Si chiude la prima giornata delle ATP Finals, che ha visto in azione ben quattro incontri, da cui già è stato ben possibile capire quali elementi di questo torneo sono davvero in form
Un magistrale Sinner travolge Tsitsipas
Il primo match del singolare maschile termina con un sonoro 6-4 6-4 inflitto da Jannik Sinner ai danni di Stefanos Tsitsipas in un’ora e venticinque minuti. Probabilmente, vista la sua condizione, se lo aspettavano in molti, ma vederlo anche nella realtà provoca una sensazione ancora migliore. Per il numero 4 del mondo non ci poteva essere forse migliore esordio: una prestazione che ha lasciato intravedere sicurezza e continuità al livello di gioco. Già da prima dell’incontro, infatti, si respirava un’aria di un certo livello perché, da una parte, Sinner arriviva al debutto a Torino in una forma fisica strepitosa e con recenti risultati che testimoniavano al meglio questo suo essere pronto, e dall’altra, il suo avversario, causa problemi alla schiena, non risultava essere nelle migliori condizioni possibili. Tuttavia, il tennista italiano è riuscito a non farsi distrarre da quelli che potevano essere tutti i vari pronostici, e ha mostrato tutta la sua classe in un match dominato dall’inizio alla fine.
Nel primo set si è visto uno Tsitsipas che, al netto dei problemi di forma, è riuscito a mostrare a episodi il suo talento, ovviamente non sufficienti per portare a casa la vittoria e utili al più per resistere. Sinner ha avuto bisogno, invece, di diversi game di riscaldamento prima di poter iniziare a far valere il chiaro distacco che vi è, in questo momento fra i due. Infatti, è bastata semplicemente una palla break sul 2-2 all’altoatesino per iniziare a mettere in cassaforte il primo set. La seconda parte di gioco ha invece avuto il ruolo di semplice continuazione di quello che era stato il primo set anche se, in questo caso, il break è arrivato immediatamente, con Sinner che ha avuto più volte la possibilità di andare ulteriormente in vantaggio. Tuttavia, Tsitsipas è riuscito ad allungare l’incontro di qualche game, m non riuscendo mai però a dare la sensazione di poter ribaltare l’incontro che, al suo termine, ha visto trionfante il tennista italiano, che ora può sedersi e guardare l’incontro della sera fra Djokovic e Rune.
Dell’ottima prestazione del tennista italiano, inoltre, fanno da portavoce anche i numeri, decisamente ottimi: 9-6 per quanto concerne gli ace e una percentuale di primo servizio che si assesta attorno al 71%. Questi due giocatori si erano già affrontati a gennaio nei quarti in Australia, incontro che aveva visto uscire vincitore il tennista greco, ma adesso le posizioni si sono ribaltate.

Dodig e Krajicek: esordio perfetto
Se sono i numeri uno al mondo un motivo ci sarà, ed infatti alla coppia Dodig e Krajicek bastano solo due set per sconfiggere gli argentini Molteni e Gonzàlez, con l’incontro terminato 6-4 6-2. L’incontro metteva davanti le due coppie di tennisti che in questa annata sono riuscite a portare a casa il maggior numero di trofei (5), però per gli attuali campioni del Roland Garros 77 minuti sono stati sufficienti per raggiungere la vittoria. Questo primo incontro del doppio maschile manda un chiaro segnale su chi potrebbero essere i vincitori del torneo.
Zeballos e Granollers: spuntata all’ultimo respiro
A regalare, forse, i momenti più inaspettati della giornata di oggi, quantomeno per il doppio, è stato il match che ha visto protagonisti Zeballos e Granollers contro Gonzalez e Roger-Vasselin, terminato 2-6 6-3 10-7. Dalle coppie numero 5 e 4 sicuramente ci si poteva attendere un incontro equilibrato e, nel pratico, lo è stato. I primi due set hanno mostrato che entrambe le coppie potevano essere in grado di spuntarla sull’altra, ma è al break che, in rimonta, sono riusciti a prendere il largo lo spagnolo e l’argentino, autori di una convincente rimonta, che dimostra che possono essere avversari temibili per le future giornate.
Djokovic trionfa contro un sorprendente Rune
La prima giornata degli ATP termina, infine, con lo scontro tra Rune e Djokovic, che ha visto il numero uno al mondo uscirne vincitore per 7-6 6-7 6-3. I due giocatori arrivavano in condizioni davvero differenti a questo match: da una parte Djokovic, in una forma che alla sua età è eccelsa, e dall’altra un Rune in una fase non proprio perfetta dell’anno. Quello che però, invece, poteva sembrare un incontro già scritto, è riuscito, al contrario, a regalarci, fino ai primi due set perlomeno, un grande spettacolo.
Nel primo set, infatti, per quanto vinto al tie break dal tennista serbo, Rune è riuscito a resistere e a portare avanti il proprio gioco, game dopo game, senza però dare la sensazione di essere in affanno, anzi, tutt’altro. Infatti, tra una palla break e l’altra i due finiscono sul sei pari, e solo un grande Djokovic è riuscito ad uscire vincitore dal primo set. Il secondo set, invece, ha mostrato al meglio tutte quelle cose che si erano intraviste nel primo set da parte del tennista danese, autore sin da subito di una palla break, e che in questa seconda parte di gara ha dimostrato di essere lui un passo avanti all’avversario. Quando però davanti si ha Novak Djokovic, dominare è sempre complesso, però vincere è possibile. Rune, infatti, ha provato ad avvicinarsi alla vittoria del parziale non arrivando al tie break, però forse, ripensandoci, è stato un bene: uno scontro terminato con un sonoro sette a uno, che rimette tutto in parità è trascina lo spettatore direttamente al terzo set. In quest’ultima frazione di gioco, però, si è visto il vero volto da campione del tennista serbo, che è riuscito a chiudere la pratica col set più veloce dell’incontro, portandosi sul 6-3 e riuscendo ad uscire con una vittoria sofferta, ma meritata, dalla prima giornata del torneo. Anche se questo incontro è riuscito a dirci tanto, poiché da una parte si vede ancora una volta un Djokovic continuativo più che mai, e dall’altra però, un Rune che, se aiutato dal fisico, può dare filo da torcere a molti avversari.



Lascia un commento