Correva il giorno 10 novembre 1990: Nasce la “Farfalla di Orzinuovi”, auguri Vanessa Ferrari!

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Correva il 10 novembre 1990 quando, in un paesino di 10000 abitanti, poco più, nasce colei che diventerà simbolo di uno sport in tutta Italia. È il 10 novembre 1990, ad Orzinuovi, in provincia di Brescia, nasce Vanessa Ferrari.

I PRIMI PASSI NELLA GINNASTICA

Vanessa si appassiona sin da piccola al mondo della ginnastica artistica. A 8 anni i genitori la iscrivono presso la società Brixia, società tramite la quale Ferrari muove i primi passi nel mondo della ginnastica. Passi sempre più veloci che catapultano Vanessa nel panorama nazionale. All’età di 13 anni, Ferrari si posiziona sesta nel campionato italiano dedicato alle allieve.

Passa solo un anno, ed arrivano i primi trofei. Il campionato che l’aveva vista giungere sesta nella stagione precedente, la vede infatti trionfare. È il primo trofeo nazionale per Vanessa. Ferrari che si conferma subito, anche a livello europeo, e alla prima chiamata della nazionale si fa trovare pronta, portando a casa un secondo ed un primo posto nella classifica generale nel corso delle prime due sfide juniores in azzurro.

La carriera con Brixia di Vanessa Ferrari continua a suon di titoli italiani conquistati. Arriva invece nel 2004 la prima consacrazione europea. Quando agli europei Juniores organizzati ad Amsterdam, Vanessa conquista la prima medaglia d’argento europea a livello individuale.

Nel corso dell’anno successivo, prosegue l’ascesa di Vanessa che conquista, ancora, riconoscimenti nazionali e diverse medaglie nel corso dei Giochi del Mediterraneo.

IL PRIMO MONDIALE DI VANESSA

È il 2006 l’anno del salto, e della consacrazione, per Vanessa Ferrari. La ginnasta bresciana viene chiamata agli europei con la squadra azzurra, dove Vanessa, con le compagne, trascina la nazionale al primo storico successo continentale. Non è però l’unica medaglia conquistata da Ferrari nel corso dell’europeo. Vanessa vince anche l’argento a livello individuale.

Il 2006 però, non è ancora finito. Ad ottobre si disputano i mondiali. Il 16 ottobre presenta le qualificazioni al campionato del mondo e Vanessa Ferrari è la prima ginnasta italiana della storia a qualificarsi per 4 finali mondiali: Vanessa disputerà, qualche giorno più tardi le finali di concorso individuale, parallele asimmetriche, trave e corpo libero.

La spedizione mondiale di Vanessa, nel 2006, è stellare. La ginnasta conquista tre medaglie. Due bronzi: corpo libero e parallele asimmetriche e, soprattutto, un oro nel concorso generale. Il primo, storico, successo mondiale per la nazionale italiana nella ginnastica artistica. Vanessa Ferrari è nell’olimpo a soli 15 anni.

I PRIMI INFORTUNI E LE DELUSIONI OLIMPICHE

Il 2007 è anno propedeutico a ciò che è il sogno di Vanessa e di ogni altro atleta, le Olimpiadi. Diverse le medaglie, a livello europeo e mondiale, che fanno ben sperare la Farfalla di Orzinuovi in vista della spedizione olimpica. Il fisico di Vanessa Ferrari però, non aiuta la ginnasta e, durante i mesi di preparazione all’olimpiade di Pechino, Vanessa soffre di una forte tendinite che non le permette di allenarsi al meglio per l’evento tanto atteso. Nonostante ciò Ferrari si presenterà a Pechino, ancora minorenne, e concluderà la propria finale olimpica all’undicesimo posto.

Dopo le Olimpiadi la ginnasta si sottopone ad un intervento per la cura dell’infiammazione al tendine. Il recupero richiede tempo, molto tempo. Le prestazioni non sono da subito le stesse, ma Vanessa vuole puntare ad esserci a Londra, nel 2012. La qualificazione arriva, sia individuale che a squadre. Anche stavolta però, la medaglia olimpica rimane solo un sogno. L’Italia si ferma in settima posizione, nonostante un punteggio da record per la nazionale, mentre a livello individuale, Vanessa non va oltre l’ottava posizione nel concorso generale e viene beffata clamorosamente nella sfida in corpo libero. Qui, ottiene lo stesso punteggio di Alija Mustafina, 3°, ma viene classificata 4° a causa di un regolamento che premiava la miglior esecuzione della ginnasta russa.

La carriera di Vanessa continua, nonostante la delusione olimpica, tra medaglie europee, mondiali e tanti infortuni, con un occhio all’olimpiade successiva. La ginnasta bresciana, nonostante gli acciacchi che l’avevano tenuta lontano dallo sport a lungo, viene convocata per i giochi olimpici di Rio de Janeiro. In Brasile Vanessa ottiene solo un decimo posto nella competizione a squadre, non qualificandosi alla finale e un sedicesimo posto nel concorso generale individuale. La delusione più grande però arriva, nuovamente, dal corpo libero, dove Vanessa Ferrari è, per la seconda volta consecutiva, quarta, ai piedi del podio.

GLI INFORTUNI TORMENTANO VANESSA

Le olimpiadi di Rio potrebbero essere un forte colpo, dal punto di vista psicologico, per Vanessa, ma la ginnasta di Brescia non ha intenzione di fermarsi e continua a sognare quella medaglia. In seguito a Rio 2016, Ferrari si sottopone ad un intervento chirurgico per porre finalmente, fine a quei problemi fisici che le avevano contraddistinto la carriera. L’agonia però non finisce qui, ancora una volta è il fisico a tradire Vanessa, nel 2017 Ferrari subisce un grave infortunio che comporta la rottura del tendine d’Achille e un lunghissimo stop di quasi due anni. L’obiettivo però, rimane lo stesso, Tokyo 2020.

Vanessa torna a competere, ma sente ancora dolore. Ancora uno stop e altri interventi per sistemare quel fisico che tanto l’ha tormentata in carriera. Sembra l’ora di tornare in corsa, nell’autunno del 2019, ma un problema, stavolta alla tiroide, ferma di nuovo la “Farfalla”.

Primavera 2020, coppa del mondo, Vanessa torna in gara e lo fa in grande stile conquistando l’argento. Ora sognare le Olimpiadi non è più tabù. Ecco però che arriva la pandemia, Tokyo fa slittare i giochi olimpici di un anno e Vanessa deve attendere. Ancora.

Nel 2021 si torna, finalmente, in gara. Ma non subito, Vanessa è costretta a fermarsi di nuovo. Stavolta è la positività al coronavirus a fermare la ginnasta. La voglia di rivalsa di Ferrari però è altissima e, il 10 aprile, Vanessa torna a gareggiare, e lo fa in maniera egregia, aiutando la propria squadra a vincere la terza tappa della stagione e conquistando la convocazione agli europei di Basilea. Europei ai quali conquista una storica medaglia di bronzo nel corpo libero. Medaglia che arriva a 15 anni di distanza dalla prima, Vanessa Ferrari si colloca, con questo bronzo, al terzo posto tra le ginnaste che hanno visto trascorrere più tempo tra la prima e l’ultima medaglia di carriera.

TOKYO E LA VOGLIA DI RIVALSA

Durante l’estate Vanessa partecipa, e vince, alla Coppa del Mondo, staccando il pass per l’Olimpiade di Tokyo. Il quarto pass olimpico della carriera, diventando così la prima ginnasta a raggiungere questo traguardo.

A Tokyo Vanessa ha un’idea ben precisa. Conquistare quella medaglia a cui era andata tanto vicina in passato. Ci prova con la squadra, ma si ferma, ancora una volta, ai piedi del podio. Quarto posto per la nazionale italiana e medaglia che sfuma ancora, nonostante la miglior prestazione della storia della nazionale.

C’è un’altra possibilità però, perché Vanessa Ferrari ha staccato il pass per la finale del corpo libero. Stavolta non può sbagliare, ha atteso tanto quest’occasione, l’ha cercata, l’ha voluta, se l’è presa di forza. Il punteggio di Vanessa è 14.200. Un 14.200 che significa tanto, significa argento. Significa che quella medaglia è arrivata. Vanessa Ferrari è nella storia, la prima medaglia olimpica della storia ginnastica artistica italiana è arrivata.

Autrice, fino ad ora, di una carriera magistrale, con tante, tantissime altre cose da dire, e da dare, ancora. Vanessa è stata capace di superare ognuna delle difficoltà che le si sono messe davanti, non ha mai smesso di credere in sé stessa e nel sogno che cullava sin da bambina. Tenacia e perseveranza, ma allo stesso tempo tanta, tantissima eleganza per una donna che ha segnato, che ha cambiato la storia di uno sport in Italia e non solo, Vanessa Ferrari compie oggi 32 anni.

Auguri Farfalla!

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