Tennis – Da Barcellona a Barcellona: l’ascesa di Carlos Alcaraz.

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Da diversi anni il tennis ha individuato in Carlos Alcaraz l’erede dei Big 3, che recentemente ha cambiato passo e stravolto la sua carriera. Tra la prima vittoria a Barcellona nel 2022 e il bis nel 2023 lo spagnolo ha vissuto una stagione all’insegna di record e successi. Ripercorriamo i titoli vinti dall’allievo di Juan Carlos Ferrero negli ultimi 365 giorni.

BARCELLONA 2022

A metà aprile 2022 Alcaraz si presenta a Barcellona da n.11 al mondo e quinta testa di serie del torneo. Dopo le vittorie a Rio de Janeiro e a Miami lo spagnolo è in piena rampa di lancio, a tal punto che in poco più di quattro mesi ha guadagnato ben 21 posizioni. Il cammino di Alcaraz parte dal coreano Kwon e prosegue con Jaume Munar prima di imbattersi in un quarto di finale ricco di polemiche e colpi di scena contro Stefanos Tsitsipas. Il classe 2003 va in semifinale, ma la pioggia gli impedisce di scendere in campo. Durante la giornata di domenica salva due matchpoint sul 7-6, 6-5, 40-15 ad Alex De Minaur ed approda in finale, dove batte Carreno Busta perdendo soltanto cinque game. Carlos Alcaraz vince il quarto titolo in carriera ed a 18 anni fa il suo esordio tra i primi 10 della classifica mondiale, issandosi al n.9 e diventando il più giovane top 10 da Rafael Nadal nel 2005 (che ottenne lo stesso risultato vincendo il medesimo torneo).

Prima vittoria a Barcellona per Carlos Alcaraz.

MADRID 2022

A pochi giorni di distanza, Alcaraz rimane in Spagna ma si sposta a Madrid per il quarto Masters 1000 della stagione 2022. Dagli ottavi di finale il murciano affronta soltanto giocatori di prima fascia. Festeggia il diciannovesimo compleanno con la vittoria su Cameron Norrie in tre set da quasi tre ore di gioco prima di prendersi la rivincita contro Rafael Nadal, che l’aveva battuto qualche mese prima nella semifinale di Indian Wells e al secondo turno di Madrid 2021. In semifinale con Novak Djokovic dà vita ad una delle partite più belle ed avvincenti dell’anno, piazza 51 vincenti ed in poco meno di quattro ore batte per la prima volta un n.1 al mondo col punteggio di 6-7, 7-5, 7-6 in un match che lo vede vincere 134 punti su 265 e mandare in crisi la risposta di Nole grazie al servizio in kick esterno da sinistra. Alcaraz è così il più giovane finalista di sempre a Madrid e raggiunge la sua seconda finale in un torneo 1000. La sfida contro il campione del 2018 e del 2021 Alexander Zverev si trasforma in una passerella: Carlitos fa la voce grossa al servizio senza mai concedere palla break, vince l’89% dei punti con la prima, il 73% con la seconda e chiude nettamente 6-3, 6-1. Questo risultato lo porta al n.6 del mondo.

Secondo Masters 1000 in carriera: dopo Miami, Alcaraz vince anche Madrid.

US OPEN 2022

Dopo le eliminazione al primo turno di Montreal e ai quarti di finale di Cincinnati, Alcaraz non arriva a New York nella miglior condizione possibile. Nonostante ciò elimina senza problemi Sebastian Baez, Federico Coria e Jenson Brooksby. Agli ottavi di finale affronta e sconfigge Marin Cilic in cinque set dopo essere stato sotto di un break nell’ultimo e decisivo parziale. Due giorni dopo è nuovamente in campo e regge la fatica di un quarto di finale da 5h18’ contro Sinner nella partita più lunga della storia del torneo, terminata al quinto set. La maratona prosegue in semifinale contro l’americano ed idolo di casa Frances Tiafoe in un’altra sfida da cinque parziali e quasi cinque ore, ma l’allievo di Juan Carlos Ferrero riesce a staccare il pass per il primo atto conclusivo in uno Slam in carriera. Dall’altra parte della rete affronta Casper Ruud, che gioca la seconda finale negli ultimi tre Major dopo aver perso il match di inizio giugno al Roland Garros contro Nadal. Alcaraz parte nei migliori dei modi e vince il primo set, ma perde il secondo e deve salvare due set point nel terzo prima di rifugiarsi al tiebreak. Da questo momento lo spagnolo è impeccabile al servizio, chiude terza e quarta frazione senza concedere nessun’occasione di break a Ruud e conquista il primo Slam in carriera. A 19 anni, 4 mesi e 6 giorni supera Daniil Medvedev in classifica e diventa il 28^ n.1 della storia del tennis, nonchè il più giovane di sempre a raggiungere questa posizione. Il precedente record apparteneva all’australiano Hewitt (20 anni, 8 mesi, 23 giorni). Questo giorno è talmente importante per Alcaraz che deciderà di tatuarsi sul braccio sinistro la data della finale di Flushing Meadows: 11/09/22.

Primo Major conquistato da Carlos Alcaraz, risultato che l’ha portato in vetta al ranking.

Nonostante la sola semifinale raggiunta a Vienna e gli scarsi risultati negli ultimi mesi di stagione, il 15 novembre Alcaraz diventa ufficialmente il più giovane di tutti i tempi a terminare l’anno al n.1 al mondo. Pur senza poter giocare le Finals a causa di un infortunio subito ai quarti di finale di Parigi-Bercy contro Holger Rune, a Torino riceve il premio dal presidente ATP Andrea Gaudenzi e si commuove al momento del discorso di ringraziamento.

INDIAN WELLS 2023

L’inizio di 2023 di Alcaraz è costellato di infortuni. A pochi giorni dall’inizio dell’Australian Open è costretto a rinunciare alla trasferta australiana a causa di una ricaduta dell’infortunio di Parigi e la vittoria di Novak Djokovic gli toglie il n.1 del mondo dopo 20 settimane. I rientri a Buenos Aires e a Rio de Janeiro promettono bene, infatti “Charlie” vince in Argentina e raggiunge la finale in Brasile per il secondo anno consecutivo, ma un problema fisico accusato durante il match con Cameron Norrie non gli consente di confermare il trionfo dell’edizione precedente, vanificando un vantaggio di 7-5, 3-0.

Arriva dunque ad Indian Wells, dove afferma di sentirsi al 100% e di essere pronto a lottare per il titolo. Mantiene le promesse e senza perdere nemmeno un set conquista il torneo. Perde soltanto 39 game in sei partite (6.5 di media), di cui 5 in una finale contro Daniil Medvedev controllata dall’inizio alla fine. Nel corso del torneo batte due top 10 e vince il terzo incontro contro l’amico e rivale Sinner. Grazie a questo successo occupa nuovamente il primo posto della classifica ATP.

Alcaraz col trofeo di Indian Wells. Questo prestigioso torneo è considerato il quinto Slam.

BARCELLONA 2023

Dopo il fastidio alla mano che gli ha impedito di giocare a Montecarlo, Alcaraz si ripresenta in Catalogna ad un anno di distanza dal successo del 2022. Nonostante i brillanti risultati e i prestigiosi tornei vinti, Carlos non è mai riuscito a difendere un titolo conquistato: ad Umago e a Miami è stato fermato da Jannik Sinner rispettivamente in finale ed in semifinale, mentre a Rio si è arreso contro Cameron Norrie.

Ai primi turni di Barcellona vince pur senza esprimere il suo miglior gioco. Elimina Borges, Bautista Agut e Davidovich-Fokina senza grosse difficoltà, così come si sbarazza facilmente di Daniel Evans in semifinale. Nell’atto conclusivo del torneo va in scena il quarto scontro diretto con Stefanos Tsitsipas, replay della sfida dei quarti di finale dell’edizione precedente. Carlos parte a marce basse, ma recupera un break di svantaggio nel primo set e – ad un anno esatto di distanza dal primo successo a Barcellona – vince la partita 6-3, 6-4 salendo di livello e mettendo a segno ben 10 smorzate vincenti. Per Alcaraz si tratta del terzo titolo in stagione, il nono in carriera, grazie al quale raggiunge il sesto posto all-time per tornei vinti da teenager dopo Agassi (10), Becker (12), Wilander (14), Nadal (16) e Borg (17). Nel 2023 viaggia con un record di 23 vittorie e 2 sconfitte (92%, migliore nel circuito), sempre a ridosso della vetta del ranking occupata da Novak Djokovic.

Secondo titolo a Barcellona per Carlos Alcaraz. Nadal ha vinto 12 volte questo torneo.

I prossimi impegni di Alcaraz sono Madrid, Roma e il Roland Garros. Con Nadal ai box e Djokovic non al meglio della forma a causa di un infortunio al gomito, lo spagnolo può essere considerato il principale favorito per gli ultimi tornei su terra battuta. Il vero obiettivo è ottenere il secondo Slam a Parigi, dove Rafa e Novak hanno vinto 11 delle ultime 13 edizioni.

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