Le premesse di questo mondiale non erano buone e nell’ultimo biennio qualcosa all’interno di questo gruppo forse si è rotto, ma questa figuraccia ad un anno di distanza da quella europea non ce la potevamo immaginare.
A Wellington l’Italia cede clamorosamente per 3-2 al Sudafrica e dice addio al mondiale di Calcio femminile dopo appena 3 partite, non replicando quel fantastico cammino di quattro anni fa in Francia dove sfiorarono addirittura le semifinali.
LA PARTITA
Nonostante la batosta contro la Svezia la sfida odierna doveva essere in discesa per le azzurre e così sembrava essere dopo il vantaggio su rigore al minuto 11 trasformato da Arianna Caruso.
Al 32′ però un clamoroso retropassaggio di Benedetta Orsi finisce nella porta italiana per l’1-1.
Nella ripresa Italia nervosa e imprecisa e al 67′ Magaia regala il clamoroso vantaggio al Sudafrica. 7 minuti dopo però le azzurre trovano il pari in un’azione nata da un corner dove Girelli devia e Caruso finalizza per il 2-2.
Al minuto 87 l’Italia all’occasione di chiudere i conti ma Girelli fallisce calorosamente e nel rovesciamento di campo si rischia la beffa con Durante che salva il risultato.
La caporetto azzurra però è rimandata di pochi minuti perché al 92′ Kgatlana segna il 3-2 che regala al Sudafrica un clamoroso passaggio agli ottavi e manda a casa un’Italia spenta e demoralizzata.
Non è andata come quattro anni fa quando abbiamo sfiorato le semifinali e una clamorosa qualificazione olimpica, questa volta il mondiale dell’Italia finisce dopo tre partite rimediando una figuraccia a tratti imbarazzante.
Proprio quel mondiale del 2019 doveva essere la rampa di lancio per l’Italia ma l’ultimo biennio ha avuto una brusca flessione a partire dalla figuraccia europea dello scorso anno fino a toccare un punto ancora più basso in questo mondiale.
Ovviamente non è tutto da buttare perché il movimento femminile in questi anni ha fatto passi in avanti arrivando al professionismo e portando almeno un club nei quarti di Champions League per due anni di fila.
Per quanto riguarda la nazionale però è bene ripartire da un nuovo corso senza Milena Bertolini, in quanto la Ct è una delle principali colpevoli di questi ultimi fallimenti portando avanti convocazioni e scelte tecniche discutibili e la netta sensazione di non avere più in mano il gruppo.
Questo nuovo corso ripartirà a settembre con la Nations League, che metterà in palio anche i due pass olimpici, ma per l’Italia i giochi di Parigi ora come ora sono pura utopia e l’obiettivo sarà salvare la Serie A
IL VATE DELLO SPORT 
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