Playoff NBA: Davis salva i Lakers, Magic in parità. Bene Boston, crollo Pelicans.

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Nella notte NBA i Lakers evitano il 4-0 grazie all’ennesima prestazione di alto livello di Davis. Boston vince Gara-3 in Florida e si riporta avanti nella serie, mentre Oklahoma avvicina il passaggio del turno. Torna la parità tra Cleveland ed Orlando, ancorate sul 2-2.

MAGIC-CAVS: LA DIFESA DI ORLANDO RIPORTA L’EQUILIBRIO

Dopo la debacle di gara-3, Cleveland è chiamata a reagire per non rischiare di complicare una serie ben indirizzata. Nel primo tempo i Cavs partono bene, chiudendo 23-22 il primo quarto e 37-29 il secondo per tornare negli spogliatoi con un vantaggio totale di 60-51. Al rientro dall’intervallo lungo, però, Orlando ricorda ad avversari e spettatori perché vanta la terza miglior difesa della stagione regolare e la prima dall’All-Star Game: Cleveland segna 29 punti negli ultimi 24’ e i Magic diventano la prima squadra dai Toronto Raptors nel 2019 a tenere i loro avversari sotto le 100 marcature per ben quattro partite consecutive. Potendo far man forte su un Wagner da 34 punti con 13 assist, la squadra di coach Jamahl Mosley completa la rimonta pur con uno spento Banchero. Fino a questo momento il fattore casa è stato determinante per entrambe le franchigie, le quali hanno sempre vinto all’interno delle mure amiche. Gara-5 di martedì notte, quindi, non fornirà il matchpoint tanto sperato dai Cavs, che ora invece dovranno gestire il fatto sul collo della giovane Orlando.

THUNDER-PELICANS: OKC IPOTECA LA QUALIFICAZIONE

Il terzo capitolo della sfida tra due delle franchigie più giovani e fresche della Western Conference è stato a senso unico, così come, finora, gran parte della serie. I New Orleans Pelicans, ancora privi della loro stella Zion Williamson a causa di un problema alla gamba destra subito nel finale della sfida di play-in contro i Lakers, non riescono a rendersi competitivi nemmeno in Louisiana. Risultano inutili i 19 punti con 7/14 dal campo e 2/3 da tre di Ingram di fronte alle avanzate dei rampanti Thunder, capaci di vincere ogni singolo parziale dell’incontro. La prima testa di serie ad Ovest, oltre ai 24 punti del solito Shai Gilgeous-Alexander e ai 21 di un ormai affidabile Jalen Williams, pesca dal cilindro anche il career high in post-season di Josh Giddey, autore di una brutta stagione per via di svariate vicende extracampo, con 21 marcature e ben 4 triple a referto. Chet Holmgren, centro di Oklahoma e seconda scelta al Draft 2022, incappa invece, nella prima prestazione negativa nella serie, terminata con 6 punti e un misero 25% dal campo. I Thunder chiudono l’incontro con un netto 106-85 e, avanti 3-0, intravedono il primo passaggio del turno dalla stagione 2016/2017, quando si arreso ai Golden State Warriors in finale di Conference.

CELTICS-HEAT: NIENTE MIRACOLO, BOSTON DI NUOVO AVANTI

Reduci da un’inaspettata sconfitta, i Celtics mettono le cose in chiaro già dai primi minuti e in men che non si dica toccano la doppia cifra di vantaggio. A fine primo tempo il punteggio recita un altisonante 63-39 per Boston, che porta in campo i 22 punti di Jaylen Brown e Jayson Tatum. Quest’ultimo diventa il terzo giocatore della storia a segnare 3000 punti ai playoff prima di compiere 27 anni insieme a Kobe Bryant e LeBron James, però, allo stesso tempo, vanta più partite tirando con percentuali inferiori al 40% dal campo (31 match) che superiori al 50% (22) in questo periodo della stagione. Bam Adebayo, miglior giocatore di Miami vista l’assenza di Jimmy Butler, cerca di caricarsi la squadra sulle spalle con 20 punti e 9 rimbalzi, ma gli Heat abbassano drasticamente il miracoloso 54% da tre visto in Gara-2 ad un pessimo 32% che non consente loro di far partita. Boston si impone 104-84.

NUGGETS-LAKERS: JAMES E DAVIS RIFIUTANO LO SWEEP

Dopo 11 sconfitte consecutive per mano di Denver, i Lakers riescono finalmente a strappare una vittoria contro i Nuggets 119-108 ed interrompere la striscia negativa. La franchigia del Colorado, forte del 3-0 accumulato, spreca il primo matchpoint per accedere alle semifinali di Conference. Tra gli artefici della vittoria degli L.A.L. si elevano le due stelle della franchigia, LeBron James ed Anthony Davis. Il primo chiude con 30 punti, mentre il secondo è il leader dei Lakers per punti, rimbalzi e minuti giocati ai playoff e diventa il primo gialloviola a terminare una partita con 25/20/5 e il 60% dal campo da Shaquille O’Neal nel 2005. Oltre a James e Davis, sempre positivi nel corso della serie, alzano il rendimento anche Reaves e Russell, entrambi autori di 21 punti, compongono l’unico quartetto dei Lakers in grado di segnare 20+ punti e distribuire 4+ assist nella fase finale del campionato.

Ai Nuggets non bastano le consuete prestazioni di Nikola Jokic, Jamal Murray e Michael Porter Jr per superare il turno senza dover tornare in Colorado. Va sottolineata la straordinaria prestazione del serbo, che chiude con 33-14-14 e grazie a queste cifre vanta il 25% di partite in post-season terminate con in tripla doppia.

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