Il motomondiale si ferma su una delle piste più controverse del calendario. La MotoGP fa tappa al Sachsenring, in Germania. Un circuito che non ha vie di mezzo: o lo si ama, o lo si odia.
Le gara delle classi minori hanno regalato scenari inusuali, soprattutto per quanto riguarda la Moto3, categoria nella quale ormai da qualche gara è difficile vedere, come eravamo abituati, 10 o più piloti in lotta per la vittoria.
MOTO 2: ACOSTA IMPECCABILE, ARBOLINO 2°
La gara della classe di mezzo recita un assolo di Pedro Acosta. Lo spagnolo di Ajo, partito dalla pole, perde la leadership solo per qualche curva, prima di riprenderla e mantenerla fino al termine della gara, tenendo un ritmo insostenibile per tutti gli altri.
Secondo al traguardo è Tony Arbolino che, dopo aver provato a tenere la ruota di Pedro Acosta, si deve arrendere allo strapotere dello spagnolo, trovandosi poi a difendere il secondo posto dall’assalto di Dixon nel finale. Il pilota Marc VDS limita i danni, perdendo solo 5 punti iridati da Acosta, tenendo così un vantaggio di +15 in classifica. Chiude il podio Jake Dixon, al 9° podio in Moto2, tutti arrivati con la medaglia di bronzo al collo.
Seguono Chantra e Lopez, chiudono la top 10 Gonzalez, Lowes, Aldeguer, Arenas e Vietti. Anche Foggia a punti, 15°.
MOTO 3: DENIZ ONCÜ BEFFA SASAKI ALL’ULTIMA CURVA
Come anticipato, è una gara tutt’altro che usuale quella che va in scena al Sachsenring. I primi giri vedono un dominio di Sasaki, con il giapponese su Husqvarna che, a suon di giri veloci, stacca il resto del gruppo, creando un gap di 1.5 secondi tra sé e gli inseguitori.
Inseguitori che a loro volta si dividono, con Holgado, Ortolà e Oncü che salutano la compagnia e lasciano agli altri la contesa per il 5° posto. È Holgado, inizialmente, a guidare l’inseguimento a Sasaki, ma lo spagnolo non ha il ritmo per ricucire lo strappo creato dal giapponese.
È qui che entra in scena Oncü. Il turco di KTM sopravanza il compagno di marca e si mette all’insegnamento di Sasaki. Una rincorsa folle, fatta su ritmi forsennati che dura circa 7 giri, dopo i quali Oncü aggancia Sasaki e crea una coppia di testa.
I primi due sono semplicemente troppo forti per tutti gli altri, tant’è che, senza darsi fastidio fino all’ultimo giro, staccano di 12 secondi la coppia Holgado-Ortolà. Dopo tante tornate di studio, Oncü aspetta l’ultima curva e, come nella migliore delle sceneggiature, grazie a questo sorpasso nel finale trova la prima vittoria di carriera beffando colui che era stato il dominatore del weekend: Sasaki, che finirà così 2°.
Chiude il podio Holgado, precedendo Ortolà, mai in grado di impensierire il connazionale per la lotta al podio. La bagarre per il 5° posto viene vinta da Alonso, che al traguardo precede Masia, Moreira, Yamanaka, Nepa e Furusato. A punti Migno, 15°, out Bertelle a 2 giri dal termine.




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