Gp del Giappone: cosa nasconde la pista ai piedi del monte Fuji?

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Dopo la vittoria di Carlos Sainz e la difficoltà redbull nel Gp di Singapore, la Formula Uno è pronta a tornare a Suzuka, visitando dunque la seconda tappa asiatica del calendario 2023.

STORIA

Il primo Gp di Formula Uno in Giappone si svolse nel 1976 nel circuito soprannominato “del Fuji” poiché sorge ai piedi della nota montagna giapponese. Una gara immemore tra le righe della storia della Formula Uno, la gara in cui Niki Lauda, per la troppa pioggia e quindi l’eccessiva pericolosità della pista, rinunciò a gareggiare lasciando nelle mani di James Hunt il titolo mondiale di quell’anno. Del Gp del Giappone si ricorda tristemente la seconda edizione quando avvenne un incidente tra Peterson e Villeneuve, che fece precipitare quest’ultimo tra alcuni spettatori che si trovavano in una zona vietata all’ingresso, il bilancio fu di due morti e dieci feriti. Per diversi anni dopo il 1977 la F1 non sostò più a Suzuka, fino al 1987 quando Mansell in seguito a un incidente dovette lasciare nelle mani di Piquet il titolo mondiale. Un’altra sfida per il campionato mondiale a Suzuka fu quella del 1989 tra Senna e Prost che si concluse con un ritiro di entrambi dopo un contatto in curva 16 e la vittoria, l’unica in carriera, di Alessandro Nannini. Suzuka fu decisiva anche in tempi recenti: nel 2006 Alonso vinse il mondiale piloti in seguito alla rottura del motore di Schumacher.

CIRCUITO

Suzuka ha una lunghezza di 5,807m, si snoda in 18 curve, delle quali è rinomata la bellezza e la sua conformazione a 8, di norma è molto difficile effettuare sorpassi. Una particolarità del circuito è lo snake presente a partire da curva 3 fino a curva 7. Il DRS è presente soltanto sul rettilineo di partenza, dove si raggiungono i 290km/h.

Il tempo record della pista appartiene a Lewis Hamilton che ha segnato un 1.30.983 il 19 Ottobre 2019.

CURIOSITÀ

Fino al 2003 la pista ha ospitato anche il motomondiale, si decise però di eliminarla dal calendario in seguito all’incidente mortale di Daijiro Kato durante il gran premio motociclistico del Giappone. Ogni anno vi si svolge la otto ore di Suzuka e per ben due anni, il biennio 1996-1997, vi si svolsero anche gare della Nascar.

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