
E’ il match che vale una stagione, è la partita più attesa di tutte: quando si parla di una finale europea solo queste frasi possono al meglio raggruppare tutte le emozioni dei 22 in campo e dei tifosi sugli spalti e oggi, in quel di Budapest, Roma e Siviglia hanno assaporato tutta questo. Andiamo ad analizzare allora la finalissima di Europa League
SEMPRE PIÙ EURO SIVIGLIA!

Partiamo dalle formazioni ufficiali: per gli spagnoli Mendilibar, orfano di Acuna per l’espulsione rimediata con la Juventus, ha schierato un 4231 con Oliver Torres nei panni di trequartista, supportato da Ocampos e Gil sulle fasce. Lì davanti, come sempre, presente En Nesyri. Per la Roma invece Mourinho ha optato per un 3412 con il grande atteso Paulo Dybala, di cui si era discusso molto della titolarità
Dopo aver parlato dei ventidue in campo, iniziamo allora a ripercorrere le emozioni del match in questione: nella prima frazione le due compagini, soprattutto nella prima mezz’ora, si sono studiate, con Spinazzola che ha provato pure a sbloccarla ma alla fine il gol del vantaggio verrà siglato dall’uomo più chiaccherato, Dybala, al 34esimo, che con un’incursione vincente ha spiazzato Bono portando in vantaggio i suoi. Primo tempo quindi nel complesso a tinte giallorosse, dove gli spagnoli hanno trovato più di una difficoltà, ma anche molto lungo e intervallato da continue pause, come certificano i sette minuti di recupero
Nella ripresa però, con l’ingresso in campo dell’ex Milan Suso, il Siviglia ha trovato il gol del pareggio con uno sfortunato autogol di Mancini. Le occasioni, dopo questo gol, non mancheranno da una parte e dall’altra ma questa, nonostante le palle gol, rimane una ripresa fortemente condizionata dall’arbitro, che in varie occasioni non è sembrato lucido.

Tra incertezze ed errori si passa così ai tempi supplementari, che però non hanno regalato troppe occasioni da gol, se escludiamo la traversa di Smalling nel finale, e ciò ha portato le due compagini a giocarsi la coppa ai calci di rigore. In questa fase della partita, alla fine, è stato decretato il vincitore: è il Siviglia a trionfare a Budapest, portando a sette coppe il loro bottino europeo. Decisivi gli errori dal dischetto dei centrali della Roma.


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