Futsal – La Feldi Eboli vince lo scudetto per la prima volta nella storia!

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La Feldi Eboli è campione d’Italia 2022/2023!

Si è conclusa da poco una stagione molto lunga e frastagliata, che ha visto trionfare la Feldi Eboli. Si tratta del primo titolo per un club campano. In questo articolo andremo a sintetizzare la stagione, analizzando squadra per squadra. Siete pronti? Allora via con il recap!

Le immagini della festa ebolitana

16° – CITTÀ DI MELILLI

Sul Melilli (comune della provincia di Siracusa) non c’è tanto da dire. I numeri sono impietosi e parlano da soli. Si salva solo la simpatica ironia del presidente Francesco Papale, che ha definito questa stagione come la guerra di Troia. I 5 punti in classifica (1 vittoria, 2 pareggi e 27 sconfitte) sono frutto di un’annata mai decollata come voluto. Anche la differenza reti piange: -113. È la peggiore retrocessa dal Putignano, stagione 2012/2013, che riuscì nell’impresa di chiudere con 0 punti e -197 di differenza reti. L’anno prossimo il Melilli parteciperà al nuovo campionato di Serie A2 Élite. Verrà inserito nel girone B, quello centro-meridionale. DISASTROSI

Voto: 2

La squadra del Città di Melilli

15° – FUTSAL PISTOIA

Altra retrocessa. Il Pistoia lascia la massima serie dopo un solo anno (come il Melilli), ma lo fa dignitosamente, conquistando sul campo 24 punti (diventati 23 a causa di un punto di penalizzazione), con 7 vittorie, 3 pareggi e 20 sconfitte. Soprattutto nella parte finale di stagione, i toscani hanno battagliato le concorrenti e si sono fatti valere, senza mai arrendersi di fronte a un destino ormai segnato. Anche loro, analogamente al Melilli, dovrebbero partecipare al campionato di Serie A2 Élite (condizionale obbligatorio perché si parla di una possibile rinuncia da parte della società). In base a come verranno suddivise le due sarde (Leonardo e 360 GG Monastir), il Pistoia si collocherà nel girone del centro-nord o del centro-sud. COMBATTIVI

Voto: 4,5

La squadra del Futsal Pistoia

14° – PETRARCA PADOVA

Campionato terminato al terzultimo posto. Quella del Petrarca è stata una stagione costellata da ricorsi (la maggior parte dei quali inutili), che hanno rappresentato il motivo di una collettiva antipatia nei suoi confronti (soprattutto verso il presidente Paolo Morlino). La salvezza non è stata, poi, così lontana, anzi. I veneti hanno conquistato 31 punti (9 vittorie, 4 pareggi e 17 sconfitte). E pensare che solo l’anno scorso si giocavano i playoff scudetto da testa di serie numero 3! Il futsal è così, è lo sport del diavolo ed è ricco di colpi di scena, ribaltamenti di situazione, proprio come nel campo di gioco. Il top player padovano è stato senza dubbio Adriano Foglia, che si è messo in gioco a 42 anni, dopo aver vinto praticamente tutto in carriera, sia da giocatore di calcio a 5 che calcio a 7. Un peccato, soprattutto per lui, che questa stagione si sia conclusa con la retrocessione in A2 Élite. Il Petrarca parteciperà al Girone A, quello del centro-nord. IRRESPONSABILI

Voto: 5

La squadra del Petrarca Padova

13° – 360GG MONASTIR

La squadra cagliaritana ha concluso la stagione ai playout con il Pesaro, persi 4-3 in quel di Cagliari e 4-1 sulla terraferma. 10 vittorie e 2 pareggi non sono bastate al Monastir per salvarsi direttamente e, dall’anno prossimo, probabilmente, ripartiranno dalla neonata A2 Élite. Diciamo “probabilmente” perché, come scoprirete nel seguito dell’articolo, il San Giuseppe non si iscriverà al prossimo campionato di Serie A e una tra 360 GG Monastir e Active Network (perdente dei playoff di A2) verrà ripescata. La squadra sarda ha puntato molto sui giovani, ma la scelta non sembra averli ripagati. TENACI

Voto: 5,5

La squadra del 360GG Monastir

12° – ITALSERVICE PESARO

I campioni in carica hanno abdicato. E lo hanno fatto in un modo abbastanza inconsueto: giocando gli spareggi per evitare la retrocessione. Che sarebbe stata una stagione difficile lo si sapeva già, visti i numerosi addii in estate e un progetto rivoluzionato che avrebbe puntato alla valorizzazione dei giovani. Il campionato dell’Italservice non è mai decollato. E quando sembrava pronto per farlo, per un motivo o per un altro, i ragazzi di coach Colini non sono riusciti a dare continuità. Attorno al finale di stagione ci sarebbero una marea di cose da raccontare. Facciamola breve: Fulvio Colini, a pochi giorni dalla gara d’andata dei playout con il Monastir, ha fatto uscire la notizia circa un suo accordo con la Feldi Eboli per la prossima stagione. Questo, giustamente, non è andato giù ai dirigenti e hanno deciso di esonerarlo prima del tempo. Colini che, ad oggi, non ha ancora un accordo ufficiale con un club perché la Feldi ha fatto marcia indietro decidendo di tenere Samperi, mentre per Fulvio si parla del Napoli. Tornando all’Italservice, l’ultimo trofeo dell’era Colini è la Supercoppa vinta ad inizio stagione contro l’Olimpus Roma. Da segnalare anche la finale di Coppa Italia, persa contro il Real San Giuseppe. Ciò fa diventare meno amaro il bilancio finale di una stagione che poteva essere drammatica. CAOTICI

Voto: 6

La squadra vincitrice della Supercoppa Italiana: l’Italservice Pesaro

11° – CIAMPINO ANIENE

Sul Ciampino Aniene non c’è tanto da dire. È stata la classica squadra da metà classifica, che non ha mai sfigurato, finendo a pari distanza sia dai playoff che dai playout. A testimonianza di ciò, anche la differenza reti: precisamente 0! 40 punti totali (29 dei quali conquistati in casa), frutto di 12 vittorie, 2 pareggi e 14 sconfitte. La partita più bella della loro stagione è stata senza dubbio L84-Ciampino (28° giornata), terminata con un gol sulla sirena della squadra torinese (6-5 il finale), ma entrambe le squadre hanno dato spettacolo, facendo divertire tutti gli spettatori. SUFFICIENTI

Voto: 6

La squadra del Ciampino Aniene

10° – REAL SAN GIUSEPPE

Ora passiamo ad una delle squadre rivelazione di questo torneo. Il Real San Giuseppe ha chiuso a due sole lunghezze dai playoff (42 punti sul campo, 41 effettivi a causa di una penalizzazione di cui vi parleremo nelle prossime righe). 11 vittorie, 9 pareggi e 10 sconfitte, un ruolino di marcia abbastanza equilibrato, che non è valso, però, un posto nella parte sinistra della classifica. Durante questa tortuosa stagione, costellata da alti e bassi e finita nel peggiore dei modi (tra poco scoprirete il perché), la Real ha sempre combattuto sul campo, battendo, nel corso della stagione, squadroni come Napoli, Eboli, Pesaro e Olimpus Roma. La vittoria della Coppa Italia contro il Pesaro del “re di coppe”, Fulvio Colini, è la ciliegina sulla torta ad una stagione eccellente. L’altra finale raggiunta, quella della prestigiosa Coppa Divisione, è terminata con una sconfitta, vedendo vincitori i ragazzi della L84. Ma passiamo alle note dolenti. Il derby tra Real San Giuseppe e Napoli del 28 gennaio ha rappresentato l’inizio della fine per la compagine del presidente Massa. Al Palacoscioni di Nocera sono accadute cose molto gravi (di cui noi non siamo a piena conoscenza) che hanno portato alla squalifica del campo fino a fine stagione, oltre che al punto di penalizzazione in classifica. In più, ci sono stati alcuni DASPO, tra cui uno proprio verso il presidente Antonio Massa, che aveva assistito alla partita dalla panchina nonostante fosse stato deferito. A seguito di ciò, nonostante un iniziale ottimismo e la rassicurazione della ripartenza da parte dello stesso primo dirigente, è di pochi giorni fa la nota con cui Antonio Massa comunica che non iscriverà la sua squadra al prossimo campionato di Serie A. Questa società ha scritto la storia del calcio a 5 campano, portando per la prima volta un trofeo (Coppa Italia) nella regione. Una perdita enorme per tutto il movimento del futsal, che sta pagando lo scotto di non essere uno sport professionistico. CROCE E DELIZIA

Voto: 7,5

La squadra vincitrice della Coppa Italia: il Real San Giuseppe

9° – FORTITUDO POMEZIA

Sfiora i playoff da neopromossa. La Fortitudo Pomezia è una squadra molto bella da vedere, con giocatori del calibro di Jonas e Matteus e una certezza tra i pali come Molitierno (per larghissimi tratti di stagione il miglior portiere del campionato). L’obiettivo era la salvezza tranquilla ed è stato ampiamente rispettato. Il progetto è molto ambizioso e punta a crescere sempre di più. Per la prossima stagione è già stato ingaggiato Murilo Ferreira, per agguantare i playoff quest’anno sfuggiti all’ultima giornata. Infatti, i laziali hanno chiuso la stagione a pari punti con la Meta Catania (43), che però era forte del vantaggio negli scontri diretti. Dunque, un campionato senza dubbio positivo. Che sia l’inizio di qualcosa di grande? Chissà. OTTIMI

Voto: 7,5

La squadra della Fortitudo Pomezia

8° – BRICOCITY META CATANIA

L’obiettivo di inizio stagione erano i playoff. Così è stato. Nonostante qualche patema di troppo, la Meta è riuscita a strappare l’ultimo pass per la post-season. Ai quarti li aspettava la proibitiva sfida al Napoli, che, però i siciliani hanno giocato dando il massimo. Per questo non hanno sfigurato, anzi, in gara-1 sono andati vicinissimi al portarla ai rigori, dopo averla pareggiata all’ultimo secondo nei tempi regolamentari (risultato finale di 4-5 per i campani). Questa partita è stata, probabilmente, la più bella dell’intero campionato. In gara-2 il Catania ha dato filo da torcere, ma non ha potuto nulla contro un superbo Napoli (5-3 il finale). La stagione può considerarsi positiva, anche se, magari, ci saremmo aspettati qualcosina in più nelle coppe. Capitan Musumeci e compagni avranno tutto il tempo per riscattarsi e riportare il nome di Catania ai vertici del futsal italiano. DISCRETI

Voto: 6,5

La squadra della Meta Catania

7° – L84

I piemontesi della L84 si sono presentati ai nastri di partenza della stagione da possible outsider, dopo il tanto discusso ripescaggio in seguito alla perdita dello spareggio salvezza contro la Came Dosson nella scorsa stagione. L’ingaggio di un campione del mondo, però, ha cambiato le ambizioni della squadra di Settimo Torinese. Il campione del mondo in questione è Leandro Cuzzolino, vero e proprio monumento del futsal argentino. Grazie a questo acquisto, i playoff non sembravano impossibili da raggiungere e così è stato. La L84 ha battagliato con l’Olimpus Roma, ma non è bastato a superare il turno. In gara-1 due errori individuali hanno penalizzato i piemontesi, costretti a cedere solo allovertime (2-4). Gara-2 è stata meno equilibrata, ma solo nel risultato, bugiardo (4-1 per l’Olimpus). La Coppa Divisone (finale vinta 2-1 contro il Real San Giuseppe) è solo il primo di (si spera) una lunga serie di trofei. La società ha grandi ambizioni e di sicuro non smetteranno di sognare, investendo tanto anche l’anno prossimo. VOLENTEROSI

Voto: 7,5

La squadra vincitrice della Coppa Divisione: la L84

6° – CAME DOSSON

La Came Dosson, dopo il brivido playout dello scorso anno, ha portato a termine una stagione decisamente soddisfacente. Nella prima metà hanno occupato stabilmente la terza posizione, ma poi, a causa della poca profondità della rosa, sono calati fino a chiudere in sesta. Le aspettative non erano alte, perciò già aver raggiunto i playoff è un grande traguardo. L’accoppiamento ai quarti ha visto opporsi il Pescara (testa di serie n. 3), che è stato costretto a disputare una decisiva gara-3, dopo le vittorie di Came in gara-1 (6-5) e Pescara in gara-2 (4-2). La partita decisiva non ha preso una giusta piega, al contrario di quanto auspicato dalla Came, e gli abruzzesi hanno dilagato fino al definitivo 7-2. Un’annata comunque da ricordare per la Came, che vuole portare alto il nome di Treviso. POSITIVI

Voto: 6,5

La squadra della Came Dosson

5° – SANDRO ABATE AVELLINO

Si tratta di una squadra storica del futsal campano. La Sandro Abate, insieme al Napoli, ha per anni tenuto alta la bandiera campana nel massimo campionato di calcio a 5 italiano. Questa stagione ha rispettato i pronostici, chiudendo in piena zona playoff, con un roster di tutto rispetto: Alex come stella, Vincenzo Botta per l’esperienza, oltre che uomo-spogliatoio, e Parisi, uno dei migliori portieri del campionato. L’Avellino avrebbe potuto fare di più nelle coppe. Comunque ai playoff hanno tenuto testa ai futuri campioni d’Italia della Feldi Eboli, costringendoli ai rigori in gara-1 (1-1 al termine dei supplementari, 4-5 dopo i rigori). In terra salernitana, in gara-2, la Sandro Abate ha lottato fino alla fine, ma ne è uscita sconfitta (2-1). Per quanto riguarda la prima squadra, non c’è null’altro da segnalare. Un episodio gravissimo, però, ha visto coinvolta la squadra U17. Senza aggiungere ulteriori commenti, lascio ai curiosi il “piacere” di scoprire l’accaduto (CLICCA QUI). MEDIOCRI

Voto: 6,5

La squadra della Sandro Abate Avellino

4° – FELDI EBOLI

I campioni d’Italia sono loro. La Feldi Eboli arrivava dalla finale persa contro il Pesaro. Non partivano favoriti perché il Napoli ha effettuato una campagna acquisti impressionante, ma di certo ci si aspettava un ottimo campionato. È stata una stagione da incorniciare, ma proseguiamo con ordine. Il 26 ottobre, causa rinuncia dell’Italservice Pesaro, i salernitani fanno il loro esordio nella Champions League di Futsal. Per la prima volta, una squadra campana partecipa alla massima competizione europea. Proprio per questo motivo, il presidente Di Domenico sceglie di scendere in campo con il logo della Regione Campania sulle maglie, al posto degli sponsor. Un gesto molto significativo e non scontato. Superati i preliminari, è il momento della fase a gironi, l’Élite Round. Per questa occasione storica, viene messo a disposizione il PalaJacazzi di Aversa, che ospita il Girone A dell’Èlite Round di UEFA Futsal Champions League. Con la Feldi ci sono i pluricampioni d’Europa dello Sporting Lisbona, gli ucraini dello Urahan e i serbi del Loznica Grad. Dopo la sconfitta all’esordio contro l’Urahan (partita folle, finita 7-4, condita da espulsioni, rimonte, contro-rimonte e gol spettacolari), la seconda partita sorride ai padroni di casa che battono 2-0 il Loznica e continuano a sognare la qualificazione alla Final Four. Quello con lo Sporting Lisbona è uno spareggio, che la Feldi perde nel risultato, ma non nel modo di stare in campo. I ragazzi di coach Samperi osano, ma vengono puniti da una squadra con molta più esperienza, che vince 5-0, dilagando solo nel momento in cui Eboli inserisce il power play. Dopo quest’esperienza, la squadra campana si qualifica per la Final Four di Coppa Italia, mentre perde ai quarti contro il Real San Giuseppe (partita finita ai rigori, al termine di un match bellissimo) ed esce anzitempo dalla Coppa Divisione. Al PalaVesuvio, in occasione degli ultimi atti della Coppa Italia, Dalcin e compagni cadono in semifinale contro la sorpresa Real San Giuseppe (poi campione) e vedono sfumare i sogni di gloria. Resta solo il campionato, ultima spiaggia per salvare una stagione comunque positiva. I rossoblu si classificano al quarto posto. Al primo turno dei playoff battono la Sandro Abate. In semifinale trovano il favoritissimo Napoli, ma accade l’impensabile. I partenopei vincono in casa della Feldi, 3-2, e si portano a un passo dalla finale scudetto. Gara-2 è l’inizio della riscossa ebolitana. Vanno subito in vantaggio 3-0 e la chiudono 5-2. Si va a gara-3. Un vero e proprio suicidio sportivo del Napoli (che spiegheremo nel paragrafo dedicato a loro), consegna la finale scudetto alla Feldi, vincitrice 6-3. Per descrivere le due finali disputate basta un solo sostantivo: ansia. La Feldi vince con il brivido una bella gara-1 per 3-2 (rischiando la rimonta dal 3-0). In gara-2 la partita è bloccatissima, c’è tanta tensione. L’Olimpus Roma attacca, ma non sfonda il muro di Dalcin, strepitoso in più occasioni. Lo strapotere di Guilhermao e la verve di Venancio, nel secondo tempo, portano la Feldi sul 2-0. Accorciano le distanze i padroni di casa, ma non basta. La Feldi Eboli vince lo scudetto 2022/2023! Una stagione da incorniciare, che vede per la prima volta una compagine campana trionfare nella Serie A di futsal. I complimenti vanno fatti a tutti: giocatori, staff tecnico, dirigenza, tifosi. Un plauso speciale, però, lo merita Salvo Samperi, bravissimo a fare gruppo quando circolavano le voci di Colini in sua sostituzione. Dopo due finali consecutive perse (2020/2021 a Catania contro il Pesaro e 2021/2022 a Eboli, nuovamente contro l’Italservice), finalmente, Samperi può gioire insieme a tutto il popolo ebolitano. Complimenti, CAMPIONI!

Voto: 9,5

La squadra campione d’Italia: la Feldi Eboli

3° – FUTSAL PESCARA

Il Pescara ha disputato un ottimo campionato. La terza posizione finale ha rianimato il futsal abruzzese, che sembrava aver perso un po’ di smalto dopo l’abbandono dello sponsor Acqua&Sapone. I ragazzi di coach Despotovic hanno raccolto il massimo. Peccato per non aver portato alcun trofeo a casa, però non era questo l’obiettivo principale della società. La semifinale playoff ha soddisfatto appieno la dirigenza. La sconfitta con l’Olimpus Roma era messa in preventivo, ma, se in gara-1 la prestazione non è stata un granché (secco 0-4 subito a Montesilvano), a Roma il Pescara è stato molto sfortunato. Una serie di parate fenomenali di Ducci, pali e traverse hanno negato la possibilità di giocarsi tutto in gara-3 al Pescara. Ora, però, sul club abruzzese incombono parecchie ombre. Le voci di fallimento sono sempre più insistenti, nonostante le rassicurazioni del DS Gabriele D’Egidio. In caso di rinuncia, si prospetta una Serie A a 14 squadre, altrimenti si parla dei ripescaggi di Mantova e Petrarca. Di certo, i tifosi del Pescara non possono ancora dormire sonni tranquilli. SORPRENDENTI

Voto: 7

2° – OLIMPUS ROMA

Questa squadra ha finalmente riportato nelle prime posizioni del futsal nazionale il Lazio. Dall’anno prossimo a rappresentare la regione saranno ben quattro squadre: Olimpus Roma, Ecocity Genzano, Fortitudo Pomezia e Ciampino Aniene. Ma torniamo ai vice-campioni d’Italia 2022/2023. Una stagione eccezionale, alla quale è mancato solo il titolo finale. Magari ci si poteva aspettare di più nelle coppe. Brucia ancora la sconfitta in Supercoppa contro il Pesaro, ma ci sta, fa parte di un percorso di crescita. L’Olimpus ha fatto passi da gigante in questi anni e, prima di vincere qualche trofeo, è giusto che arrivino le sconfitte. La finale playoff, più che un obiettivo, era una speranza che nutriva la società ad inizio stagione. I risultati arrivavano e, di conseguenza, dirigenti e tifosi continuavano a sognare. La Feldi Eboli ha più esperienza e questo ha fatto la differenza in una finale sulla carta equilibrata. Durante quest’annata da incorniciare, i romani ci hanno regalato una delle più belle partite della stagione: Olimpus Roma-Pescara, 3-4 per gli abruzzesi a fil di sirena. La strada imboccata è quella giusta, perciò siamo sicuri che l’Olimpus Roma vincerà presto un trofeo! BRAVISSIMI

Voto: 8

La squadra dell’Olimpus Roma

1° NAPOLI FUTSAL

Eccoci qui arrivati all’ultima squadra di quest’articolo: il Napoli, mattatore del campionato. Una vera e propria corazzata, che poteva contare su giocatori del calibro di Fortino, Salas, Borruto (arrivato a Dicembre), Honorio, Perugino, Mateus, Arillo, Rafinha e Mancha, solo per citarne alcuni. In regular season è stata una schiacciasassi, ma qualche stop di troppo, combinato alla sconfitta ai rigori (3-3 al termine dei supplementari, 4-7 dopo i rigori) in semifinale di Coppa Italia per mano del Pesaro, hanno portato la società a optare per il cambio di allenatore. Dunque, fuori Marin e (dopo un mese) dentro Cacau. Pure la bruciante sconfitta (5-1) agli ottavi della Coppa Divisione per mano del San Giuseppe non deve aver migliorato la posizione dell’ex mister dei partenopei. L’obiettivo dichiarato era quello di vincere lo scudetto, oltre che la Coppa Italia, dato che si disputava praticamente in casa, al PalaVesuvio. Zero trofei per una squadra di livello assoluto sono, senza tanti giri di parole, un fallimento. Una spiegazione, però, ci sarebbe, almeno per quanto riguarda i playoff. In particolare gara-3 della semifinale playoff. Napoli-Eboli, PalaCercola. Il mister degli azzurri, Cacau, non si sente e non si vede dalla fine di gara-2. Si parla di una “scappata” in Iraq, ma non si sa nulla di certo. L’aria all’interno dello spogliatoio si è fatta ancora più pesante di quanto non fosse già. Cacau è scomparso e la squadra è allo sbaraglio, guidata dall’allenatore della primavera, che, per quanto possa essere bravo, non ha l’esperienza per guidare e tenere sotto controllo una gara-3 di una semifinale playoff. Ci si gioca una stagione e il condottiero abbandona la nave, un po’ come Schettino. Questa situazione, ovviamente, i giocatori la pagano e, pure a causa di un arbitraggio non all’altezza, crollano 6-3. Svaniscono così i sogni di gloria del presidente Perugino, che l’anno prossimo ripartirà ancora più forte. Se c’è una cosa che non manca a quest’uomo, è sicuramente la tenacia. Il Napoli Futsal è una seria candidata allo scudetto 2023/2024. L’esclamazione perfetta per descrivere questa stagione (e per chuudere in bellezza questo articolo) è, come si direbbe a Napoli: CHE BURDELL!

Voto: 5

La squadra del Napoli Futsal

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