Rugby, Sei Nazioni: l’Italia comincia col piede giusto, poi la riscossa inglese nella ripresa. Finisce 24-27

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Di fronte ai 63 mila spettatori dell’Olimpico di Roma L’Italia di Quesada sfiora il colpaccio ottenendo nel finale un punto di bonus difensivo meritatissimo.
Determinante la risalita inglese tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo, così come il piazzato sbagliato da Allan a metà ripresa e l’evidente stanchezza azzurra ad un certo punto della sfida.

CRONACA

Il XV della Rosa inaugura il match imponendo un’intensità di gioco paurosa, ma gli Azzurri rispondo presente e dopo un tenuto a terra di Lorenzo Cannone, arrivano successivamente a guadagnarsi un’ulteriore punizione che Tommaso Allan è in grado di convertire alla piazzola. 3-0 al 5′.
Al 12′ un inserimento improvviso di Brex, crea una voragine nella difesa avversaria con il sopracitato Cannone che prosegue l’azione e serve in maniera rocambolesca Alessandro Garbisi: 10-0.
Malgrado l’esecuzione stupende, la regolarità del passaggio tra la terza linea ed il mediano di mischia resta in dubbio.
La risposta degli uomini di Borthwick non tarda ad arrivare, ed una volta varcata la metà campo tricolore sfruttano l’infrazione del solito Cannone per aggiungere 3 punti al tabellone ed accorciare le distanze: 10-3 al 15′. Imminente persino la prima meta degli ospiti, che proseguono il dominio territoriale e segnano con Daly al 20′, servito da un Freeman a dir poco lanciato ed in grado di sfruttare la superiorità numerica britannica al largo. 10-8.
Al 26′ l’Italia costruisce un’azione dalla propria metà campo che crea una netta superiorità al largo, con lo scarico di Pani per Allan valido per la seconda meta del 2024 da parte del Bel Paese: 17-8.
Nonostante una mezz’ora complicata, l’Inghilterra non si scompone ed insiste col gioco alla mano, a dir poco rapido ed imprevedibile. Sui 5 metri poi il XV della Rosa arriva ad un soffio dalla marcatura, impedita in un primo momento da tutto il pacchetto azzurro ed in un secondo da un placcaggio di Menoncello incredibile.
L’indisciplina tuttavia consente a Ford di convertire i soliti 3 tasselli dalla piazzola: 17-11 al 32′.
Sul finale di primo tempo George e compagni sfruttano la stanchezza avversaria continuando a piazzare e chiudendo la prima frazione a 3 punti di distanza dai padroni di casa.
17-14 al termine dei primi 40′.

Nella ripresa gli uomini di Borthwick non si fanno trovare impreparati e, con una notevole spinta sull’acceleratore, volano fino in fondo al 44′ grazie ad un determinante gesto individuale di Mitchell: 17-21.
Comincia a cedere persino la mischia, con Ford che continua la sentenza dalla piazzola: 17-24 al 52′ ma soprattutto parziale di 0-10 nel secondo tempo.
Un’Italia in affanno tenta di strutturare un’avanzata efficace con Ioane, ed effettivamente il fuori gioco di rientro di qualche difensore inglese consente all’estremo azzurro di andare per i pali. Malgrado l’esecuzione relativamente facile, Allan svirgola gravemente.
L’apertura britannica continua a punire i padroni di casa dalla piazzola decretando il parziale di 13-0 (17-27) nella ripresa al 65′.
Malgrado poi qualche segnale di riscatto ed una ghiotta superiorità numerica per il cartellino giallo assegnato a Daly al 75′, la squadra di casa non è in grado di tornare a distanza di break.
Col tempo rosso i campioni del mondo del 2003 tentano di allungare in maniera definitiva il gap costringendo capitan Lamaro all’ammonizione, ma senza andare fino in fondo. Il triplice fischio tuttavia non arriva: la punizione guadagnata sui 5 metri italiani consente agli Azzurri di andare alla ricerca di un insperato bonus, che arriva miracolosamente all’85’ grazie alla corsa individuale di un Monty Ioane mai domo.

Risultato finale: Italia 24-27 Inghilterra.

I TABELLINI

Italia: 15 Tommaso Allan, 14 Lorenzo Pani, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Monty Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Alessandro Garbisi, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Pietro Ceccarelli, 2 Gianmarco Lucchesi, 1 Danilo Fischetti
Sostituzioni: 16 Giacomo Nicotera, 17 Mirco Spagnolo, 18 Giosuè Zilocchi, 19 Andrea Zambonin, 20 Alessandro Izekor, 21 Manuel Zuliani, 22 Stephen Varney, 23 Federico Mori

Mete: A. Garbisi (12′), Allan (26′), Ioane (84′)
Trasformazioni: Allan (12′, 26′, 84′)
Calci di punizione: Allan (5′)

Inghilterra: 15 Freddie Steward, 14 Tommy Freeman, 13 Henry Slade, 12 Fraser Dingwall, 11 Elliot Daly, 10 George Ford, 9 Alex Mitchell, 8 Ben Earl, 7 Sam Underhill, 6 Ethan Roots, 5 Ollie Chessum, 4 Maro Itoje, 3 Will Stuart, 2 Jamie George (c), 1 Joe Marler
Sostituzioni: 16 Theo Dan, 17 Beno Obano, 18 Dan Cole, 19 Alex Coles, 20 Chandler Cunningham-South, 21 Danny Care, 22 Fin Smith, 23 Immanuel Feyi-Waboso

Mete: Daly (19′), Mitchell (44′)
Trasformazioni: Ford (45′)
Calci di punizione: Ford (15′, 32′, 37′, 52′, 65′)
Cartellini gialli: Daly (75′)

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