L’Italia torna al successo dopo ben 9 mesi grazie ad una buona prestazione contro i gialli.

Serviva vincer e così è stato, malgrado il risultato finale potesse essere ben più pesante vista la superiorità numerica ed il netto divario tra le due squadre. In particolar modo un eccesso di superficialità nella ripresa ha leggermente “peggiorato” la prova dei padroni di casa, a segno con tantissimi giocatori differenti. Prossima settimana disputeremo il quarto ed ultimo test match estivo prima dell’avvento della rassegna iridata, al via l’8 settembre.
CRONACA
Arrembante inizio della Nazionale, immediatamente a ridosso dei 22 ospiti e desiderosa di riscatto dopo la dolorosa trasferta irlandese. Al 5′ in uscita da una mischia ordinata Brex funge da apertura servendo subito Garbisi, che con una finta consente a Paolo Odogwu di segnare la prima meta in azzurro. 5-0.
Continuano le pessime notizie per gli ospiti, che a 9′ dall’inizio del match si trovano costretti a rimanere in 14 per l’espulsione di Adrian Moțoc, entrato pericolosamente con la spalla in un raggruppamento ai danni di capitan Lamaro.
Al 12′ Italia nuovamente a segno in superiorità numerica con Monty Ioane, finalizzatore di un’offensiva intrapresa tramite un carrettino poco efficace. Alessandro Garbisi infatti, visto il poco abbrivio, fa uscire l’ovale scaricando per suo fratello Paolo, capace di servire agilmente l’ala italo-australiana. L’apertura tricolore sistema la mira dalla piazzola: 12-0.
Rugby spettacolo quello messo in mostra a San Benedetto dagli uomini di Crowley, nuovamente a segno con il sopracitato Alessandro Garbisi, premiato per la continuità conferita ai vari possessi. La Nazionale si affaccia sui 22 rumeni con qualche pick and go a dir poco allarmante, seguito dal solito allargamento del pallone facilitato dalla superiorità. 19-0 al 15′.
Pomeriggio stellare persino per Ange Capuozzo, tornato in azzurro dopo l’infortunio rimediato contro l’Irlanda al Sei Nazioni e marcatore della quarta meta dei padroni di casa.
Le Querce tentano di tornare avanti calciando all’interno dei 22 italiani, nella quale si verifica qualche incomprensione tra Ioane e lo stesso Capuozzo. Garbisi decide dunque di allentare la pressione utilizzando il piede, ma la sua esecuzione – deviata – fornisce involontariamente un assist per l’estremo di Tolosa. 24-0 al 26′.
Anche Nicotera si aggiunge alla lista dei marcatori nel pomeriggio marchigiano. A servire il tallonatore del Benetton è capitan Lamaro, capace di eseguire il passaggio nonostante la perdita degli appoggi. 31-0.
Nel finale di primo tempo la Romania sigla con orgoglio i primi punti del match. Capuozzo si fa trovare impreparato durante un malizioso calcetto avversario, regalando una preziosa touches ad una decima di metri dalla nostra linea di meta. Chirica e compagni strutturano un maul capace di mettere alle corde la difesa di casa, nella quale Michele Lamaro viene ammonito per aver fermato irregolarmente l’avanzata.
Meta tecnica che decreta il 31-7 al termine della prima frazione.
Malgrado la momentanea parità numerica, l’Italia comincia la ripresa in maniera chirurgica grazie all’ennesimo contropiede compiuto da una situazione difficoltosa. Paolo Garbisi infatti decide di giocare alla mano l’ovale percorrendo più di 50 metri indisturbato, prima del decisivo passaggio per Brex. 38-7
Calano i ritmi e aumentano gli errori da entrambe le parti, nonostante a prevalere siano ancora gli azzurri, che tramite un’offensiva incerta nei 22 romeni ottengono il vantaggio e volano fino in fondo con Capuozzo. Nonostante i dubbi sulla convalida, questa per l’estremo di origini partenopee è la terza doppietta con la maglia della Nazionale e l’ottava meta in 11 presenze. 43-7 al 53′.
Al 65′ è la volta di Dino Lamb, a segno (50-7) per la prima volta grazie ai soliti schemi offensivi agevolati dalla più che evidente superiorità numerica, mentre al 72′ spazio per Toa Halafihi, autore di un decisivo pick and go in uscita da un maul. 57-7.
Risultato finale: Italia 57-7 Romania
I TABELLINI
Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Paolo Odogwu, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Luca Morisi, 11 Montanna Ioane, 10 Paolo Garbisi, 9 Alessandro Garbisi, 8 Toa Halafihi, 7 Michele Lamaro (C), 6 Sebastian Negri, 5 Dino Lamb, 4 Niccolò Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Ivan Nemer
A disposizione: 16 Epalahame Faiva, 17 Federico Zani, 18 Pietro Ceccarelli, 19 Federico Ruzza, 20 Lorenzo Cannone, 21 Alessandro Fusco, 22 Thomas Allan, 23 Lorenzo Pani
Mete: Odogwu 6′, Ioane 12′ A. Garbisi 16′, Capuozzo 20′ 54′, Nicotera 27′, Brex 44′, Lamb 66′, Halafihi 72′
Trasformazioni: P. Garbisi 13′, 17′, 28′, 44′, 66′, 73′
Punizioni:
Drop:
Romania: 1 Iulian Hartig, 2 Ovidiu Cojocaru, 3 Alexandru Gordaș, 4 Adrian Moțoc, 5 Ștefan Iancu, 6 Damian Strătilă, 7 Vlad Neculau, 8 Cristi Chirica (C), 9 Alin Conache), 10 Mihai Mureșan, 11 Nicolas Onuțu, 12 Manumua Tevita, 13 Jason Tomane, 14 Marius Simionescu, 15 Hinckley Vaovasa.
A disposizione: 16 Florin Bărdașu, 17 Alexandru Savin, 18 Gheorghe Gajion, 19 Mihai Macovei, 20 Dragoș Ser, 21 Florin Surugiu, 22 Gabriel Pop, 23 Tudor Boldor
Mete: Meta di punizione 39′

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