Siamo arrivati all’atto conclusivo della stagione Nba. Se da est è arrivata in finale la grande favorita da ovest è uscita una grande sorpresa, con i Mavs che hanno compiuto un impresa sbaragliando Clippers, Thunder e Timberwolves. Se il percorso di Dallas è stato molto complicato, quello dei Celtics, complice anche il seed e gli infortuni, è stato molto più facile, sfidando gli Heat senza Butler e Rozier, i Cavs senza Allen e senza Mitchell per gran parte della serie, e i Pacers privi di Haliburton da dopo gara 2. Lo starting 5 di Boston è sicuramente più forte con due stelle del calibro di Tatum e Brown, molto più maturi ed efficienti rispetto alle scorse stagioni, due ottimi difensori capace di fare bene anche in attacco come White e Holiday, e infine l’incognita Porzingis, uno dei migliori lunghi intimidatori della lega, ma reduce da un infortunio alla gamba. Proprio Porzingis sarà la chiave della serie, infatti Dallas basa molto del suo attacco sulle triple dall’angolo, tipologia di tiro dove sono i primi in Nba, e il lettone fa spesso fatica a coprire gli angoli, arrivando in ritardo sul “closeout”. I Celtics sono la squadra che si accoppia meglio con i Mavs, avendo due ottimi difensori sugli esterni che possono limitare Doncic e Irving senza sprecare troppe energie in attacco, mentre i texani dovranno sfruttare al meglio la rotazione più lunga, con Jones Jr, Lively, Green, Kebler e Exum, mentre probabilmente dalla panchina di Boston usciranno solo Pritchard e Horford. Sarà anche interessante vedere la difesa che i verdi adotteranno sui pick and roll di Doncic, che in questa post-season sta generando 1.12 punti a possesso in situazioni di switch della difesa per difendere sul pick and roll. Infine per la squadra di Mazzulla sarà fondamentale arrivare nel finale con un largo vantaggio, perché nei finali punto a punto i Mavs hanno due dei giocatori più clutch della lega.


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