
Una pazza sprint race
La formula Due giunge finalmente a Baku con un campionato apertissimo: Iwasa è primo, Pourchaire secondo e Vesti terzo ma separati di pochissimi punti dagli altri inseguitori per la corsa al titolo. Il weekend in Azerbaijan inizia con la sprint Race dove davanti a tutti partono Verschoor, Maloney e Martins. Si spengono i semafori e Martins cerca di inserirsi tra Verschoor e Maloney, ma li colpisce, Verschoor dopo il contatto prende il muro e rompe l’ala , mentre Maloney ha una foratura. Nel caos Hauger ne esce vincitore, si trova in prima posizione, seguito da Martins e Daruvala. Bearman sta risalendo dalla decima posizione, per lui inizia una gran rimonta. Al terzo giro Boshung si ferma, safety car. Al quinto si riparte senza attacchi ne contatti, anche se Vesti cerca di prendere Daruvala e nelle retrovie Nissany attacca Doohan. Il duello Vesti con Daruvala prosegue per diverse curve, il pilota della Prema sta studiando l’avversario, che sembra particolarmente bravo nel difendersi, e infatti Vesti non riesce e Daruvala allunga. Nel mentre Martins continua ad avvicinarsi a Hauger cercando di conquistare la prima posizione, ma il pilota norvegese tenta di scappare come può. Bearman sta volando alle spalle di Vesti, giro veloce dopo giro veloce sta guadagnando un secondo sul leader della gara. Vesti supera Daruvala e tenta di fare lo stesso anche Bearman, ma l’indiano si difende, però solo per qualche curva perché sul rettilineo Bearman sfodera il colpo finale e lo supera. Iwasa nel mentre ha problemi al DRS che non riesce a chiudersi, quindi rallenta tantissimo e è costretto al ritiro. A dieci giri dalla fine Hauger aumenta il passo e conquista il giro veloce, che gli viene tolto immediatamente da Benavides, posizionato in diciassettesima posizione. Vesti e Bearman si stanno avvicinando a Martins e a Hauger ma al quindicesimo giro Nissany impatta contro il muro e entra in pista la safety car. Alla ripartenza Hauger prende il muro, seguito da Daruvala, Martins, Pourchaire, Leclerc sono tutti costretti al ritiro compreso Doohan che non ha colpito il muro ma si è girato in testacoda in partenza. Nel mentre, in seguito al molteplice ritiro, Bearman è primo, Vesti secondo e Crawford terzo, la gara termina così sotto regime di safety car.

Feature race molto tranquilla….o quasi….
Nella prima mattinata di domenica a Baku è sul punto di partire anche la Feature race Bearman, dopo aver conquistato la pole position è primo, seguito da Fittipaldi e Pourchaire. Si spengono i semafori, nessun contatto, la classifica resta per lo più invariata, tranne che per le retrovie. Pourchaire attacca Fittipaldi, che si difende, ma velocemente lo scalvalca e supera anche Bearman, il francese è primo, ma subito il pilota della Prema gli restituisce il colpo e si riprende la testa della corsa. Crawford a centro gruppo supera Hauger e conquista la sesta posizione. Bearman sta accelerando sempre di più, cercando di sfuggire da un ulteriore attacco di Pourchaire. Vesti al sesto giro rientra in pit lane insieme a Daruvala, Leclerc, Boshung e Doohan. A partecipare alla danza dei pit stop al giro otto si fermano anche Fittipaldi, Martins e Crawford, che rientrano a metà classifica. Bearman e Pourchaire continuano, rientrando al giro successivo e uscendo davanti a tutti coloro che avevano già effettuato il cambio. Nel mentre bandiera gialla nel settore uno Benavides dopo essere andato lungo cerca di tornare in pista ma impatta contro il muro. A guidare la classifica sotto regime di Virtual Safety car sono Hadjar e Iwasa, gli unici che ancora non hanno effettuato il pit stop. Si riparte ma nessun cambiamento in pista. Vesti supera Hauger per l’ottava posizione, contemporaneamente gli stewards comunicano che la macchina numero 11, ossia quella di Iwasa, è sotto investigazione per aver infranto il regime di virtual safety car, l’esito sarà di 5 secondi di penalità. Pourchaire si avvicina sempre di più a Bearman, Vesti supera Maini e Daruvala tenta di prendere la posizione di Verschoor, ma sbaglia e va lungo, non impattando contro nulla, torna in pista tredicesimo e viene anche investigato dalla federazione, prendendo in seguito una penalità di 10 secondi per essere tornato in pista in modo scorretto. Bearman fugge da Pourchaire segnando il giro veloce, ma immediatamente Martins, in sesta posizione, glielo toglie cercando di recuperare Fittipaldi, che si dimostra essere più veloce di Pourchaire, che vede sopraggiungere velocemente il brasiliano dietro di lui. Fittipaldi attacca Pourchaire e lo supera, conquistando la seconda posizione. Hadjar effettua il suo pit stop mentre Iwasa continua, rientrando al ventiseiesimo giro, i due rientrano rispettivamente in ottava e tredicesima posizione. Bearman domina davanti a Fittipaldi, attaccato da Pourchaire, che a sua volta è attaccato da Martins. Pourchaire si distacca da Fittipaldi e viene preso da Martins, che tenta di superarlo, avvicinandosi giro dopo giro, ma non riuscendo a conquistare la terza piazza. Vince Bearman, secondo Fittipaldi e terzo Pourchaire. Bearman pone quindi fine a un weekend da ricordare per lui, segnando la pole position e la duplice vittoria in sprint e in feature race. La classifica mondiale dopo Baku vede davanti a tutti Pourchaire, seguito da Vesti e da Iwasa.


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