini. Finke prova subito a scappare e a dettare il passo, tanto che alla virata dei 500 metri ha un vantaggio di 2” su Paltrinieri, mentre Wiffen a 3” si limita a controllare nuotando molto disteso, con una frequenza molto bassa di bracciata. Ai 1000 metri i tre favoriti sono racchiusi in appena due secondi e Finke, campione olimpico in carica, è addirittura sotto il record del mondo di Sun Yang; questo si dimostra essere uno dei 1500 più veloci di sempre, almeno nei 2/3 di gara. Ai 1300 metri la lotta per l’oro diventa un duello tra Finke e Paltrinieri, Wiffen sembra tagliato fuori. Il distacco tra i primi due ai -100 metri è di 1”16, e Finke è ancora sotto il record del mondo. L’ultima vasca dello statunitense è paurosa a coronamento di una fuga magistrale, Finke dunque vola verso la medaglia d’oro e firma il record del mondo fermando il cronometro a 14:30:67, e cancellando Sun Yang dall’almanacco dei record. Niente da fare per Gregorio Paltrinieri, che però conquista un argento importantissimo sia per la carriera, sia per il morale in vista della prova di 10 chilometri in acque libere. Terzo Wiffen, grande delusione di questi 1500.

Finito il programma delle gare individuali si passa alle staffette, partendo dalla 4×100 mista maschile. Ryan Murphy fa salire subito gli USA nei primi 50 metri dorso, ma al cambio è davanti la Cina. Nella seconda frazione a rana i cinesi resistono anche alla potenza britannica di Peaty, grazie a una super frazione di Chin. Nella frazione farfalla Grousset per la Francia e Dressel per gli USA superano la Cina, che però si difende abbastanza bene e resta in lotta per le medaglie. Nell’ultima frazione, quella a stile libero, entra in acqua il re dei 100 metri stile libero Pan e non ce n’è per nessuno. Il cinese, infatti, supera Armstong (USA) e Manaudou (Francia) nei 50 metri finali. Oro dunque per la Cina, argento per gli USA e bronzo per la Francia. Per la prima volta nella storia gli Stati Uniti non si aggiudicano la medaglia d’oro.
Ultima gara in vasca per quanto riguarda questa edizione dei Giochi Olimpici, la 4×100 mista femminile. Nella frazione a dorso subito la McEwon per l’Australia che però viene anticipata dalla statunitense Smith. Seconda frazione, quella a rana, dominata dalla King che crea un gap significativo nei confronti di Canada e Australia. Nella farfalla la Walsh aumenta il vantaggio e lancia gli USA verso il record del mondo. Nell’ultima frazione l’Australia è favorita ma il vantaggio delle statunitensi è enorme, tanto che Molly O’Callaghan non riesce a recuperare nulla su Torri Huske. Oro dunque per gli Stati Uniti, argento per l’Australia e bronzo per la Cina.



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