Il mondiale 2023 sì è chiuso come era iniziato e l’ultimo GP è stata probabilmente la sintesi perfetta di questa stagione.
Ad Abu Dhabi Max Verstappen centra la sua 19esima vittoria stagionale che conclude un 2023 al limite della perfezione per il tre volte campione del mondo.
Sul podio anche Charles Leclerc su Ferrari e George Russell con la Mercedes e tale piazzamento vale il 2° posto nel costruttori per la casa di Stoccarda con appena 3 punti di vantaggio sulla Cavallino rampante.
RED BULL E VERSTAPPEN: UNA STAGIONE DA RECORD
19 vittorie su 22 appuntamenti per Super Max, 21 successi su 22 GP per il ‘Drink Team’.
Il binomio Verstappen-Red Bull del 2023 sarà probabilmente nella leggenda di questo sport perché numeri così da paura non si sono mai visti.
L’olandese ha conquistato il terzo iride con sei gare di anticipo come solo Michael Schumacher è riuscito a fare in passato. È stato il primo uomo ad abbattere il muro dei 500 punti in stagione, sfiorando addirittura i 600 e lasciandone per strada appena 45.
Tutto ciò però non è dovuto solo al suo immenso talento ma anche alla perfezione della vettura progettata da Adrian Newey, esente da difetti e che ha lasciato alla concorrenza solo la gara di Singapore, sommando ai successi di Max anche i due di inizio stagione ottenuti da Sergio Perez. Proprio il messicano forse è la nota dolente del team austriaco, in quanto troppe volte ha fornito prestazioni anonime nonostante la macchina e il secondo posto in classifica è stato anche a rischio fino alle ultime due gare della stagione. Il suo futuro è incerto ma se rimarrà a Milton Keynes anche nel 2024 dovrà assolutamente fare un ulteriore step, perché prima o poi per la classifica costruttori ci sarà da lottare e i suoi punti saranno fondamentali

MERCEDES BATTE FERRARI MA PER ENTRAMBE C’È TANTO DA FARE
Alla fine per soli tre punti la Mercedes vince la sfida per il 2° posto costruttori contro la Ferrari, nonostante Leclerc abbia fatto di tutto per fare raggiungere questo obiettivo alla sua squadra, ma a Stoccarda nonostante questo risultato c’è poco da festeggiare.
Il team tedesco infatti chiude per la prima volta dal 2011 una stagione senza successi e per il secondo anno di fila non è mai in lotta per il titolo.
L’epopea d’oro è oramai un lontano ricordo per la scuderia di Brackley e questo inverno sarà lungo e duro ma servirà a ricompattare tutto l’ambiente e a lavorare bene per riportare la Mercedes ai suoi livelli.
In Ferrari perdono la sfida con i rivali teutonici ma ci si può consolare con l’aver vinto il GP di Singapore, unico appuntamento non marchiato dalla Red Bull, ma per un team come il cavallino non si può essere soddisfatto di aver vinto una corsa quando gli obiettivi erano ben altri.
A inizio anno si parlava addirittura di mondiale a Maranello ma già in Bahrain la realtà riporta la Ferrari sul pianeta terra e addirittura davanti alle rosse c’erano anche Mercedes e Aston Martin.
La competitività del 2023 del cavallino è variata da circuito a circuito e la SF-23 non ha mai dato la sensazione di essere estremamente competitiva, anzi si è rivelata spesso una variabile impazzita.
La cosa buona che si è potuta notata è il crescendo di prestazioni e unione del team, e il merito va a Frederic Vasseur, il quale ha ereditato una situazione pesante ma sta cercando di creare un suo team che possa fare tornare la rossa una corazzata e dare a Leclerc e Sainz la macchina che meritano, ma forse serve ancora tempo!

MCLAREN BATTE ASTON MARTIN: IL 2024 SARÀ L’ANNO CHIAVE
In questo ultimo Gp si decideva anche la corsa al 4° posto nel mondiale costruttori e se l’è aggiudicata la McLaren grazie al 5° posto di Lando Norris e il 6° di Piastri, mentre l’Aston Mattin si ferma solo al 7° con Alonso e al 10° cons Stroll.
Per la McLaren è stata una stagione eccellente e soprattutto si è vista una crescita esponenziale considerato il via disastroso delle prime gare. Nella seconda metà di stagione però arriva la svolta collezionando numerosi posi e vincendo anche la sprint del Qatar con Piastri. Se a Woking si continuerà a lavorare su questa strada e la nuova galleria del vento darà il suo contributo, il team papaya nel 2024 può essere veramente l’anti Red Bull e Norris e Piastri potrebbero levarsi grosse soddisfazioni.
Aston Martin invece ha disputato una stagione positiva ma terminata in calando rispetto lo scintillante avvio. Questo probabilmente è dovuto al tetto del budget cap che è servito sì ad essere la seconda forza nella prima fase di stagione ma non ha permesso lo sviluppo della vettura nel proseguo. Nel 2024 dunque si dovrà puntare sulla continuità dello sviluppo e soprattutto sperare nel salto di qualità di Stroll, perché i risultati della “verdona” sono stati merito principalmente di Fernando Alonso, che ci ha dimostrato a tutti che l’età è solo un numero

TSUNODA SUPER E IL 2024 PUÒ SVOLTARGLI LA CARRIERA
Per il giapponese dell’Alpha Tauri è stata un ultima gara strepitosa, condotta per alcuni giri (era dal 2004 con Takuma Sato che un pilota nipponico non conduceva un gran premio) e com una sola sosta che gli ha permesso di finire ottavo in zona punti, a testimonianza della grande crescita di questo ragazzo nel finale di stagione. Il 2024 sarà un anno fondamentale per Yuki perché se continuerà su questi livelli e Perez non cambia marcia, ecco che si potrebbe respirare aria di promozione



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