
I mondiali invernali di Qatar 2022 sono ai blocchi di partenza. Per la seconda volta di fila non ci sarà l’Italia vincitrice dell’Europeo, ma la competizione promette sicuramente spettacolo, sorprese e tante emozioni. A presentarsi come super favorite ci sono sicuramente il Brasile di Neymar e Vinicius, la Francia di Benzema e Mbappè e l’Argentina di Messi. Alle loro spalle le pretendenti però non mancano. Il blocco europeo formato da Inghilterra, Spagna, Germania, Portogallo, Olanda e Germania non vorrà stare a guardare e giocare le proprie carte per arrivare in fondo. Alle loro spalle ci sono invece tutte le papabili outsider guidate da Uruguay e Danimarca che insieme a Croazia (finalista in Russia), Svizzera, Serbia, Stati Uniti, Polonia, Messico e il Senegal (orfano di Manè) sono pronte a togliersi qualche soddisfazione e giocare scherzi alle super favorite. Per tutte le altre sarà invece complicato riuscire a farsi strada per arrivare in fondo, ma il calcio è strano e può sicuramente succedere di tutto.
Qatar 2022 è già il mondiale più discusso di sempre a partire dall’assegnazione per tutte le controversie dovute alle condizioni dei lavoratori impiegati nella costruzione degli stadi passando per i “tifosi vinti” ingaggiati e arrivando alle regole da tenere sul suolo qatariota sia in occasione della manifestazione ma anche in un periodo normale per chi vive nella nazione araba. La parola adesso passa al campo con la speranza che, nonostante tutto, si possa gustare un grande spettacolo sportivo che ci tenga attaccati ai televisori fino alla finale del prossimo 18 dicembre.
L’ANALISI GIRONE PER GIRONE
Girone A: Ecuador, Olanda, Qatar, Senegal
La favorita del primo raggruppamento è sicuramente l’Olanda che si presenta come una compagine attrezzata e dotata di tecnica. Dopo aver saltato Russia 2018, la squadra di Van Gaal vuole stupire puntando forte su giocatori come Van Dijk, De Jong e Depay. Alle spalle degli Orange bisognerà lottare per strappare un pass per gli ottavi. Il Senegal è campione d’Africa in carica ma dovranno fare fronte all’assenza di Sadio Manè, giocatore simbolo della squadre allenata da Aliou Cissè. I nomi comunque non mancano, i vari Koulibaly, Mendy, Pape e Idrissa Gueye, Sarr e Dia sono pronti a stupire. Chanche anche per l’Ecuador che tra le sudamericane è sicuramente la meno blasonata, ma Gustavo Alfaro vuole provare a fare più strada possibile. La più grande incognita del torneo è invece il Qatar padrone di casa. Per la prima volta i qatarioti partecipano ad un mondiale, ma vogliono sfruttare l’effetto sorpresa per far ricredere tutti gli scettici.
Girone B: Galles, Inghilterra, Iran, Stati Uniti
Anche in questo caso a partire con i favori del pronostico è l’Inghilterra capitanata da Harry Kane e con voglia di riscatto dopo la cocente sconfitta in finale ad Euro 2020. Southgate ha tante frecce al suo arco, oltre a Kane infatti sarà importante l’impatto di giocatori come Fosen, Sterling e Bellingham. Gregg Berhalter, c.t. degli Stati Uniti non può contare su tanti nomi di livello assoluto, ma ha tra le mani una squadra giovane e con un buon potenziale. Giocatori come Dest, Mckennie, Adams e Pulisic avranno l’incarico di trascinare la squadra almeno alla fase a eliminazione diretta. I rivali degli statunitensi saranno Bale e compagni. Il Galles, alla sua seconda partecipazione ad un mondiale, proverà a giocare le sue carte grazia a giocatori esperti come Ramsey, Allen e Ben Davies, ma anche alla freschezza di James. Leggermente più defilato l’Iran che fino all’ultimo è stato in bilico per via delle agitazioni nate dalla drammatica uccisione di Masha Amini. La squadra di Carlos Quieroz cercherà di non pensare a ciò che succede provando a regalare giornate importanti con Taremi e Azmoun incaricati di provare l’impresa essendo i due con più esperienza internazionale.
Girone C: Arabia Saudita, Argentina, Messico, Polonia
L’albiceleste avrà il compito di partite bene sin dal girone per dare un segnale forte alle dirette avversarie per la vittoria finale. La squadra di Scaloni arriva da 35 risultati utili consecutivi e non vuole fermarsi in Qatar con Leo Messi che vuole vincere l’unico grande trofeo che gli manca. Alle spalle dei sudamericani sarà lotta a due per il secondo posto tra Messico e Polonia. Entrambe le squadre faranno affidamento sugli attaccanti, Lozano e Jimenez da un parte e Lewandowski e Milik, con Zielinski a supporto dall’altra. In fondo al raggruppamento l’Arabia Saudita che parte senza pretese. Nelle 5 partecipazioni precedenti sono arrivate solo 3 vittorie e difficilmente lo score migliorerà in Qatar.
Girone D: Australia, Danimarca, Francia, Tunisia
La Francia arriva in Qatar da campione in carica e con la voglia di confermarsi dopo il trionfo in Russia. Benzema fresco vincitore del pallone d’oro guiderà l’attacco di Deschamps insieme a Mbappè e Griezzman. Il cammino dei Bleus però non sarà semplicissimo in partenza. La Danimarca di Hjulmand nell’ultima Nations League ha battuto due volte la nazionale transalpina e dopo le semifinali raggiunte nello scorso Europeo vuole continuare a sognare con un Eriksen, che dopo lo shock targato Euro 2020, sarà leader del gruppo. L’Australia e la Tunisia arrivano con una rosa che non regala grossi nomi. La voglia è quella di provare a fermare una delle due europee ma per entrambi le compagini sarà complicato riuscire ad approdare alla fase ad eliminazione diretta.
Girone E: Costa Rica, Germania, Giappone, Spagna
Il girone E offre subito uno scontro di fuoco tra Germania e Spagna. Hans-Dieter Flick e Luis Enrique hanno sue squadre molto attrezzate per arrivare in fondo e la possibilità di confrontarsi subito con una rivale. Nella rosa tedesca da sottolineare il ritorno di Gotze che regalò il mondiale brasiliano alla Germania, ma anche tutti i nomi importanti come Muller, Sanè, Gnabry, Kimmich e Gundogan che costituiscono una squadra forte, veloce e rocciosa. Continua invece il ricambio generazionale delle Furie Rosse. Busquets unico superstite della Spagna campione del Mondo nel 2010 e le nuove leve come Pedri e Gavi insieme a giocatori come Ferran Torres ed erica Garcia vogliono dimostrare di non essere da meno. Sfortunato il sorteggio per il Giappone che poteva candidarsi come potenziale sorpresa del torneo. Kubo, Minamino, Tomiyasu, Endo e Nagatomo erano pronti a stupire, ma in un girone così bisognerà fare l’impresa. Sogna l’impresa anche il Costa Rica con il c.t. Suareza che si affida all’esperienza di Keylor Navas, Bryan Ruiz e Joel Campbell (i primi due sono gli unici presenti anche nella vittoria con l’Italian nel 2014).
Girone F: Belgio, Canada, Croazia, Marocco
Il Belgio è forse all’ultima chiamata della generazione d’oro. De Bruyne, Lukaku (recuperato in extremis), Hazard, Mertens, Carrasco, Courtois, Vertonghen ed Alderweireld costituiscono l’ossatura di Martinez da anni e sono pronti a lottare anche quest’anno. Dopo la finale di Russia 2018 la Croazia si presenta con un’altra squadra pronta a rivelarsi come outsider. Modric, Brozovic e Kovacic a centrocampo con Pasalic, Kramaric e Perisic davani per dare fastidio in primis al Belgio e poi anche dagli ottavi in poi. Non bisogna sottovalutare però Marocco e Canada. I nordafricani possono contare sulla presenza di Ziyech, Hakimi, Amrabat, En-Nesyri, Mazraoui e Bono con la possibilità dunque di lottare, mentre i canadesi contano solo Alphonso Davies e Jonathan David e, per quella che sarà la seconda partecipazione dei nordamericani ad un mondiale, sarà difficile riuscire a passare il girone.
Girone G: Brasile, Camerun, Serbia, Svizzera
Il Brasile si ritrova in uno dei gironi più equilibrati e non dovrà sbagliare nulla per evitare di complicare la strada verso la finale. Neymar, Vinicius, Antony, Richarlison, Thiago Silva, Marquinhos, Casemiro. 20 anni dopo la vittoria di Giappone-Corea il Brasile vuole torare sul tetto del mondo per interrompere anche il dominio europeo (Italia, Spagna, Germania e Francia le ultime vincitrici). Le altre tre puntano al ruolo di rivelazione del mondiale. La Serbia è la nazionale più “italiana” in Qatar. 11 giocatori convocati arrivano dalla Serie A e costituiscono la colonna portante della squadra, Sergej e Vanja Milinkovic-Savic, Kostic, Vlahovic e Milenkovic dovrebbero partire titolari insieme ad altri come Tadic e Mitrovic. Non starà a guardare nemmeno la Svizzera con Akanji, Xhaka, Freuler, Shaqiri ed Embolo così come il Camerun che è pronto a giocarsi le proprie carte con Onana, Anguissa, Nkoulou, Toko Ekambi, Aboubakar e Choupo Moting.
Girone H: Corea, Ghana, Portogallo, Uruguay.
Portogallo e Uruguay portano Ronaldo, Cavani e Suarez alla loro probabile ultima partecipazione che saranno assisti dai vari Cancelo, Bernardo Silva, Bruno Fernandes e Leao da una parte e da Valverde, Bentancur e Nunez dall’altra. Fernando Santos e Diego Alonso (Uruguay prima volta dopo 16 anni senza Oscar Washington Tabarez) vogliono vincere il girone e provare ad arrivare in fondo anche se partono un gradino in dietro rispetto alle favoritissime. Ghana e Corea sembrano dovere infine giocare il ruolo di spettatori. Gli africani si affideranno ai fratelli Ayew, al giovane talento di Kudus, a Inaki Williams e a Thomas Partey, mentre l’intero peso della nazionale sudcoreana sarà affidato ad Heung Min-Son.

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