IL VATE DELLO SPORT

Dopo ben 20 anni la storia italiana in Europa viene riscritta dalle due squadre di Milano, vicine ma lontane, simili ma diverse sotto ogni punto di vista, cugini nel calcio, nemici di una vita.

Era il lontano 2003 quando Milan ed Inter si apprestavano ad incontrarsi in una semifinale di Champions League: allora uscì vittorioso il Milan, non all’andata, dove finì 0-0, ma al ritorno, 1-1 del Milan in “casa” dell’Inter e passaggio in finale in virtù del gol doppio in trasferta.
20 anni dopo la storia di ripete e stavolta nei primi 90 è l’Inter ad uscirne vincente: lo fa con una partita tatticamente quasi perfetta, dove rischia il giusto e crea pericoli costanti, soprattutto nel primo tempo, dove il Milan non scende in campo.
La partita la fa l’Inter e alla prima occasione colpisce: angolo dalla sinistra, Chalanoglu mette, Dzeko in torsione anticipa Calabria e spiazza Maignan:0-1 al settimo.
E non è finita perché, sfruttando il momento no dei rossoneri, l’Inter ri-colpisce in contropiede: il pallone servito ancora da chala arriva dalle parti di barella che non aggancia ma vede l’inserimento di Mkhitaryan, la difesa non chiude, per l’Armeno è fin troppo semplice:0-2 all’11esimo.

Per il Milan è un avvio shock, considerato la non convocazione di Leao e l’infortunio recapitato a Bennacer subito dopo il 2-0, in più un palo clamoroso colpito da Chalanoglu poco dopo che rischiava di far venir giù tutto San Siro.

L’Inter ora è meno aggressiva, gestisce e difende come meglio non può, Messias (entrato per Bennacer) non è incisivo, così come Brahim e Giroud.
Il Milan prova a creare nel secondo tempo, prima col brasiliano e poi con Tonali che colpisce il palo esterno, l’Inter si arrocca e riparte ma non crea più pericoli dalle parti di Maignan.

Finisce 0-2 il primo atto a San Siro, appuntamento per il 16 maggio.