I Team storici della F1 – Dalla Stewart alla Red Bull: una storia lunga e tortuosa dietro alle vittorie dell’attuale di team di Milton Keynes

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La Red Bull negli ultimi anni si è dimostrata essere uno dei team più vincenti in Formula Uno, ma qual è la sua storia? Il tutto ebbe inizio con la Stewart e con le sue tre sole stagioni in F1.

Come la storia della Stewart ebbe inizio

Era il lontano 19 Dicembre 1996 e la Stewart racing si apprestava a presentare la prima monoposto del team, con cui nel 1997 la squadra di sir Jackie e di suo figlio Paul avrebbe debuttato in Formula Uno. La SF01, così venne battezzata la prima vettura prodotta dalla Stewart , era motorizzata Ford e alla guida vedeva Rubens Barrichello e Jan Magnussen. La SF01 si mostrò nel corso della stagione del 1997 molto veloce, nonostante ciò però gli unici punti che il team riuscì a guadagnare in totale furono sei, con il secondo posto di Barrichello a Monaco, per il resto la squadra accusò moltissimi problemi di affidabilità che nella maggior parte delle gare non permisero ai piloti di raggiungere il traguardo.

Anche nella stagione successiva, quella del 1998, i problemi di affidabilità continuarono a tormentare il team, che a metà stagione subì anche un cambiamento nella selezione dei piloti in pista: Jan Magnussen venne sostituito da Jos Verstappen. Il team si posizionò nella classifica costruttori in ottava posizione, avendo guadagnato solo 5 punti in tutte le gare dell’anno, quattro conquistati da Barrichello in Spagna e a Montreal e uno da Magnussen sempre nel Gp del Canada.

Nel 1999 ad entrare a far parte del team, prendendo il posto di Jos Verstappen, vi fu Johnny Herbert che in compagnia di Barrichello portò avanti un’ottima stagione soprattutto dal punto di vista delle prestazioni della SF3, che si dimostrò da subito velocissima, tanto che Barrichello a San Marino conquistò un terzo posto e una pole position nel Gp di Francia. Ma il momento più alto della storia della Stewart arrivò quando al Gran Premio d’Europa Johnny Herbert conquistò la prima vittoria del team, davanti a Trulli e a Barrichello. A fine stagione il team inglese chiuderà con un sorprendente 4° posto in classifica costruttori con 36 punti conquistati.

La Stewart divenne la Jaguar Racing

La sorte della Stewart non si dimostrò però essere duratura perchè nel 2000 la famiglia di Sir Jackie decise di cedere la scuderia alla Ford, che la nominò Jaguar Racing.

La nuova scuderia si presentò con grandi ambizioni nel circus e non a caso nominò Niki Lauda come team principal e il vice Campione in carica Eddie Irvine com prima guida, affiancato da Johnny Herbert, che già aveva guidato per la Stewart.

Il 2000 però si rivelò un anno disastroso per la ‘verdona’ che raccolse appena 4 punti e chiuse non nel costruttori.

Andrà leggermente meglio nel 2001 e 2002 dove arriveranno un paio di podi grazie a Irvine ma la scuderia di Milton Keynes rimane comunque una vettura da centro gruppo.

Le cose non miglioreranno nemmeno nel 2003 e 2004 e così dopo 5 anni la Ford vende la squadra al gruppo Red Bull che dal 2005 la rinominerà ‘Red Bull Racing’.

Dalla Jaguar si giunse finalmente alla Red Bull

A fine 2004 dunque Dietrich Mateschiz porta i ‘bibitari’ nella massima categoria autombilistica ma ovviamente prima di arrivare a trionfare si è dovuta tracciare per bene la strada per arrivare alla gloria.

Nelle prime quattro stagioni dal 2005 al 2008 la Red Bull è una squadra da centro gruppo che come massimo risultato ha ottenuto 3 podi e un 5° posto nei costruttori. Nonostante questo comunque ha ingaggiato David Coulthard come prima guida e per quanto riguarda il lato tecnico Chris Horner come team principal e Adrian Newey come ingegnere e proprio loro faranno le fortune del team di Milton Keynes negli anni a venire.

Dal 2009 infatti la Red Bull assume una nuova dimensione e diventa uno dei team modello della Formula 1. In questa stagione infatti ottiene 6 vittorie e il secondo posto nel mondiale costruttori, dando comunque filo da torcere alla Brawn Gp. Questa stagione sarà solo il preludio al dominante quadriennio successivo dove con Sebastian Vettel vinceranno 4 mondiali piloti e altrettanti costruttori, questo grazie anche all’apporto di Mark Webber.

L’inizio dell’era ibrida targato 2014 pone fine al dominio del team austriaco che però negli anni lavora duro per riacquisire competitività e ottiene comunque diverse vittorie rimanendo sempre tra i top team del circus.

Nel 2021 poi riesce a colmare completamente il gap con la Mercedes e conquista il titolo piloti grazie a Max Verstappen, che poi ha bissato il successo nel 2022 grazie al nuovo regolamento delle monoposto e inoltre è stato centrato anche l’obiettivo del mondiale costruttori diventando il team numero uno della griglia

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