Qatar 2022 – Quante sorprese nel venerdì mondiale

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Le due partite pomeridiane, valevoli per la qualificazione agli ottavi degli abitanti del gruppo H, riservano diverse sorprese.

Addio, Celeste.

L’Uruguay, come da copione, se la gioca a viso aperto, senza paura e con un occhio sull’altro campo.

La prima grossa occasione però ce l’ha il Ghana, con un rigore inizialmente dubbio, ma concesso dal VAR che cancella ogni ipotesi.

Andre Ayew si presenta dagli 11 metri, ma tira abbastanza male, facendosi parare il rigore da Rochet, che si riscatta dopo il brutto errore.

Il rigore sbagliato dagli avversari carica la Celeste, che cinque minuti dopo si porta avanti con Giorgian De Arrascaeta, che si fionda di testa sulla deviazione di un tiro di Suarez.

Passano solo altri sei minuti quando l’Uruguay raddoppia, sempre con De Arrascaeta, stavolta con una prodezza balistica a centro area, figlia però di un doppio liscio dei centrali ghanesi.

2-0 e odore di qualificazione.

Nella ripresa il Ghana tenta la reazione, ma l’Uruguay recrimina ben due rigori (uno un po’ più dell’altro). Ogni attacco sudamericano è vano, perché nonostante i 7 tiri, il pallone non entra.

Estremo oriente alla riscossa

Sempre alle 16, ma all’Education City Stadium di Al Rayyan, va in scena Portogallo-Corea del Sud.

I lusitani, già sicuri della qualificazione, schierano parecchie seconde linee, ma nonostante i titolari siano a riposo, dopo cinque minuti Ricardo Horta sblocca il risultato, raccogliendo un pallone di Diogo Dalot. La reazione dei coreani però, non si fa attendere e al minuto 27 Kim Young Gwon si lancia un pallone vagante, che spara dentro e pareggia.

Corea che con un gol metterebbe in cassaforte la qualificazione agli ottavi, ma la porta sembra stregata.

Nella ripresa il Portogallo tiene palla, mentre gli asiatici si sbattono per cercare il vantaggio.

Al 91’, a tempo quasi scaduto, ecco che gli sforzi sudcoreani finalmente vengono ripagati.

Hee-Chan Hwang, che non segnava da settembre, riceve una gran palla di Son e a tu per tu con Diogo Costa segna il gol qualificazione.

A nulla servono gli sforzi uruguagi nell’altra partite, la Corea del Sud è agli ottavi.

Orgoglio Africano

Fra Brasile e Camerun sono poche le emozioni.

I Carioca, già matematicamente passati, lasciano a riposo i titolari e concedono al Camerun la possibilità di qualificazione.

La difesa africana, però, balla contro le sfuriate dei velocisti brasiliani, che arrivano spesso davanti alla porta ma non riescono a finalizzare.

È questo il fil rouge per tutta la partita: il Brasile si diverte, ma non segna. Alla fine, dopo millemila tentativi avversari, è il Camerun a spuntarla. Un gran colpo di testa del bomber Aboubakar, che si toglie la maglia pur essendo ammonito, porta in vantaggio gli africani al novantesimo inoltrato.

Una vittoria che non cambia le sorti del girone, ma che fa comunque ben sperare per il futuro del loro movimento calcistico.

Serbia, che delusione.

La Serbia si iscrive al registro delle delusioni mondiali, guadagnandosi l’ultimo posto in un girone tutt’altro che impossibile. Altalena d’emozioni allo Stadio 974 di Doha, dove va in scena un pirotecnico 3-2 fra Serbia e Svizzera.

Succede tutto (o quasi) nel primo tempo: Shaqiri apre le danze al ventesimo, ma in un quarto d’ora la Serbia la ribalta, andando a segno con Mitrovic prima e con Vlahovic poi.

Gli elvetici agguantano il pareggio con il loro miglior giocatore, quell’Embolo che li ha trascinati fin lì.

Si va negli spogliatoi sul 2-2 e con la qualificazione ancora in bilico.

Passano tre minuti dal fischio d’inizio della ripresa e la Svizzera colpisce ancora. Stavolta è una grande azione costruita sull’asse Vargas-Freuler, col primo che mette un gran pallone in mezzo per il secondo che segna il gol vittoria e qualificazione.

Per Vlahovic e compagni non c’è niente da fare, con un solo punto conquistato non si va da nessuna parte.

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