Rugby World Cup 2023: Sudafrica campione del mondo per la quarta volta nella storia

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A Parigi gli Springboks battono gli All Blacks in una finale iridata per la seconda volta consecutiva.

Pic by: Sportmediaset

Il Sudafrica vince il quarto mondiale della storia, il secondo di fila dopo il trionfo ottenuto contro l’Inghilterra nel 2019. L’espulsione di Cane nella prima frazione aveva concesso alla Rainbow Nation di tenersi a debita distanza dai Tuttineri, capaci tuttavia di rimontare furiosamente nella ripresa malgrado l’inferiorità numerica senza tuttavia completare la rimonta a causa dei 5 punti lasciati per strada nel corso del match.
Sfida all’insegna dell’indisciplina visti i 4 cartellini (2 per parte) assegnati dall’arbitro, oltre alle innumerevoli interruzioni spesso capaci di annoiare il pubblico neutrale.

LA CRONACA

Subito grandissima confusione in campo ed inevitabile episodio pericoloso dopo appena 2′: Mbonambi mette le mani in un raggruppamento subendo un pericoloso intervento da Frizell, ammonito dall’arbitro con il primo costretto ad abbandonare il terreno di gioco. Pollard ha la possibilità di portare gli Springboks in vantaggio e dalla piazzola aggiunge i 3 punti pur colpendo il palo.
La Rainbow Nation sfrutta la superiorità numerica dominando territorialmente gli avversari, sotto pressione ed in netta difficoltà sulle palle alte; De Groot compie un fallo malizioso su De Klerk che consente al solito Pollard di portare il match sul 6-0 al 13′.

Gli All Blacks mettono piede nei 22 verdi per la prima volta dopo un quarto d’ora di gioco, dimostrando carattere ed intensità offensiva alta quanto quella degli avversari. Il pilone nero suddetto subisce un brutto colpo al naso ottenendo una punizione convertita in 3 tasselli da Mo’unga.
L’apertura sudafricana calma immediatamente gli animi e dopo un mancato rilascio neozelandese in un breakdown torna a muovere il punteggio con un piazzato da una cinquantina di metri: 3-9 al 19′.

Al 28′ capitan Cane è autore di un pessimo placcaggio ai danni di Jesse Kriel, costato in un primo momento il cartellino giallo poi trasformato in rosso a seguito della consueta revisione arbitrale. Nel frattempo gli uomini di Nienaber proseguono il dominio nei raggruppamenti, fase ancora una volta decisiva e sufficiente per mettere a segno il quarto piazzato consecutivo: 3-12 al 34′.

Gli oceanici tentano disperatamente di restare agganciati al punteggio accorciando nuovamente le distanze grazie ad un fuorigioco di rientro di Pieter-Steph du Toit.

Nuova Zelanda 6-12 Sudafrica al termine dei primi 40′.

La ripresa viene inaugurata dal terzo cartellino della serata, questa volta assegnato al capitano della squadra opposta, ovvero Siya Kolisi, colpevole della testata inflitta ad Ardie Savea al 45′.
Al 57′ arriva la tanto agognata meta per gli uomini di Foster, che dopo un’interminabile offensiva – nella quale era stata annullata un’esecuzione ad Aaron Smith – arrivano fino in fondo tramite Beauden Barrett malgrado un dubbio in-avanti compiuto da Mark Telea. Per il XV africano è la prima marcatura subita in assoluto in una finale mondiale su 4 disputate: punteggio sull’11-12 al 58′.

Le sorprese non sembrano finire: ad 8′ dalla fine gli All Blacks mettono alle corde la difesa avversaria malgrado l’inferiorità numerica, poi l’antigioco di Cheslin Kolbe e la conseguente ammonizione ristabilisce per la seconda volta nel match la parità. Jordie Barrett ha la possibilità di completare la rimonta dalla piazzola, ma le speranze si spengono alla sinistra dei pali.

Risultato finale: Nuova Zelanda 11-12 Sudafrica.

I TABELLINI

Nuova Zelanda: 15 Beauden Barrett, 14 Will Jordan, 13 Rieko Ioane, 12 Jordie Barrett, 11 Mark Telea, 10 Richie Mo’unga, 9 Aaron Smith, 8 Ardie Savea, 7 Sam Cane (c), 6 Shannon Frizell, 5 Scott Barrett, 4 Brodie Retallick, 3 Tyrel Lomax, 2 Codie Taylor, 1 Ethan de Groot
A disposizione: 16 Samisoni Taukei’aho, 17 Tamaiti Williams, 18 Nepo Laulala, 19 Sam Whitelock, 20 Dalton Papali’i, 21 Finlay Christie, 22 Damian McKenzie, 23 Anton Lienert-Brown

Mete: B. Barrett (58′)
Calci di punizione: Mo’unga (17′, 38′)
Cartellini gialli: Frizell (2′)
Cartellini rossi: Cane (29′)

Sudafrica: 15 Damian Willemse, 14 Kurt-Lee Arendse, 13 Jesse Kriel, 12 Damian de Allende, 11 Cheslin Kolbe, 10 Handré Pollard, 9 Faf de Klerk, 8 Duane Vermeulen, 7 Pieter-Steph du Toit, 6 Siya Kolisi (c), 5 Franco Mostert, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Bongi Mbonambi, 1 Steven Kitshoff
A disposizione: 16 Deon Fourie, 17 Ox Nche, 18 Trevor Nyakane, 19 Jean Kleyn, 20 RG Snyman, 21 Kwagga Smith, 22 Jasper Wiese, 23 Willie le Roux

Mete:
Trasformazioni:
Calci di punizione: Pollard (3′, 13′, 19′, 34′)
Cartellini gialli: Kolisi (45′), Kolbe (74′)
Cartellini rossi:

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