
Si è conclusa sulle strade della capitale con la storica vittoria di Mark Cavendish la centoseisima edizione del Giro d’Italia, che ha visto imporsi davanti a Geraint Thomas l’ex atleta di salto con gli sci Primoz Roglic, il quale è stato in grado di ribaltare la classifica generale nella cronoscalata del Monte Lussari.
Causa Covid e cadute la “Corsa Rosa” ha subito ritiri eccellenti come quelli di Tao Geoghegan Hart e di Remco Evenepoel, che hanno fatto di questo Giro d’Italia una sfida a due tra Roglic e Thomas, il quale si era avvantaggiato sullo sloveno grazie alla cronometro di Cesena e alla tappa del Bondone, vinta dal portoghese Joao Almeida successivamente terzo nella classifica e miglior giovane delle tre settimane. Le occasione per attaccare il britannico in salita di certo non mancavano, una su tutte la diciannovesima frazione che comprendeva il Passo Campolongo, seguito da Valparola, Giau, Tre Croci e con l’arrivo alle Tre Cime, ma il trentatrenne nativo di Trbovlje ha preferito aspettare la cronoscalata decisiva caratterizzata dalla mitica salita del Lussari, disputatasi a pochi chilometri dalla sua terra natia. Roglic, sospinto dalla sua gente, è riuscito a sconfiggere anche la sfortuna di un problema meccanico e ha saputo recuperare i 25″ di svantaggio che lo separavano da Thomas, divenendo il primo sloveno della storia a vincere il Giro d’italia; hanno completato le prime cinque posizioni Damiano Caruso, secondo due anni or sono, e il corridore transalpino della Groupama FDJ Thibaut Pinot.
I SUCCESSI ITALIANI
Anche quest’anno, come di consueto nel grande giro italiano, non sono mancate le risposte dei nostri portacolari. A imporsi sono stati Davide Bais, che ha regolato i compagni di fuga a Campo Imperatore, il campione italiano Filippo Zana, il quale ha preceduto un nervoso Pinot nella 18ª tappa, Alberto Dainese e Jonathan Milan, vincitori delle volate di gruppo di Caorle e San Salvo.
MILAN MAGLIA CICLAMINO, PINOT VINCE LA CLASSIFICA SCALATORI

Milan stesso ha preceduto tutti nella classifica a punti, caratterizzata dalla Maglia Ciclamino; il nativo di Buja ha vinto una tappa e ha collezionato la bellezza di quattro secondi posti, che lo hanno portato a diventare il secondo italiano dal 2018, dopo Elia Viviani, a guidare questa graduatoria. A vestire la Maglia Azzurra di leader della classifica scalatori all’ombra del Colosseo è stato Thibaut Pinot, che grazie alle numerose fughe centrate è riuscito a raggiungere questo obiettivo alla sua ultima partecipazione al Giro.

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