Parigi 2024 – Scherma: Macchi argento di rabbia, debacle sciabolatrici

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E niente, anche a Parigi un oro singolare nella Scherma l’Italia non lo vincerà, o meglio lo avrebbe vinto se i giudici di gara avessero svolto a dovere il loro lavoro anziché prendere decisioni molto dubbie

Infatti nella serata Filippo Macchi ha vinto l’argento nel fioretto maschile ma al termine di una finale con decisioni molto difficili da comprendere che ora analizziamo nel dettaglio

FIORETTO INDIVIDUALE

I favori del pronostico erano tutti per Tommaso Marini e non poteva essere altrimenti per il campione del mondo in carica, ma il suo cammino si è interrotto presto

Dopo aver battuto il canadese Brozus 15-9, l’azzurro agli ottavi è stato eliminato dal beniamino di casa Pauty, che lo rimonta fino al 14-15 finale che ne decreta l’uscita di scena clamorosa

Si spinge fino ai quarti invece Guillaume Bianchi, che travolge Van Haaster 15-4 e Choupenitch 15-5 in seguito agli ottavi, ma poi anche lui cede alla stoccata decisiva allo statunitense Itkin 14-15.

Proprio quest’ultimo viene sconfitto da Macchi in semifinale 15-11 e il 22enne pisano ha eliminato in precedenza anche Xu Jie (15-10), Matsuyama (15-11) e Hamza (15-9)

In finale se la gioca alla grande con il campione in carica Ka Long andando pure sul 14-12 ma poi il nativo di Hong Kong recupera e alla fine vince dopo che i giudici di gara hanno annullato le prime due stoccate non prendendo una decisione e poi successivamente non vedono quella di Macchi ma quella di Long assegnando così il titolo.

Un argento che fa rabbia e soprattutto l’ennesimo torto arbitrale subito dall’Italia, che ora deve riscattarsi nelle prove a squadre

SCIABOLA FEMMINILE

Era la gara in cui ci aspettavamo di meno e così è stato, se non addirittura peggio.

Le nostre azzurre escono tutte al primo turno con Martina Criscio che cede 10-15 a Szucs, Michela Battiston 12-15 a Lisa Pusztau e Chiara Mormile 10-15 alla Berder.

Pensare ad un podio nella prova a squadre è pura utopia per queste ragazze

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