NBA Draft 2023: ecco i 15 migliori prospetti!

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Nella notte italiana tra giovedì 22 e venerdì 23 giugno (a partire dalle 2:00 diretta Sky Sport NBA) si terrà il draft per la stagione 2023/2024 di NBA. Quella appena conclusa, come ben sappiamo, ha visto la vittoria dei Denver Nuggets di Nikola Jokic. Il serbo è uno di quei pochissimi fenomeni che non sono stati selezionati nelle prime fasi del draft, tutt’altro. Il draft 2014 lo ha presentato alla NBA come 41° scelta. Chi l’avrebbe mai detto che, 9 anni più tardi, quel ragazzo grassottello avrebbe vinto, da assoluto dominatore, un titolo nella Lega?! Ma ora pensiamo al presente e al futuro, scopriamo le stelle NBA che verranno!

VICTOR WEMBANYAMA

C/PF – Metropolitans92 – 224cm, 109kg – 03/01/2004 – San Antonio Spurs

Al 99,9% la pick numero 1. È già considerato il GOAT tra i prospetti. Mezzi atletici che parlano da soli: 224 centimetri di altezza, oltre 240 di apertura alare. Una vera e propria macchina da guerra, che i San Antonio Spurs avranno tra le mani per puntare, dopo anni di transizione, nuovamente al titolo. Arriverà alla corte di Gregg Popovich, un veterano che ha lanciato, tra i tanti, un lungo come Tim Duncan, e proverà a fare lo stesso con Victor. Il giovane francese è reduce da una finale scudetto persa nettamente (3-0 in favore del Monaco contro i suoi Metropolitans), ma ha tutte le carte in regola per dominare anche nella Lega delle Stelle. Le sue principali caratteristiche, oltre a quelle fisiche, sono il ball-handling e il tiro da 3. È alto come un centro, ma tira come un “3” (ha chiuso intorno al 35% dall’arco in stagione). Sotto certi aspetti è molto simile a Nikola Jokic, con le uniche differenze di essere meno pesante e più alto. Victor Wembanyama potrà senza dubbio dire la sua, in una squadra che già da quest’anno potrebbe puntare ai playoff. Non ci resta che aspettare il suo esordio in NBA. Manca poco! ALIENO

BRANDON MILLER

F – Alabama Crimson Tide – 206 cm, 91 kg – 22/11/2002 – Charlotte Hornets

Brandon Miller è un giocatore già formato, che, secondo quanto è venuto fuori dalle ultime indiscrezioni, verrà scelto alla 2. 21 anni da compiere quest’anno, non è giovanissimo, ma finalmente sembra pronto per l’NBA. Quest’anno ha mostrato il suo valore: quasi 19 punti di media in 37 partite ad Alabama. Possiede un’arma micidiale: il tiro dalla distanza (sia dalla media che dall’arco). Per fare un paragone, tira da 3 come Ojeleye della Virtus Bologna. Il ball-handling di Brandon è ottimo, ma si possono fare ancora progressi. Le lacune più evidenti, però, si manifestano in penetrazione, quando spesso si schianta letteralmente contro i difensori avversari. Se imparerà ad attaccare il ferro e a difendere ancora meglio, potremo parlare di un signor giocatore. La classe c’è, e pure tanta. Anche il fisico non è da meno, anzi. MASTINO

SCOOT HENDERSON

P/G – G League Ignite – 188 cm, 89 kg – 03/02/2004 – Portland Trail Blazers

Anche qui non ci sono tanti dubbi sul valore di questo giocatore: Scoot Henderson è un giovane di primissima fascia e nessun General Manager se lo lascerà sfuggire. Si giocherà la pick numero 2 con Brandon Miller, ma sembra partire leggermente indietro (anche se secondo noi meriterebbe la seconda chiamata). Pure lui, come Wembanyama, è dotato di pazzesche capacità atletiche. Le sue migliori caratteristiche, però, sono di natura tecnica. Scoot ha un talento sopraffino e riesce ad attaccare il ferro senza problemi (anche grazie ai suoi “soli” 188 cm). Il suo punto di forza, però, non è questo, bensì la facilità impressionante con la quale gli riesce il tiro in step-back dal mid-range. L’unica pecca di questo giocatore, principalmente schierabile in posizione 1 e 2, è il tiro dalla lunga distanza. Se dalla media sembra già un giocatore affermato, dall’arco non è così preciso per essere una guardia naturale. Migliorando questo fondamentale, potrebbe diventare un top player. CRAQUE

AMEN THOMPSON

G/PG – Overtime Elite – 201 cm, 98 kg – 30/01/2003 – Houston Rockets

Il livello si mantiene alto, ma d’ora in poi non abbiamo più certezze riguardo alla esatta posizione in cui ogni giocatore verrà scelto. Per Amen Thompson, quasi sicuramente, non si tratterà di una pick numero 4, e, probabilmente, neanche di un prospetto da top 5. Oltre 200 centimetri e tanto atletismo contraddistinguono questo giocatore, al quale manca il tiro. Ai liberi male, da 3 malissimo. Una caratteristica molto importante, però, per un giocatore con il suo fisico, è quella di essere un ottimo “creator” di gioco, fornendo un’elevata quantità di assist. In più, Amen è pure un buon difensore. Sono davvero un peccato le scarse percentuali al tiro, altrimenti sarebbe potuto essere considerato quasi al pari di Scoot Henderson. Almeno sotto il punto di vista delle caratteristiche, però, Thompson somiglia a Chris Paul. OUTSIDER

DARIQ WHITEHEAD

P/G/F – Duke – 201 cm, 100 kg – 01/08/2004 – Detroit Pistons

Dariq Whitehead arriva da Duke (la stessa squadra della prima scelta 2022 Paolo Banchero). Ha un fisico “normale” per un giocatore di basket: 201 centimetri per 100 kg. Può agire in varie posizioni nel quintetto: play, guardia o ala piccola. Al tiro ci siamo quasi, bisogna solo sistemare le percentuali dall’arco. Ha un discreto ball-handling, ma deve ancora migliorarlo per arrivare a competere con i migliori playmaker del pianeta. Inoltre, Dariq dovrebbe imparare a giocare un po’ più “di squadra”, fornendo una quantità di assist consona alla sua qualità in palleggio. A volte esagera con le penetrazioni oppure si prende tiri improbabili. Riducendo questo suo egoismo, potrebbe arrivare presto ad alti livelli. TALENTO

CAM WHITMORE

SF – Villanova Wildcats – 198 cm, 105 kg – 08/07/2004 – Orlando Magic

Un giocatore duttile, utilizzabile principalmente come 3, in casi di emergenza potrebbe ricoprire il ruolo del playmaker o della guardia. Il suo principale pregio, oltre alla prestanza fisica (105 kg per 198 centimetri), è la difesa. Può crescere ancora tanto sotto l’aspetto realizzativo (12,5 punti nell’ultima stagione a Nova), ma per farlo gli servirà più continuità. È comunque un buon prospetto, da tenere d’occhio. I margini di miglioramento ci sono e sono ampi. INTRIGANTE

GG JACKSON

PF/C – South Carolina Gamecocks – 204 cm, 95kg – 17/12/2004 – Indiana Pacers

GG è uno di quei giovani già formati che non vedono l’ora di indossare la casacca di una franchigia NBA. Avrebbe potuto aspettare al 2024, ma ha deciso di bruciare le tappe, rendendosi eleggibile già al draft 2023. Può contare su un vero e proprio arsenale, nonostante la giovane età: solido in difesa, temibile in attacco. A dimostrazione di ciò, il titolo di top scorer (oltre 15 punti di media) dei “suoi” Gamecocks. È un lungo, dunque non ci si può aspettare che faccia giocate da guardia, ma, inserendosi nella giusta squadra, rischierebbe di diventare micidiale. A Indianapolis lo aspetterebbe Haliburton, da cui potrebbe imparare tanto. VERSATILE

AUSAR THOMPSON

SG/SF – Overtime Elite – 201 cm, 99 kg – 30/01/2003 – Washington Wizards

Ausar è il fratello gemello di Amen Thompson. Si fa fatica a distinguerli, oltre che fisicamente, anche nel modo di giocare. Anche lui fa molta fatica da 3, ma la mette ad occhi chiusi dalla media. Il fisico è importante (si parla di un 2 barra 3 da 201 centimetri) a cui abbina perfettamente una velocità elevata. Come ogni ala che si rispetti, in difesa è una roccia. Inoltre, è molto bravo anche in penetrazione. Viene considerato leggermente più “scarso” del fratello, ma potrebbe sorprendere, perché ha già dimostrato il suo potenziale e, affinando qualche fondamentale (vedi il tiro dall’arco), potrà diventare una star. GARANZIA

NICK SMITH

P/SG – Arkansas – 195 cm, 85 kg – 18/04/2004 – Utah Jazz

Nick Smith Jr. è un ragazzo interessantissimo, proveniente dalla NCAA, dove quest’anno ha vestito la casacca di Arkansas. Ha un talento cristallino ed è dotato di mezzi atletici non indifferenti per essere un playmaker: la sua wingspan (apertura alare) supera i 206 centimetri. La sua arma principe è il tiro dalla distanza, ma anche il floating, in penetrazione sotto canestro. Quest’ultimo è fondamentale per uno come lui, abbastanza esile, che deve evitare di prendere colpi sotto canestro. I margini di miglioramento ci sono: potrebbe leggere meglio il gioco e magari creare più occasioni, però è giovane e, di certo, dovunque andrà, non sarà lui il primo violino. Dovrà accumulare esperienza e continuare a lavorare come ha sempre fatto. Infatti, ha affermato che fin da ragazzo si allena alle 5 del mattino e conduce una vita da atleta a 360 gradi. PREDESTINATO

DERECK LIVELY

C – Duke – 216 cm, 104 kg – 12/02/2004 – Dallas Mavericks

E qui il livello inizia ad abbassarsi. Dereck Lively è un centro da 5,2 punti a partita, con un massimo in carriera da 13 punti. Può rappresentare una buona alternativa per una franchigia in cerca di un rimbalzista, perciò a Dallas lo vediamo bene. Ha tanto da migliorare, soprattutto in fase realizzativa. 216 centimetri e 104 kg fanno di lui un mostro sotto canestro. Però, per sfruttare al meglio queste sue capacità fisiche, c’è bisogno di segnare di più, essere più cinico, cattivo. Ha ancora tanta strada da fare, ma i presupposti per fare bene ci sono tutti. MASTODONTICO

CASON WALLACE

CG – Kentucky Wildcats – 193 cm, 88 kg – 07/09/2003 – Orlando Magic

Un giocatore come tanti. Cason Wallace non rappresenta nulla di particolarmente speciale, quantomeno in attacco. I numeri dell’ultima stagione parlano da soli: 11,7 punti a partita e 4,3 assist, che per una guardia non sono pochi. La visione di gioco è certamente un suo difetto. Se, per quanto riguarda la media realizzativa, c’è da migliorare, in difesa è una roccia. Il suo record di 8 palle rubate in una singola partita spaventa qualsiasi avversario (a fine stagione saranno 63 palle rubate totali in 32 match, dove è sempre partito titolare). Questa sua caratteristica è sicuramente favorita dalla grande reattività che possiede nei piedi. Dunque è la sua abilità difensiva ciò che distingue Cason dalla massa. Lavorando sul tiro da 3 (arrivando a percentuali superiori al 40%, quasi obbligatorie per una guardia) e migliorando il playmaking, si potrà tirar su un signor giocatore. LADRO

BABA MILLER

FC – Florida Seminoles – 211 cm, 93 kg – 07/02/2004 – Oklahoma City Thunder

Baba viene dalle giovanili del Real Madrid, è spagnolo, delle Isole Baleari. L’ultima annata l’ha conclusa in NCAA, con i Seminoles, dove ha raccolto la miseria di 4,6 punti a partita, a fronte di 14 presenze. Numeri per nulla esaltanti, tutt’altro. Le speranze che questo giocatore diventi una star NBA sono poche e tutte riposte nei suoi mezzi fisici: è alto e agisce sia da ala che da centro (anche se pesa solo 93 kg). Avrebbe bisogno di mettere su ancora più massa muscolare, ma è un cestista che può solo migliorare, sotto tutti gli aspetti. La statistica da cui partire è quella delle percentuali dal campo, vicinissime al 50%. Ciò indica il fatto che di talento ne abbia da vendere. ATLETICO

KEL’EL WARE

C – Indiana Hoosiers – 213 cm, 95 kg – 20/04/2004 – Toronto Raptors

Kel’el è un centro alto (213 centimetri), ma abbastanza magro (pesa solo 95 kg). Rispetto a Baba Miller, Kel’el è più preciso nel tiro da 3 (Baba tira con il 25%, Kel’el con quasi il 28%). Ware possiede un ottimo fisico, con il quale difende molto bene. È meno talentuoso dello spagnolo Miller, però sa farsi rispettare. Quest’anno ha tirato con il 46% circa (6,6 punti in 35 partite). È da tenere d’occhio, non si sa mai possa esplodere all’interno della giusta franchigia, che ne possa esaltare le qualità. SCOMMESSA

ANTHONY BLACK

PG – Arkansas – 201 cm, 90 kg – 20/01/2004 – New Orleans Pelicans

Anthony Black gioca(va) ad Arkansas (come Nick Smith Jr.). È compatto (201 centimetri per 90 kg) ed è imprendibile quando punta dritto al ferro. Presenta alcune lacune al tiro, ma, tutto sommato, rientra in una top 15 ad un draft NBA. Per il college, è considerato un giocatore atipico, unico nel suo genere. Una guardia di oltre 2 metri non si vede spesso, anzi. Le sue caratteristiche principali sono l’affondo in penetrazione e l’elevata quantità di assist forniti (141 nell’ultima stagione ad Arkansas). Bisogna sistemare qualcosina dall’arco (31%), ma i margini di miglioramento sono vasti. Proprio per questa incertezza al tiro da 3, Anthony spesso rifiuta il tiro da fuori entrando in area oppure fornendo un compagno. Investire su di lui non è per nulla sbagliato. ALTRUISTA

JARACE WALKER

PF/C – Houston Cougars – 201 cm, 109 kg – 04/09/2003 – Atlanta Hawks

È grosso, forse anche troppo. Un ala-centro da 201 centimetri per 109 kg. Jarace si considera un ottimo playmaker nonostante il fisico possente e, finora, ha avuto ragione lui. La stagione al college di Houston è terminata con circa 11 punti e 7 rimbalzi di media. Il 34% da 3 punti fa di lui un giocatore comunque versatile, ma a preoccupare è la bassissima percentuale ai liberi (66%). Bisognerà ancora lavorare sulla tecnica, ma le basi (e soprattutto un ottimo fisico) per diventare un ottimo giocatore ci sono tutte. IMPONENTE

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