Volge al termine la 37a edizione della Supercoppa Italiana, la prima con la formula a 4 (due semifinali e poi finali) e tutto in territorio arabo con la finale tra Napoli e Inter. Andiamo a vedere gli avvenimenti principali di questo atto finale.
IL PERCORSO DELLE DUE SQUADRE
I partenopei si sono qualificati alla finalissima battendo con un secco 3-0 la Fiorentina in una partita che, nonostante il risultato, è risultata più combattiva. A segnare il vantaggio del Napoli è l’ex Simeone, che con una rasoiata batte Terracciano. Verso la fine del primo tempo Ikonè sbaglia il rigore del possibile pareggio e, nonostante l’assalto dei Viola, i campioni d’Italia in carica non si sono fatti intimorire. Zerbin, in uscita, segna una doppietta in due minuti: prima anticipa i difensori e segna con un colpo di testa da corner e poi in ripartenza fa un bel gol da fuori area.
Più netto il successo dell’Inter che ne fa anche lei tre alla Lazio in un match stradominato. Sblocca Thuram su un ottimo invito di Dimarco e dopo vari tentativi i nerazzurri trovano il raddoppio con il rigore di Calhanoglu. Infligge il 3-0 finale Davide Frattesi, entrato nel finale.

LE FORMAZIONI
Mazzarri sceglie la stessa formazione della semifinale e “annuncia” il cambio modulo: 3-4-3 con Gollini in porta, Di Lorenzo, Ostigard e Rrahmani, Mazzocchi, Lobotka, Cajuste e Zerbin a centrocampo e in attacco Kvaratskhelia, Simeone e Politano.
D’altro canto Inzaghi di diverso cambia solo Bastoni per mettere al suo posto De Vrij. Gli altri sono confermati con Sommer in porta, il già citato De Vrij, Acerbi e Pavard in difesa, Dimarco e Darmian esterni, centrocampo composto da Barella, Chalanoglu e Mikhitarian, e in attacco il tandem Lautaro-Thuram.

LA PARTITA
Il primo sussulto del match lo dà Dimarco con il suo tiro che, al 16′, sfiora l’angolino difeso da Gollini. Due minuti dopo Mikhitaryan prova a sorprendere il portiere ex Tottenham ma palla sul fondo. L’Inter fa la partita e sfiora il vantaggio con Lautaro (colpo di testa sul fondo) e Calhanoglu (tiro ribattuto da un difensore del Napoli) mentre al 39′ la partita si sbloccherebbe ma la rete di Lautaro viene annullata.
Nei partenopei è il solo Kvaratskhelia che si fa vedere ma nessuna delle sue conclusioni impensieriscono Sommer, provvidenziale al 51′ quando il georgiano, dopo una grande giocata, prova una rasoiata su cui l’estremo difensore svizzero ci arriva e para. Quando gli uomini di Mazzarri sembrano essere in partita però arriva l’episodio: Simeone si fa espellere per doppio giallo dopo aver rifilato un pestone ad Acerbi, stravolgendo gli equilibri della partita. Sette minuti dopo Thuram ha la grande occasione ma la sciupa spedendola fuori, passano 120″ ed è Calhanoglu ad insediare il Napoli ma la sua conclusione va fuori di poco, stessa sorte per il tentativo di Mikhitaryan all’82’. A cinque minuti dalla fine Arnautovic ha in mano il pallone per l’1-0 ma Gollini lo neutralizza e al 90′ il portiere azzurro è provvidenziale su Lautaro Martinez ma è solo il preludio alla rete decisiva: Pavard trova smarcato l’argentino che a porta vuota non può sbagliare e deposita il rete il pallone.

Termina con la vittoria interista e l’ottava Supercoppa conquistata dai nerazzurri, la terza consecutiva. Inzaghi ottiene un record inoltre per la competizione: la quinta vittoria in essa. Rammarico in casa partenopea ma rincuora il fatto che si sia rimasti in partita contro una delle squadre più in forma in Europa e in una situazione di emergenza per gli infortuni.


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