
“Il tempo corre e non s’arresta un’ora”: sono passati già due anni dalla storica vittoria dell’Italia a Euro 2020 e oggi allora ripercorreremo assieme tutti i momenti che hanno portato gli azzurri sul tetto d’Europa, dalla fase a gironi fino all’ultima battaglia con l’Inghilterra
FASE A GIRONI: INCONTENIBILI
Forse è proprio incontenibili l’aggettivo più corretto per descrivere la fase a gironi degli azzurri che hanno vinto tutte e tre le partite disponibili, senza subire un gol e segnando numerose volte. La partita inaugurale dell’Europeo e la nostra prima partita è stata giocata a casa nostra, a Roma, contro la Turchia: dopo un primo tempo di studio condito da qualche occasione da gol, nella ripresa la sblocchiamo con un autogol del centrale atalantino Demiral che darà il via al netto 3-0 finale, condito da un gol di Immobile e dal classico tiro a giro di Lorenzo Insigne, la specialità della casa.
La seconda partita invece, sempre a Roma con la Svizzera, finisce esattamente come la prima partita con la Turchia: in questo caso la sblocchiamo nel primo tempo, al ventiseiesimo, con un gol di Locatelli che sarà il vero mattatore del match, Nella ripresa infatti è il proprio il suo il gol del 2-0, con un tiro chirurgico dalla lunga distanza, seguito successivamente dalla rete di Ciro Immobile, verso il tramonto della partita.

Questa Italia però ad accontentarsi proprio non ci riesce: da già qualificati e con qualche cambio nell’11 titolare gli azzurri riescono ad ottenere i tre punti anche nell’ultima partita con il Galles grazie a un gol di Matteo Pessina.
Ora, con nove punti su nove, l’Italia è pronta a giocare la fase del torneo più emozionante e più bella di tutte, ovvero la fase a eliminazione diretta
FASE A ELIMINAZIONE DIRETTA
La fase a eliminazione diretta per l’Italia si apre con la partita con l’Austria, rivelatasi una vera e propria battaglia dato che la compagine austriaca ha dimostrato di essere un vero osso duro, capace di mettere in difficoltà una nazionale molto preparata come quella italiana. La partita infatti non vedrà nessuna rete nel corso del primo tempo ma solo tanto studio da entrambi i lati. Tolto ciò però non sono mancati gli spaventi, soprattutto quando Arnautovic ha segnato l’1-0, fortunatamente poi annullato per posizione di fuorigioco.
Serviva allora cambiare qualcosa tra gli 11 in campo, serviva qualcosa che avrebbe apportato imprevedibilità e classe sul terreno di gioco: CT Mancini decide allora di fare dei cambi, inserendo Chiesa e Pessina, che saranno i due giocatori che ci porteranno in vantaggio, facendo esplodere di gioia gli italiani e il commentatore Fabio Caressa. Inutile il gol austriaco nella seconda fase dei supplementari perchà ai quarti di finale, contro il Belgio, ci andiamo noi!
“La Chiesa al centro del villaggio”
Fabio Caressa, Italia Austria 2-1

Ai quarti di finale, come detto precedentemente, abbiamo trovato il Belgio che sulla carta doveva rivelarsi il primo vero scontro al vertice, dato che la nazionale allenata da Roberto Martinez in quel periodo era prima nel Ranking ed aveva appena battuto il Portogallo di Cristiano Ronaldo.
Gettando però ancora una volta il cuore oltre l’ostacolo, siamo riusciti a imporci anche questa volta: dopo un gol annullato a Bonucci per posizione irregolare, abbiamo iniziato a salire in cattedra fino a che Barella non ha sbloccato il match. Il raddoppio è arrivato al 44′ con un formidabile tiro a giro di Insigne dalla lunga distanza, che non ha lasciato scampo a Courtois. Verso lo scadere del primo tempo però Lukaku troverà il gol del -1 dal dischetto ma ciò non ci butterà giù d’animo perchè con un secondo tempo più difensivo, reso possibile dalla caparbietà e dall’esperienza di Bonucci e Chiellini, siamo riusciti a conservare il risultato positivo.
Ora sognare era lecito, perchè se dimostri grinta e soprattutto di saper soffrire meriti di ambire a risultati più grandi. Inoltre avevi dimostrato, come aveva anche detto Francesco Repice nella sua radiocronaca, che la posizione nel ranking non conta e quindi tutti possono giocarsela se si è preparati. Ed è proprio con questa mentalità che gli azzurri si sono preparati alla sfida con la Spagna.
“Il ranking non conta nulla”
Francesco Repice, Italia Belgio 2-1

Eccoci allora in semifinale, il penultimo tassello di un cammino da incorniciare. La nostra avversaria è la Spagna, altra grande forza del calcio internazionale, come lo era il Belgio, ma anche in questo caso lo spirito azzurro ha avuto la meglio. La partita contro gli spagnoli si sblocca nella ripresa con un gol di Federico Chiesa ma a dieci minuti dalla fine ecco il pareggio di Alvaro Morata. Questa volta perà, a differenza della partita con l’Austria, sono serviti i rigori per decretare il vincitore
Dal dischetto i tiratori italiani sono perfetti e quindi sarà proprio l’Italia a passare, soprattutto grazie ai guantoni di Donnarumma, decisivo sui due rigori sbagliati dagli spagnoli

SUL TETTO D’EUROPA
11 luglio 2021, Italia-Inghilterra, Londra, finale dell’Europeo: sentire questa frase pronunciata dai vari tifosi e telecronisti qualche anno fa sembrava solo utopia, dato che la bruciante delusione della mancata qualificazione ai mondiali era molto diffiicile da digerire ma adesso non si doveva più pensare al passato ma solo al rigoglioso presente, c’era una coppa da vincere
La partita però inizia subito male per gli azzurri che dopo pochissimo tempo hanno subito il gol del vantaggio inglese di Shaw, con una conclusione di prima intenzione. Il verbo mollare però per l’Italia non doveva essere tollerato e infatti nella ripresa si volterà pagina: al 67′ è Bonucci a segnare il gol del pareggio in seguito a un calcio d’angolo. Il risultato di parità verrà portato fino ai rigori ed è qua che l’Italia rinascerá dalla cenere: i rigoristi scelti non hanno avuto timore e hanno svolto al meglio il loro lavoro (tranne che per uno sfortunato Jorginho) ma ancora una volta è Donnarumma l’uomo chiave che nella confusione generale non aveva realizzato di aver parato il rigore decisivo, il rigore che ha emozionato tutta Italia
“Grazie signore che ci hai dato il calcio”
Fabio Caressa, Italia-Inghilterra -1 (4-3 dcr)

E oggi, dopo due anni, siamo qua a rimembrare nuovamente i momenti piú belli di questa nazionale che purtroppo, attualmente, sono solo ricordi lontani

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