Il 2 aprile alle ore 10:00 da Bruges prenderà il via la 107º edizione del giro delle Fiandre. La corsa belga è un appuntamento imperdibile per gli amanti del ciclismo. Con i suoi 272 km ha attirato come sempre una startlist maestosa.

STORIA
La storia del Giro delle Fiandre risale a metà del 1913, quando il giornalista Karel Van Wynendaele decise di creare una corsa di 330 chilometri. Essa passava nelle zone più rinomante delle Fiandre, una corsa che attirò una trentina di corridori alla partenza. Tra questi Paul Deman, colui che è inscritto come primo vincitore di sempre nell’albo d’oro. Dal 1915 al 1918, la corsa venne interrotta per via della prima guerra mondiale. A differenze di tutte le altre classiche, il Giro delle Fiandre non si fermò davanti alla 2º guerra mondiale. Nel 1949 arrivò la prima vittoria italiana con Fiorenzo Magni, che non solo vinse quell’ edizione, ma conquistò una tripletta consecutiva, unico nella storia a riuscirci. Negli ultimi anni grandissimi campioni hanno conquistato questa corsa, nomi del calibro di: Peter Sagan, Philippe Gilbert e Tom Boonen (tutti e 3 campioni del mondo), anche Van Der Poel ha già inscritto due volte il suo nome nell’albo d’oro. L’ ultimo italiano a centrare il successo è stato il toscano Alberto Bettiol nel 2019, precedendo Kasper Asgreen e Alexander Kristoff, entrambi vincitori corrispettivamente nel 2021 e 2015.

PERCORSO
La partenza del Giro delle Fiandre quest’anno avverà nella parte occidentale delle stesse, dalla città di Bruges. Il gruppo si sposterà successivamente in via Aalter, Tielt e Meulebeke verso Izegem. A 70 chilometri dall’arrivo, il gruppo attraverserà Harelbeke, Waregem e Deinze fino a Kruisem, dove si attende il primo tratto di pavé della giornata. Dopo quasi 110 chilometri di corsa si presenterà l’ Huisepontweg, tratto molto impegnativo, seguito poco dopo da il Korte Ast. Da qua i corridori punteranno verso il classico finale del Giro delle Fiandre. Dopo 136 chilometri inizieranno a susseguirsi vari tratti impegnativi con il primo passaggio dell’Oude Kwaremont, seguito da il Kortekeer, l’Eikenberg, il pavé dell’Holleweg, del Wolvenberg, il pavé della Karel Martelstraat e dello Jagerij, la salita del Molenberg, la Marlboroughstraat, i Berendries e, infine, il Valkenberg, situato a meno di 90 chilometri dal traguardo. Dopo il Valkenberg la fatica dei chilometri percorsi si farà sentire nelle gambe e qualche corridore potrà provare ad anticipare. Possibili sorprese anche sul Berg Ten Houte e sul Kanarieberg. I corridori passeranno per la seconda volta dall’Oude Kwaremont e poi dal primo passaggio del Paterberg, dove ci si aspettano dei movimenti importanti in vista del Koppenberg. Proprio quest’ultimo è atteso per rivelare i favoriti che senza dubbio si mostreranno. Successivamente si susseguiranno a grande ritmo Mariaborrestraat, Steenbeekdries, Taaienberg, Oude Kwaremont, Kruisberg e infine circa dieci chilometri per arrivare all’ultimo passaggio dell’Oude Kwaremont, situato a 16,7 chilometri dal traguardo. Dopo 3 chilometri si presenta l’ultimo passaggio sul Paterberg. Gli ultimi 13 chilometri pianeggianti sono spesso condizionati da vento, il quale favorirà un arrivo di gruppo, rispetto ad un arrivo singolo. Se le squadre decidessero di non fare grande selezione, si verificherà uno sprint numeroso fino a Oudenaarde dov’è situata la linea d’arrivo.

STARTLIST E FAVORITI
Una starlist che ha visto l’uscita di scena di Aberto Bettiol e Dylan van Baarle. Il nome più atteso è quello di Mathieu Van Der Poel che potrà puntare anche sull’ gregario d’onore Søren Kragh Andersen per capitanare al meglio l’ Alpecin-Deceuninck. Gli altri nomi in primo piano sono quello di Wout Van Aert, 2º nel 2020, che potrà puntare sul sostegno di tutti i Jumbo Visma a partire da Christophe Laporte. E la UAE che racchiuderà le proprie possibilità nel fenomeno solvendo, Tadej Pogacar. Per l’ Ag2r Citroen Olivier Naesen e Greg Van Avermaet sono 2 valide opzioni. Per il Team Jayco Alula su tutti il nome di Micheal Mattewhs che spera di resistere com l’appoggio di Stybar. La Bahrain si presenta con Matej Mohoric, che potrà puntar su sostegno di Andrea Pasqualon e Fred Wright. La EF Education sarà capitanata dall’Americano Neilson Powless dopo il forfait di Alberto Bettiol. Al via la Groupama FDJ con il giovane francese Valentin Madouas e lo svizzero Stafan Küng. La Ineos si presenta con una squadra molto variegata, che molto probabilmente si metterà a disposizione del britannico Thomas Pidcock. L’ Intermaché avrà come punta l’eritreo Biniam Girmay reduce da una deludente serie di gare. L’israel Premier Tech sarà guidata da 2 corridori ovvero Sep Vanmarkce per una volata, e in caso di corsa dura Dylan Teuns. Lotto Dstny si affida a Florian Vermeersch e il ventottenne Caleb Ewan. Team DSM si mostra con Bevin Patrick. Per la Movistar Garcia Cortina spera di rimanere nel gruppo di testa con l’aiuto di Matteo Jorgenson. Il padrone di casa Jasper Stuyven e il velocista resistente Mads Pedersen sono i grandi attesi della Trek-Segafredo. La Soudal-QuickStep ha rivelato la sua armata guidata dall’ ex vincitore Kasper Asgreen, a sua disposizione Lampaert, Senechal e Julian Alaphilippe. Le formazioni di Bora e Totalenercies si giocheranno le proprie carte con i rispettivi Nils Politt e Anthony Turgis. Ultime formazioni importanti al via sono la Cofidis, con Piet Allegaert e Maximilian Walschied; E la Uno-X Pro Cycling con il già vincitore Alexander Kristoff.
- ☆☆☆☆☆ Mathieu Van Der Poel
- ☆☆☆☆ Wout Van Aert, Tadej Pogacar
- ☆☆☆ Christophe Laporte, Tomhas Pidcock, Matej Mohoric
- ☆☆ Valentin Madouas, Stefan Kung, Mads Pedersen, Kasper Asgreen
- ☆ Søren Kragh Andersen, Neilson Powless, Alexander Kristoff, Jasper Stuyven, Anthony Turgis
GIRO DELLE FIANDRE FEMMINILE

Il 2 aprile, poco dopo la prova maschile, prenderà il via anche la 20º edizione del Giro delle Fiandre femminile. Nel corso delle 19 edizioni passate si sono verificati 2 successi tricolore, con Elisa Longo Borghini nel 2015 e Marta Bastianelli nel 2019. Il percorso sarà in parte uguale a quello maschile. Saranno 157 chilometri differenti soprattuto nella prima parte, dove si inizia a far sul serio con il Wolvenberg seguito da: Kerkgate, Jagerij, Molenberg, Marlboroughstraat, Berendries e la Valkenberg. Quando il gruppo si sposterà verso Oudenaarde, alcuni corridori sentiranno già la fatica nelle gambe. E un’altra selezione avvera nella seconda zona collinare, che inizia con il Koppenberg, incluso per la seconda volta nel percorso femminile. Il gruppetto rimasto si sposterà nel temuto trio infernale Mariaborrestraat-Steenbeekdries-Stationsberg. Seguono Taaienberg e Kruisberg-Hotond, dove abbiamo assistito più volte ad attacchi decisivi. Se non dovessero esserci movimenti rilevanti, si potrà ancora fare selezione sull’Oude Kwaremont e sul Paterberg. Lo scollinamento di quest’ultima si trova a circa tredici chilometri dal traguardo, sulla strada che porta a Oudenaarde, dove gli attardati proveranno a ricucire, combattendo con il vento. Presenti al via grandissime atlete come la 4 volte campionessa del mondo, Annemiek Van Vleuten, la padrona di casa Lotte Kopecky, Demi Vollering, Uttrup Ludwig, Katarzyna Niewiadoma, Elise Chabbey, Alison Jackson, Grace Brown, Pfeiffer Georgi, Juliette Labous, Elisa Longo Borghini, Lucinda Brand e Ashleigh Moolman-Pasio. Presenti anche Marianne Vos, Elisa Balsamo e Lorena Wiebes, la gara per quest’ultime si prospetta troppo dura. Le grandi possibilità italiane si racchiudono nelle gambe di Silvia Persico e Elisa Longo Borghini.
- ☆☆☆ Lotte Kopecky, Annemiek Van Vleuten
- ☆☆ Demi Vollering, Uttrup Ludwig, Katarzyna Niewiadoma
- ☆ Marlen Reusser, Shirin Van Anrooij, Pfeiffer Georgi, Silvia Perisco

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