
E’ tutto rinviato al 17 maggio, in terra inglese. Il braccio di ferro tra Ancelotti e Guardiola avrà il suo verdetto tra poco più di una settimana. Il primo tempo è tutto di marca inglese, ma il Real riesce a bucare la porta difesa da Ederson. Nella ripresa gli spagnoli salgono in cattedra ma gli ospiti trovano il pareggio.
Il primo tempo termina 1-0 per i Blancos grazie ad un gol di Vinicius al 36′. Il Manchester City ha imposto il suo dominio sotto il punto di vista del possesso e ha stazionato a lungo nella trequarti madrilena, senza però trovare conclusioni pericolose. Alla prima nitida palla gol, una combinazione tra Camavinga e Modric ha portato al tiro Vinicius, che ha bucato le mani di Ederson. Il Real difende bene e sa essere pungente quando riparte.

Nella ripresa, al minuto 50, gli spagnoli si rendono pericolosi. La squadra di Ancelotti crea continui triangoli sulla sinistra e arriva al tiro con Benzema, che lascia partire il mancino ma trova i guanti del portiere dei Citizens che smanaccia in corner. Al minuto 60 insiste il Real Madrid, che arriva nuovamente al tiro con Rodrygo. Conclusione deviata, corner. Pochi istanti dopo ci prova Valverde dalla lunga distanza, ma la conclusione finisce alta.
Al minuto 65 strappo di Vinicius, che manda in bambola la difesa del City e guadagna un calcio d’angolo, che però non è stato ravvisato dall’arbitro. Ma due minuti dopo, nel miglior momento dei Blancos, arriva il pareggio del Manchester City. Tutto nasce da un pallone recuperato da Rodri, che apre sulla sinistra a Grealish, il quale scambia con Gundogan, scarico a rimorchio per De Bruyne. Mezzo esterno destro del numero 17 che s’infila nell’angolino basso di Courtois. Real Madrid-Manchester City 1-1.
Al minuto 72 ci prova Alaba su punizione: il pallone termina a lato dalla porta di Ederson. Al minuto 78 colpo di testa di Benzema sugli sviluppi di un calcio di punizione, ma Ederson sfodera una super parata di Ederson. Al minuto 90 botta di Tchouameni dalla distanza, super riflesso di Ederson che manda in calcio d’angolo. Finisce qui. Piatti della bilancia in equilibrio e approdo alla finale quanto mai aperto.


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