Fiorentina, occasione fallita: ma stavolta era la volta buona

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La Fiorentina cade ancora una volta in finale di Conference League contro l’Olympiakos nella maniera peggiore possibile. Come l’anno scorso, è un gol allo scadere a condannare la truppa di Italiano. Un errore in fase difensiva, una marcatura di Ranieri troppo morbida su El Kaabi. La sensazione che aleggia però è che questa sia stata l’occasione della vita sprecata malamente.

La Fiorentina ha fatto poco

Una gara condizionata dalla paura di perdere, dove l’ordine tattico dei giocatori ha fatto da padrone. Ordine tattico, non tecnico dato che le squadre si sono abbandonate a continui lanci a caso, una sorta di ping pong. Ma a conti fatti la rosa della Fiorentina era più quotata rispetto a quella dell’Olympiakos, ma la viola non ha fatto niente per meritarsi la vittoria.

Poche le azioni manovrate e pochi gli spunti da parte dei giocatori più tecnici. Bonaventura si propone poco, ad Arthur è mancato il guizzo. Chi ha mancato l’appuntamento è stato Gonzalez, impalpabile per buona parte della sfida. Nessuna occasione davvero importante, se non quella di Kouamè al 69′ che poteva indirizzare la coppa verso Firenze. Ma in generale è stato fatto troppo poco per poter dire che la Fiorentina meritasse la coppa.

Migliore e peggiore

Nella pochezza tecnica di una delle finali più brutte che si possa ricordare chi esce a testa altra tra le fila della Fiorentina è Milenkovic. Il polacco è preciso nelle marcature e nelle uscite, difende con le unghie con i denti Terracciano, comunque protagonista in almeno quattro situazioni. Bene Dodò, molto propositivo in fase di attacco.

Malissimo il reparto offensivo, che è sembrato fuori dal gioco. Sono mancate le intuizioni di Gonzalez, ma Kouamè è riuscito a fare peggio con una prestazione pasticcione e con quell’errore sulla coscienza. Coscienza sporca che avrà Ranieri, protagonista in negativo in occasione della rete decisiva dei greci. Mastica amaro la viola, dall’altra parte non c’era un club inglese, il cui divario è evidente. C’era l’Olimpiakos e nessuno crede che la rosa dei greci fosse superiore a quella toscana.

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