26 Gennaio 2020 – 4 anni senza Kobe!

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Era una Domenica come le altre fino a quando verso l’ora di cena giunge una notizia drammatica che tutti abbiamo sperato fosse una fake news.

Un elicottero a Los Angeles si è schiantato e dentro vi si trovavano nove persone. Tra queste vi erano anche Kobe Bryant e sua figlia Gianna.

Una notizia sconvolgente alla quale abbiamo faticato a credere e alla quale abbiamo sperato che potessero sopravvissute le persone coinvolte, ma ci siamo dovuti rassegnare al momento dell’ufficialità, che ha sconvolto tutto il mondo.

IL CORDOGLIO DELLA NBA E DELLO SPORT

In quel momento in Nba si stavano giocando alcune partite e per i giocatori in campo è il momento del dolore con tanto di commozione in campo. La Lega sospenderà poi le partite successive in segno di lutto e tutti i principali giocatori del massimo campionato d’oltreoceano esprimono il loro cordoglio, tra cui Dwyane Wade e soprattutto LeBron James, che solo la sera prima aveva superato Kobe nella classifica dei marcatori all-time Nba e il suo dolore è talmente straziante che però gli darà la forza per riportare i Lakers al titolo proprio in quel 2020.

Parole per la stella del basket le hanno riservate anche un commosso Michael Jordan e celebrità di tutto il mondo dello sport, tra cui anche la società di Calcio del Milan, squadra della quale era tifoso, che ha riservato a lui una standing ovation a San Siro.

L’omaggio di Kobe a Lebron per averlo superato nella classifica all-time dei marcatori NBA (Pic by: profilo IG kobebryant)
IL PELLEGRINAGGIO LAKERS FUORI ALLO STAPLES CENTER

La grandezza di Kobe Bryant è testimoniata dal fatta che nell’arco della sua carriera ha indossato una sola maglia e probabilmente quella più pesante di tutta la Nba: i Los Angeles Lakers.

La franchigia gialloviola è quella più titolata di tutte ma soprattutto quella dove prima del Mamba hanno militato giocatori del calibro di Kareem Abdul-Jabbar e Magic Johnson. Con i Lakers Kobe ha vinto ben 5 anelli NBA e i suoi tifosi dopo la notizia della scomparsa si sono recati in massa fuori dallo Staples Center per un momento di raccoglimento in onore di quello che per un ventennio è stato il loro idolo

Il raccoglimento dei tifosi Lakers per Kobe fuori lo Staples Center (Pic by: Deadline)
IL LEGAME CON L’ITALIA

Kobe Bryant era molto legato all’Italia per via di papà Joe. Quest’ultimo infatti ha militato nel nostro campionato tra il 1984 e il 1991 con le maglie di Rieti, Reggio Calabria, Pistoia e Reggio Emilia e così Kobe al seguito del padre ha mosso i suoi primi passi nel Basket proprio nel belpaese.

Questo periodo è stato sempre nel cuore del “Black Mamba” che lo ha spesso ricordato nelle sue interviste e si è sempre voluto far vedere di come parlasse in maniera sciolta la lingua italiana e questo lo ha reso un idolo per tutti gli appassionati di basket italiani.

Un giovanissimo Kobe con papà Joe (Pic by: il foglio)
L’ELICOTTERO E IL PATTO CON VANESSA

Bryant era solito muoversi con l’elicottero per spostarsi da una parte all’altra della città di Los Angeles. Il motivo di questa scelta è dovuto al fatto che una volta non fece in tempo ad arrivare alla recita della figlia, cosa che Kobe, sempre molto legato alla sua famiglia, non si è mai perdonato e così da quel giorno decise che non si sarebbe più spostato in macchina affinché non perdesse eventi importanti riguardanti i suoi cari.

A questa scelta di muoversi con l’elicottero però seguì un patto con la moglie Vanessa, nel quale i due coniugi stabilirono che non avrebbero mai viaggiato insieme con tale mezzo in modo tale he in caso di incidente almeno uno dei due potesse rimanere a sostenere le loro quattro figlie.

Questa doveva essere solo una malaugurata ipotesi che però si è trasformata in realtà quel maledetto 26 Gennaio 2020, e anche la figlia Gianna, sua erede nel Basket, se ne è andata insieme a lui, lasciando un vuoto immenso al quale non ci siamo mai abituati.

Ancora oggi ripensando a quei momenti non ci sembra vero che tutto questo sia successo e vogliamo pensare che Kobe e Gianna siano ancora con noi, in qualche posto in cui non li possiamo vedere

Kobe e la figlia Gianna (Pic by: Fox 11 Los Angeles)

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