
Tottenham-Milan 0-0
Il Milan parte con l’atteggiamento giusto, senza cedere all’attendismo nonostante il vantaggio maturato all’andata, ma anzi aggredendo alto e provando a sfruttare tutti gli spazi concessi dai padroni di casa. Al 18′, su uno schema da calcio piazzato, Messias ha la grande occasione di sbloccarla, ma il suo destro è un po’ ciabattato e si spegne a lato. Il Tottenham è abbastanza sterile in fase di possesso e poco convinto quando c’è da pressare. La prima occasione per gli Spurs arriva al 35′, quando il tiro-cross di Kane viene deviato verso la porta da Thiaw, con Maignan che ci mette una pezza di piede. Kane è spesso costretto ad abbassarsi molto per far partire l’azione, Son e Kulusevski non riescono ad accendersi e un primo tempo di fatto senza emozioni si chiude sullo 0-0.
Il Tottenham prova ad alzare il baricentro a inizio ripresa, ma scopre un po’ il fianco e dopo pochi minuti il Milan ha un’occasione enorme con Brahim Diaz, che riesce a calciare con due difensori addosso, ma trova la super parata di Forster. Nella seconda metà di frazione gli Spurs crescono d’intensità e i ragazzi di Pioli sembrano andare un po’ in affanno, ma ogni volta in cui riescono a ripartire si dimostrano più efficaci degli avversari e al 67′ Forster deve impegnarsi di nuovo, questa volta su una girata di Giroud, per mantenere inviolata la porta. A un quarto d’ora dalla fine, su un guizzo di Theo, arriva la mazzata per Conte: Romero, già ammonito, stende il francese lanciato in campo aperto e si becca il secondo giallo, lasciando i suoi in dieci. Le emozioni più grandi della serata arrivano nei minuti di recupero: prima Maignan si supera allungandosi su un colpo di testa di Kane, di fatto la sua prima vera parata, poi il Milan ha l’incredibile chance di chiudere i giochi i contropiede, ma la conclusione sporca di Origi si stampa sul palo. Poco male, però, perché pochi istanti dopo arriva il triplice fischio di Turpin e la festa rossonera può esplodere.

Bayern Monaco – PSG 2-0
Nagelsmann lascia in panchina Cancelo per Stanisic e punta sul trio Musiala-Muller-Coman alle spalle di Choupo-Moting. Galtier, che non può contare su Neymar e Kimpembe, schiera la sua squadra con il 3-5-2 con Messi e Mbappé a guidare l’attacco. E proprio il fuoriclasse francese tenta la prima sortita offensiva, ma Sommer blocca con facilità. Lo stesso fa dall’altra parte Donnarumma sulla conclusione di Goretzka. Il PSG ha bisogno di spingere e Messi prova a creare scompiglio, ma viene fermato in area da difensori e portiere. Musiala al 32′ inventa una gran giocata per liberarsi di Danilo e calciare, ma Donnarumma è reattivo e devia. Per i parigini arriva un’altra tegola al 36′, quando Marquinhos è costretto ad alzare bandiera bianca lasciando il posto a Mukiele. Eppure, pochi minuti dopo, è il PSG a fallire l’occasione più clamorosa del primo tempo: follia di Sommer che perde palla in area avventurandosi in dribbling, Vitinha calcia a botta sicura a porta libera ma De Ligt riesce a intervenire in scivolata e a salvare sulla linea. I primi 45′ finiscono così 0-0, la ripresa si riapre con Galtier che sorprende togliendo proprio il subentrato Mukiele per inserire il giovane Bitshiabu. Al 52′ il Bayern passa con il colpo di testa di Choupo-Moting, ma la rete viene annullata per fuorigioco di Muller che tenta di deviare il pallone interferendo così con l’intervento di Donnarumma. Ma al 62′, il camerunese si prende la sua rivincita: erroraccio di Verratti, Goretzka serve Choupo-Moting che di destro batte Donnarumma per l’1-0. Il PSG prova a reagire subito con Sergio Ramos, ma Sommer mette i guantoni per difendere il risultato. E lo spagnolo non è fortunato su un’altro colpo di testa. La squadra di Nagelsmann decide di puntare sul contropiede e la mossa paga, perché all’89’ il Bayern chiude i conti con il subentrato Gnabry. Donnarumma nega il tris a Davies e il gol di Mané viene cancellato per fuorigioco. Il Bayern vola ai quarti di Champions, notte fonda per il PSG che saluta la massima competizione europea.


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