
NAPOLI-MILAN 1-1
Il Milan pareggia 1-1 con il Napoli nel ritorno dei quarti di Champions League e si qualifica per le semifinali a distanza di 16 anni dall’ultima volta grazie all’1-0 di San Siro. Come a Milano gli azzurri partono forte, ma il Milan è letale quando riesce ad azionare Leao. Al 21′ Mario Rui stende il portoghese appena dentro l’area, sul dischetto va Giroud che si fa respingere il tiro da Meret. Qualche minuto dopo il portiere vince ancora il duello con il francese, respingendo con i piedi una sua conclusione ravvicinata. Al 43′ Leao si fa 70 metri palla al piede, salta Di Lorenzo e Rrahmani e serve un pallone a centro area a Giroud che a porta vuota non sbaglia. Nella ripresa Maignan para un rigore a Kvaratskhelia e al 48′ Osimhen segna il pareggio più amaro. Se anche l’Inter si qualificherà, sarà derby di Champions dopo 18 anni.
Il Milan torna tra le migliori 4 d’Europa e lo fa con grande merito, giocando una gara quasi in fotocopia rispetto all’andata. Un trionfo quello di Pioli e dei suoi ragazzi che affonda le sue radici nel 4-0 in campionato del 2 aprile, un risultato che ha minato le certezze di un Napoli fino a quel momento perfetto, una debacle che ha rotto automatismi oliati e messo a nudo lacune fin lì ben celate. Due vittorie e la qualificazione in poco più di due settimane contro la squadra futura campione d’Italia sono un autentico capolavoro di Pioli, che ha costruito il passaggio del turno puntando sulle ripartenze e su un gruppo tornato unito e granitico dopo il lungo momento no di gennaio. Nel tabellino dei marcatori ci finisce Olivier Giroud, che riscatta il rigore sbagliato e un’altra facile occasione sprecata, ma gli uomini copertina sono Rafael Leao e Mike Maignan: il portoghese oltre a essersi procurato il rigore ha propiziato il gol del compagno con una cavalcata da sogno di 70 metri, il portiere ha parato il penalty di Kvaratskhelia a 10′ dalla fine, rendendo così vano l’assalto finale del Napoli che ha evitato la sconfitta con il colpo di testa di Osimhen al 94′. Troppo tardi per un Napoli che paga ancora una volta la scarsa vena realizzativa e che si fa infilare troppo facilmente in contropiede. Lasciare tutto quello spazio a Leao si è rivelato un autentico harakiri.
Rispetto alla sfida di andata Spalletti recupera Osimhen, ma deve fare a meno degli squalificati Kim e Anguissa: a Juan Jesus e Ndombele il compito di non fargli rimpiangere. Politano vince il ballottaggio con Lozano. Pioli conferma in toto l’11 del Meazza: Kjaer al centro della difesa, Diaz-Bennacer-Leao alle spalle di Giroud. Il Napoli parte subito forte e colleziona quattro calci d’angolo in dieci minuti, anche se Maignan è chiamato in causa solo da un destro debole di Kvaratskhelia. Poi Politano ci prova con un paio di sinistri, entrambi a lato. Come a San Siro il Milan ci impiega oltre 20′ per affacciarsi nell’area del Napoli, ma quando lo fa è subito pericolosissimo. Al 21′ Mario Rui entra in ritardo su Leao e Marciniak assegna il rigore. Meret vince la sfida con Giroud, respinge la conclusione buttandosi sulla sua sinistra e tiene ancora in vita gli azzurri. Il francese, invece, sbaglia il primo rigore dal settembre 2012 dopo 17 gol di fila e si scusa con i compagni. L’occasione per il pronto riscatto non tarda ad arrivare, ma ancora una volta Meret si supera, respingendo con il piede sinistro la sua conclusione da pochi passi (28′). La fortuna non è dalla parte del Napoli che al 34′ è costretto a un doppio cambio: Politano, molto dolorante alla caviglia sinistra, lascia il posto a Lozano, Mario Rui a Olivera per un problema a un ginocchio. Al 37′ Leao rischia grosso, intervenendo in scivolata in area di rigore su Lozano: il portoghese prende palla e forse un po’ di piede, per Marciniak e il Var è tutto regolare. L’ex Sporting è però entrato in partita e al 43′ dà un saggio di tutta la sua classe e per il Napoli sono guai: Ndombele perde palla al limite dell’area milanista, Leao prende palla, si beve Di Lorenzo, va via in velocità a Rrahmani e mette a centro area dove Giroud questa volta non sbaglia a porta vuota. Come all’andata un Milan cinico nel finale di tempo trova un gol pesantissimo in chiave qualificazione.
Il Napoli prova a spingere sull’acceleratore, ma Kvaratskhelia non è in serata e grazia due volte Maignan (soprattutto nella prima occasione) calciando alto da buona posizione. Il Milan pensa solo a fare densità davanti al suo portierone e non riesce praticamente mai a ripartire, ma allo stesso tempo regge bene l’urto. Osimhen fatica a trovare spazi tra Tomori e Kjaer, ben coadiuvati da Krunic che spesso gli aiuta in copertura. Così i padroni di casa collezionano solo calci d’angolo, anche se all’80’ hanno la grande chance di riaprire il discorso qualificazione, quando Tomori intercetta in area con il braccio un cross di Di Lorenzo. Sul dischetto ci va Kvara che sbaglia come contro l’Eintracht. E’ una mazzata per il Napoli, che però proprio all’ultimo evita la sconfitta con il colpo di testa di Osimhen, come spesso capita l’ultimo ad arrendersi. Al triplice fischio di Marciniak esplode la festa del popolo rossonero. Un derby di Milano in Champions è sempre più probabile.

CHELSEA – REAL MADRID 0-2
Il Real Madrid fa suo anche il ritorno dei quarti di Champions League e vola in semifinale grazie al 2-0 rifilato al Chelsea a Stamford Bridge. Dopo due occasioni per Kanté ad inizio partita e nei primi minuti della ripresa, i blancos vincono grazie alla doppietta di Rodrygo, a segno al 58′ e all’80’ con due tap-in su assist rispettivamente di Vinicius e Valverde. Adesso, Ancelotti attende una tra il City di Guardiola e il Bayern di Tuchel.
Il Real Madrid si dimostra implacabile nelle fasi ad eliminazioni diretta di Champions League e si prende, con lo stesso risultato del Bernabeu, anche il ritorno dei quarti con il Chelsea, volando in semifinale grazie al 2-0 dello Stamford Bridge. Ancelotti regola senza particolari problemi la sua ex squadra, anche se i primi minuti provocano un brivido alla difesa dei blancos. La prima vera occasione è per i Blues e arriva all’11’, con Kanté che si ritrova il pallone in area ma mastica il pallone e non centra neanche lo specchio della porta da ottima posizione. L’altra opportunità è invece per gli ospiti, con Vinicius che conclude ma non inquadra neanche lo specchio della porta, poi prima dell’intervallo Courtois respinge su Cucurella.
Nella ripresa, Kanté va di nuovo vicino al gol ma stavolta la sua conclusione viene ribattuta, poi al 58′ si sblocca il match: il Real riparte e sfonda con Vinicius, che mette al centro per Rodrygo, bravo a depositare a porta vuota da pochi passi la rete che manda in archivio il doppio confronto. Il Chelsea ci prova con generosità con Enzo Fernandez, ma il portiere belga è attento. All’80’, arriva addirittura la doppietta per il brasiliano: un gol fotocopia dell’1-0, un altro tap-in a porta spalancata dopo una giocata strepitosa di Valverde. Finisce come all’andata, con il Real che passa il turno. A meno di ribaltoni clamorosi all’Allianz Arena, i blancos ritroveranno il City dell’ex nemico Guardiola: ancora in semifinale, come nella scorsa stagione, quando gli spagnoli si sono assicurati l’atto conclusivo di Parigi (poi vinto contro il Liverpool) grazie all’ennesima rimonta che ha ha portato Ancelotti a vincere la Champions.


Lascia un commento