Siamo al via della seconda settimana degli Australian Open. torneo che fino ad ora non ha assolutamente deluso le aspettative, nonostante qualche grande nome uscito precocemente. Uno Slam particolarmente felice anche per quanto riguarda gli italiani, che ci hanno deliziato con qualche bella vittoria
GLI ITALIANI, COBOLLI E ZEPPIERI A PORTARE AVANTI LA NUOVA GUARDIA
Oltre a Jannik Sinner, che chiaramente è superfluo citare per quanto riguarda l’ondata di giovani tennisti italiani, Cobolli e Zeppieri si stanno facendo strada nel tennis che conta. Questo Australian Open ne è la dimostrazione tangibile: Zeppieri, alla prima esperienza in un tabellone principale Slam, riesce a sconfiggere, pronti via, un giocatore del calibro di Dusan Lajovic, lasciando per strada un solo set. Non di minor valore è la successiva partita contro Cameron Norrie, contro cui va sopra di due set, ma poi l’esperienza del britannico prevale, la vittoria è sua al quinto e decisivo set. Cobolli dalla sua è stato protagonista di un cammino ancor più proficuo. Inizia battendo un giocatore ben ambientato nella top 20 come Nicolas Jarry, in una battaglia risolta solo al quinto set, e vince anche con Kotov (65 atp) al turno successivo in 4 set, prima di arrendersi all’ancora ben più forte De Minaur in 3 agili set. Anche tra gli italiani più navigati c’è da menzionare la grandissima partita di Lorenzo Sonego contro Alcaraz, vinta dal campione spagnolo solo dopo 4 tiratissimi set, di cui due tie-break. Triste destino per Musetti, che si arrende al francese Van Assche in 5 set

SINNER, CAMMINO DA CAMPIONE
La prima settimana e spiccioli di Sinner a questo Australian Open sprizza consapevolezza da tutti i pori: il tennista altoatesino si è presentato a questo Slam sapendo di poter arrivare fino in fondo e vincere, dimostrando ancor più maturità nella gestione delle partite. Nessun set lasciato per strada, nemmeno agli ottavi contro un giocatore del calibro di Karen Khachanov. Adesso ai quarti lo attende Andrey Rublev, sopravvissuto alla morsa del beniamino di casa De Minaur in 5 set

GLI ALTRI BIG, TRA CHI È FUORI E CHI FATICA
Quando si parla di grandi nomi non si può non iniziare da Novak Djokovic, detentore del titolo dell’Australian Open così tante volte che solo leggere il suo nome dallo stesso lato del tabellone incute paura. Forse proprio questa aura quasi divina gli ha permesso di arrivare ai quarti di finale nonostante qualche inciampo: al primo turno deve lottare 4 ore con un ispiratissimo Dino Prizmic, giovane talento croato che ha dimostrato di non aver paura del nome di Djokovic. Il serbo è riuscito a regolarlo in 4 complicatissimi set. Segue poi un’altra vittoria tirata con Popyrin in 4 set per poi inanellare due vittorie agevoli ai danni di Etcheverry e Mannarino. Proprio contro quest’ultimo il serbo è sembrato molto più vicino alla miglior condizione. Alcaraz e Medvedev sono anch’essi approdati ai quarti, ma non senza difficoltà. Lo spagnolo ha rischiato molto in una tiratissima partita con Sonego al secondo turno, risolta in 4 set, per poi arrivare abbastanza spedito fino ai quarti battendo prima il giovane Shang, ritiratosi ad inizio terzo dopo aver perso nettamente i primi due, poi Kecmanovic in 3 set. Ora affronterà Zverev, il quale non sarà freschissimo dopo qualche battaglia di troppo al quinto set. Medvedev è si arrivato ai quarti, ma con un cammino piuttosto impervio: 1 set perso con Atmane (144 atp) al primo turno, poi ritiratosi nel quarto, due set di svantaggio contro Ruusuvuori al secondo turno, spuntata poi al quinto, due vittorie abbastanza agevoli prima con Auger-Aliassime e poi con Borges, che gli ha portato via un set. Tra i big che sono usciti troviamo invece Rune e Tsitsipas, il primo perde con la sorpresa Cazaux, il secondo cacciato fuori in 4 set da Taylor Fritz, che conquista la sua prima vittoria contro un top 10 in uno Slam. Fuori anche Casper Ruud, sconfitto in 4 set da Norrie



Lascia un commento