Rugby, Sei Nazioni: Galles concreto, Italia tesa. Finisce 17-29

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L’Italia paga la tensione, lasciando spazio ad un Galles cinico ed esperto.

La partita da vincere si rivela una delusione, ed all’Olimpico tutte le certezze degli azzurri si sono scagliate contro un XV capace di utilizzare al meglio i propri punti di forza.
Tanta amarezza per una sfida alla portata, fondamentale in termini di classifica e di ranking, oltre ovviamente alla possibilità di poter tornare a vincere davanti al proprio pubblico dopo ben 10 anni.

Purtroppo gestire tanti palloni nella nostra metà campo ha causato per l’ennesima volta una miriade di rischi, spesso fatali. D’altronde se si subiscono 22 punti nei primi 40′ è difficile pensare di poter rimontare una squadra senza nessun interesse a forzare i possessi a disposizione.
Resta il match contro la Scozia, ma di certo una prestazione del genere non si vedeva dalla sfida contro la Georgia.

CRONACA

In un pomeriggio incandescente dal punto di vista rugbistico, a muovere per primo il punteggio sono proprio i dragoni. Owen Williams centra i pali al 5′ grazie ad un multifase britannico a dir poco logorante, nella quale Niccolò Cannone è stato costretto a spendere il fallo per arginare l’avanzata.

All’8′ azzurri beffati da un rimbalzo maligno, che causa la prima meta del match firmata da Rio Dyer. Offensiva gallese tutt’altro che prolifica sui nostri 22, poi il calcetto di Webb per allentare la pressione e la successiva carambola. 0-10 e dominio territoriale da parte dei nostri avversari.

Lamaro e compagni cominciano finalmente ad ingranare la marcia dopo un inizio disastroso. Il primo pallone giocato nella zona rossa avversaria è splendido, malgrado una trasmissione errata, poi una mischia conquistata e 3 punti dalla piazzola: 3-10.

Al 17′ la solita volontà di giocare palla in mano nella nostra metà campo causa l’ennesima disfatta in questo Sei Nazioni. Tommaso Allan infatti resta isolato perdendo l’ovale, che in maniera fortunosa arriva a Liam Williams. Malgrado la perdita d’equilibrio poi, l’estremo riesce a rompere diversi placcaggi, volando in meta. 3-15.

Al 24′ altra fiammata azzurra, con Garbisi che filtra nella difesa avversaria servendo Padovani. L’ala serve Varney, poi lo scarico su Ruzza, fermato soltanto ad 1 metro dalla linea di meta. Brex raccoglie alla svelta il pallone, e nel tentativo di finalizzare perde il possesso, sebbene sia stato placcato da un giocatore in fuorigioco senza il quale avrebbe marcato.

Al 34′ meta tecnica del Galles, che continua a sferrare attacchi sul piano fisico con un numero spropositato di up and under. Il carrettino nei nostri 22 poi scaturisce l’ammonizione di Lorenzo Cannone e la conseguente marcatura di punizione. 3-22.

A pochi minuti dall’intervallo azzurri alla ribalta con un paio di maul fermati illegalmente dagli uomini di Gatland. Con la sicurezza del vantaggio poi Garbisi compie un calcio-passaggio per Pierre bruno, che tuttavia ostacola pericolosamente Liam Williams durante la presa al volo, decretando il duplice fischio.

3-22 al termine dei primi 40′, nella quale i britannici sono stati in grado di concretizzare i nostri errori, oltre a sfruttare al meglio i propri punti di forza.

La ripresa si apre nel migliore dei modi per gli azzurri, capaci di risalire immediatamente il campo nonostante l’inferiorità numerica. Splendida penetrazione di Menoncello sulla metà campo, poi il fallo speso dai gallesi ed il pallonetto di Allan, finito nella mani del finalizzatore Negri. 10-22.

Tuttavia la parità numerica appena ristabilita dura giusto qualche secondo, con Pierre Bruno costretto ad abbandonare il terreno di gioco per 10′ a causa di un frontino oltre le righe ai danni di Wyn Jones.

Punto esclamativo al 49′ per Owens e compagni, capaci di chiudere in parte il match grazie all’improvviso guizzo di Rhys Webb. Il mediano di mischia, autore di una prestazione esemplare, beffa in un primo momento la difesa azzurra, scaricando successivamente per Faletau. 10-29.

Brex riapre il match al 67′ a seguito di un’interminabile azione offensiva italiana. Tanta caparbietà ma poca lucidità per gli uomini di Crowley, capaci di marcare malgrado una touches totalmente regalata e qualche imprecisione generale. 17-29.

TABELLINI

Italia: 15 Tommaso Allan, 14 Edoardo Padovani, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Pierre Bruno, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolo Cannone, 3 Simone Ferrari, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti
Sostituzioni: 16 Luca Bigi, 17 Federico Zani, 18 Marco Riccioni, 19 Edoardo Iachizzi, 20 Giovanni Pettinelli, 21 Manuel Zuliani, 22 Alessandro Fusco, 23 Luca Morisi

Mete: Negri (42′), Brex (67′)
Trasformazioni: Allan (42′, 68′
Calci di punizione: Allan (15′
Eventuali cartellini: L. Cannone (33′), Bruno (43′)

Galles: 15 Liam Williams, 14 Josh Adams, 13 Mason Grady, 12 Joe Hawkins, 11 Rio Dyer, 10 Owen Williams, 9 Rhys Webb, 8 Taulupe Faletau, 7 Justin Tipuric, 6 Jac Morgan, 5 Dafydd Jenkins, 4 Adam Beard, 3 Tomas Francis, 2 Ken Owens (c), 1 Wyn Jones
Sostituzioni: 16 Scott Baldwin, 17 Gareth Thomas, 18 Dillon Lewis, 19 Rhys Davies, 20 Tommy Reffell, 21 Tomos Williams, 22 George North, 23 Louis Rees-Zammit

Mete: Dyer (8′), Liam Williams (17′), meta tecnica (33′), Faletau (49′)
Trasformazioni: O. Williams (9′, 50’9
Calci di punizione: O. Williams (5′,
Eventuali cartellini:

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