Si è conclusa la quarta giornata del Roland Garros 2023, torneo che pare sempre di più senza padrone, soprattutto per quanto riguarda la parte bassa del tabellone, dove le teste di serie continuano a crollare.
ITALIANI TRA GRANDI VITTORIE E DELUSIONI: SINNER FUORI TROPPO PRESTO
Il secondo turno dello Slam parigino ha lasciato non poco amaro in bocca ai tifosi del tennis italiano: alle convincenti vittorie di Musetti, Fognini e Sonego in 3 set, rispettivamente contro Shevchenko, Kubler e Humbert, si oppone la cocente sconfitta di Jannik Sinner in 5 lottatissimi set contro Altmaier. Il nostro numero 1 ha sprecato un match point sul 5-4 nel quarto set, dove il tennista tedesco è riuscito a tirare un passante di dritto che ha colpito il nastro e ha disorientato non poco Jannik. Altmaier avrebbe poi chiuso la partita per 7-5 al quinto set. Peccato anche per Arnaldi e Zeppieri, il primo battuto dal più esperto Shapovalov 3-1, il secondo dal finalista dello scorso anno Ruud col medesimo risultato

TABELLONE SEMPRE PIÙ SCARNO, CHI COGLIERÀ LA CHANCE?
Con le sconfitte di due teste di serie pesanti come Medvedev e Sinner, la parte bassa del tabellone si fa sempre più aperta e comincia a diventare interessante fantasticare su chi potrebbe approfittarne. I più accreditati ad arrivare in fondo sono probabilmente Ruud e Rune: il tennista norvegese non è stato un protagonista sul rosso in questo 2023, ma vista l’esperienza e il tennis che sicuramente è in grado di esprimere su questi campi il suo nome non può rimanere fuori. Il danese invece è stato eccome un protagonista, affermandosi tra i migliori su questa superficie con la conquista di ben 2 finali 1000 a Monte Carlo e Roma, e vincendo il titolo a Monaco di Baviera.

PARTE ALTA, ALCARAZ E DJOKOVIC SI OSSERVANO
Se nella parte bassa del tabellone ci si può sbizzarrire un po’ di più nella ricerca dei potenziali semifinalisti, nella parte alta la scelta sembra quasi obbligata: Djokovic ed Alcaraz sono di gran lunga i più probabili e soprattutto gli unici campioni Slam rimasti. A mettere loro i bastoni tra le ruote potrebbero provarci Tsitsipas e Rublev, due tennisti che sulla terra battuta hanno dimostrato di poter esprimere un gran tennis, ma il serbo e lo spagnolo rimangono uno o due gradini sopra.



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