Serie A, il recap della 26a giornata

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Napoli forza 2, Atalanta irriconoscibile

Nell’anticipo del sabato delle 18 i partenopei sfoggiano un’altra grande prestazione davanti al suo pubblico, rialzandosi dopo la sconfitta contro la Lazio (0-1) e preparandosi alla sfida di ritorno di Champions League contro l’Entracht Francoforte (in programma mercoledì 15 marzo alle ore 21) : 2-0 all’Atalanata e allungo in classifica a +18 sull’Inter. Nel primo tempo il Napoli ha tre nitide occasioni con Politano e Kvaratskhelia e proprio il georgiano sblocca la sfida al 60′: grande azione personale che “ubriaca” i difensori bergamaschi e spiazza Musso con un gran tiro sotto all’incrocio. A 13′ dalla fine arriva il raddoppio: corner ben battuto da Elmas dalla destra e stacco imperioso di Rrahmani a battere il portiere orobico. Finisce così al San Paolo, con il Napoli che batte un’Atalanta che viene da due sole vittorie in 9 partite (tra cui la Coppa Italia) e che vede il quarto posto allontanarsi.

Lotta Champions: pari per Lazio e Milan, sconfitte inattese per Inter e Roma

Nell’anticipo del venerdì l’Inter (attesa anche dalla sfida del Dragão contro il Porto) perde l’ottava partita del suo campionato, questa volta contro lo Spezia al Picco per 2-1, dimostrando ancora quella incostanza di risultati che non gli permette di fare il salto di qualità. Eppure la partita si sarebbe potuta mettere subito nel verso giusto per i nerazzurri: 10 minuti di gioco e rigore sbagliato da Lautaro Martinez. Occasioni da tutte e due le parti, con i lagunari che colpiscono anche una traversa con Agudelo. Passano 10 minuti del secondo tempo e la partita si stappa in favore dello Spezia: Nzola protegge palla dal limite e la passa a Daniel Maldini che calcia all’angolino: niente da fare per Handanovic e 1-0 per gli spezzini. L’Inter ci prova fino a 7′ dalla fine quando Dumfries viene steso in area: rigore per l’Inter poi realizzato da Lukaku. Si prospettano minuti di assalto da parte dell’Inter e invece il destino ha altre intenzioni: passano due minuti e terzo rigore della partita, questa volta in favore della squadra di Semplici: Nzola batte Handanovic e fissa il risultato sul 2-1. Nell’anticipo del sabato sera invece la Lazio di Sarri cercava il riscatto dopo la delusione europea contro l’AZ (1-2), e invece ne esce uno 0-0 contro il Bologna che non convince: la Lazio ha tre nitide occasioni con Pedro, Luis Alberto e Zaccagni mentre il Bologna colpisce un palo con Ferguson, tutto questo nel primo tempo. La seconda frazione invece risulta essere più noiosa rispetto alla prima: squadre imprecise, anche causa stanchezza, e nessuna occasione di rilievo. Finisce 0-0 da una partita da cui ci si aspettava di più. Nel posticipo domenicale delle 18 la Roma perde davanti ai più di 60.000 dell’Olimpico contro “l’ammazza-grandi” Sassuolo. I neroverdi ne fanno due nei primi 20′ con Laurientè, poi ritorna in partita la Roma con gol di Zalewski ma, a 1′ dalla fine primo tempo, Kumbulla si fa cacciare per un fallo di reazione su Berardi, causando un rigore al Sassuolo: Berardi non sbaglia ed è 1-3. Entra Dybala e con una perla riapre la partita ma, a 15′ dal novantesimo, la chiude Pinamonti per il 2-4 Sassuolo. Al 94′ arriva il gol della speranza di Wijnaldum (primo centro stagionale) ma non basta: 3-4 e Roma che non approfitta del passo falso dei concittadini. Milan che pareggia in casa contro una Salernitana ritrovata in una partita piena di occasioni: prima Maignan compie un’ottima uscita su Dia, poi Giroud colpisce ed infila Ochoa: 1-0 al riposo. I rossoneri sembrano in controllo ma, al 16′ del secondo tempo, Bradaric crossa per Dia che buca Maignan e pareggia per i campani. Da qui fino al 97′ inizia un assalto rossonero alla ricerca del gol, ma Ochoa è in giornata e fa due grandi parate su Florenzi e Ibrahimovic. Nel mezzo una parata di Maignan su Piatek e un rigore annullato al Milan dopo revisione al Var dell’arbitro La Penna. Finisce così: 1-1 e Milan che non sfrutta, nemmeno lui, l’occasione di agganciare i concittadini.

Lotta Europa: vittorie per Torino, Udinese, Fiorentina e Juventus

Oltre alla giá citata sconfitta dell’Atalanta contro il Napoli, nella corsa per l’Europa/Conference League si registra la vittoria della Juve contro una Samp sempre più in difficoltà (20° posto a 12 punti, stessi punti della Cremonese ma sotto a quest’ultima per la differenza reti). I bianconeri partono a razzo nella prima mezz’ora portandosi sul 2-0 (reti di Bremer e Rabiot) ma, quando tutto sembra in salita per i genovesi, arriva la luce in fondo al tunnel: in 60″ la Samp pareggia con le reti di Augello (31′) e di Djuricic (32′). Nel secondo tempo però i bianconeri rialzano la testa e segnano prima con Rabiot al 64′ (episodio discusso da parte della Samp per un possibile tocco di braccio) e la chiudono al 94′ con il primo gol in Serie A di Matías Soulè (classe 2003), portando la Juventus a -4 dal sesto posto. Successo importantissimo per il Torino (alla seconda vittoria di fila) contro un ostico Lecce al Via del Mare. Succede tutto in 23′: prima segna Singo al 20′ e poi , tre minuti dopo, il ritrovato Sanabria (tre gol nelle ultime 4 partite). Basta una testata di Becao a far trovare all’Udinese una vittoria che mancava dal 22 gennaio (0-1 alla Samp). Continua l’ottimo momento periodo della Fiorentina, che tra Serie A e Conference League ha vinto 6 delle ultime 7 partite e non perde dal 12 febbraio (1-0 contro la Juventus): 2-0 alla Cremonese con le reti di Mandragora e Cabral.

Lotta salvezza: si complicano le situazioni di Cremonese e Sampdoria, ottimo pareggio del Verona

A 12 giornate dalla fine del campionato le situazioni di Cremonese e Sampdoria sono quasi compromesse: i lombardi perdono la seconda partita di fila contro la Fiorentina per 2-0 e vedono il 17° posto allontanarsi sempre di più (12 punti contro i 24 dello Spezia, che ha vinto contro l’Inter, al quart’ultimo posto). Identica la situazione della Samp: ai genovesi sembra mancare quella concentrazione nell’ultima mezz’ora che gli avrebbe potuto portare qualche punto in più. Sconfitta per 4-2 contro la Juve a Torino in una partita che aveva anche recuperato e le speranze di salvezza sono ridotte invece al lumicino, soprattutto anche a causa delle vicende societarie. Discorso diverso per l’Hellas Verona che pareggia (non senza rischi) 1-1 contro il Monza e si porta a -5 dallo Spezia (19 punti per i veneti). Lotta salvezza che sembrerebbe essere solo tra Spezia e Verona (e forse anche la Salernitana, attualmente a +7 dai veneti, che ha pareggiato contro il Milan). Vedremo se le prossime giornate ce lo confermeranno o ribalteranno l’attuale situazione.

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