Rugby World Cup 2023: “goleada” All Blacks! E’ finale

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I pluricampioni del mondo domano l’Argentina e centrano meritatamente la finale.

Pic by: RNZ

Allo Stade de France di Parigi la Nuova Zelanda vince 6-44 la prima semifinale iridata e conquista l’accesso all’ultimo atto previsto il 28 ottobre. I Pumas reggono il confronto per una mezz’ora andando più volte vicini al bersaglio grosso, prima di lasciar spazio all’ondata oceanica nella ripresa.
Domani sera Inghilterra e Sudafrica si contenderanno l’ultimo posto rimanente alle ore 21:00 in diretta sulla Rai e su Sky.

LA CRONACA

I Pumas cominciano col piede giusto strutturando una pericolosa offensiva nei 22 avversari. Dopo 2′ di possesso Carreras manda tutto in fumo con un calcetto totalmente fuori portata, ma la pessima liberazione degli All Blacks consente ai sudamericani di restare in attacco, con quest’ultimi che mettono a segno i primi 3 punti del match grazie ad un vantaggio. 3-0 al 5′.

I pluricampioni del mondo ripartono dalle fasi di conquista e tramite il carrettino risalgono il campo e costringono gli uomini di Cheika a ricorrere all’indisciplina in molteplici occasioni. Sui 5 metri poi lo schieramento albiceleste è sin troppo denso, mentre nel frattempo al largo Will Jordan può comodamente segnare la prima meta del match. 3-7 al 12′.

L’Argentina, come in occasione della sfida contro il Galles, dispone di molti possessi sprecando tantissime energie e senza avanzare in maniera incisiva. Tuttineri che al contrario passano da una parte all’altra del campo con troppa facilità, neutralizzando la difesa opposta tramite sostegni puntuali, buoni tempi d’uscita e passaggi all’altezza. Imminente la seconda marcatura finalizzata da Jordie Barrett: 3-12 al 16′.

Altra occasione ghiotta per Montoya e compagni, capaci questa volta di presentarsi all’interno dei 22 con un abbrivio differente rispetto ai precedenti assalti. I numerosi pick and go a ridosso della linea di meta non coronano tutti gli sforzi compiuti, sebbene Boffelli possa comunque dare ancora una volta il suo contributo dalla piazzola: 6-12 al 35′.

Nel finale di primo tempo gli oceanici allungano significativamente nel punteggio grazie ad un piazzato di Mo’unga e ad un’esecuzione nel finale di Frizell auspicata dalla corsa di Telea al centro del campo.

Argentina 6-20 Nuova Zelanda al termine dei primi 40′.

Ripresa inaugurata dallo show di Aaron Smith, in grado di disorientare ben 3 difensori e volare meritatamente in meta per il 6-27 al 42′. Altra ovazione poi per la successiva doppietta di Frizell, frutto delle precedenti fiammate di Mo’unga e Lomax: 6-34 al 49′.

Prosegue l’egemonia di Cane e compagni, capaci di beneficiare delle numerose infrazioni gratuite avversarie. Questa volta ad andare fino in fondo è Will Jordan, anche lui a segno per la seconda volta.
A partita pressoché decisa, Scott Barrett disturba da terra il mediano avversario Bazan Velez compiendo un’ingenuità non da poco che lo costringe ad abbandonare il terreno di gioco per ben 10′.

Malgrado l’inferiorità numerica Jordan sigla la 31esima meta in 30 presenze in maglia nera, proseguendo in maniera divina la goleada neozelandese grazie ad un fulmineo contropiede impreziosito poi da un pallonetto calibrato alla perfezione. 6-44 al 73′.

Risultato finale: Argentina 6-44 Nuova Zelanda.

I TABELLINI

Argentina: 15 Juan Cruz Mallia, 14 Emiliano Boffelli, 13 Lucio Cinti, 12 Santiago Chocobares, 11 Mateo Carreras, 10 Santiago Carreras, 9 Gonzalo Bertranou, 8 Facundo Isa, 7 Marcos Kremer, 6 Juan Martin Gonzalez, 5 Tomas Lavanini, 4 Guido Petti, 3 Francisco Gómez Kodela, 2 Julián Montoya (c), 1 Thomas Gallo
A disposizione: 16 Agustín Creevy, 17 Joel Sclavi, 18 Eduardo Bello, 19 Matias Alemanno, 20 Rodrigo Bruni, 21 Lautaro Bazan Velez, 22 Nicolas Sanchez, 23 Matías Moroni

Mete:
Trasformazioni:
Calci di punizione: Boffelli (5′, 35′)
Cartellini:

Nuova Zelanda: 15 Beauden Barrett, 14 Will Jordan, 13 Rieko Ioane, 12 Jordie Barrett, 11 Mark Telea, 10 Richie Mo’unga, 9 Aaron Smith, 8 Ardie Savea, 7 Sam Cane (c), 6 Shannon Frizell, 5 Scott Barrett, 4 Sam Whitelock, 3 Tyrel Lomax, 2 Codie Taylor, 1 Ethan de Groot
A disposizione: 16 Samisoni Taukei’aho, 17 Tamaiti Williams, 18 Fletcher Newell, 19 Brodie Retallick, 20 Dalton Papali’i, 21 Finlay Christie, 22 Damian McKenzie, 23 Anton Lienert-Brown

Mete: Jordan (11′, 62′, 73′), J. Barrett (16′), Frizell (42′, 49′), Smith (42′)
Trasformazioni: Mo’unga (12′, 43′, 50′)
Calci di punizione: Mo’unga (31′)
Cartellini: Scott Barrett (63′)

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