L’Italia del tennis si appresta a vivere un novembre ricco di emozioni: si inizia l’8 con le Atp Next Gen Finals a Milano limitate ai migliori U21 del circuito, per poi spostarsi a Torino con le Atp Finals dei ‘grandi’. Le Next Gen Finals sono sempre state un torneo atipico fin dal loro inizio nel 2017, ma hanno sempre sfornato grandi campioni: l’ultimo a livello temporale, un certo Carlos Alcaraz, vincitore dello scorso US Open a soli 19 anni. Senza dimenticarci di Sinner e Tsitsipas vecchi giovani maestri (il greco ha anche vinto le Finals nel 2019), non ancora vincitori di uno dei quattro tornei più prestigiosi, ma aventi un curriculum di tutto rispetto.

LE NUOVE DIRETTIVE
Questa Edizione sarà ancora all’insegna dell’innovazione e delle nuove regole. Tra le novità introdotte per quest’anno ci sono:
-I cambi di campo: si cambierà campo dopo tre game (dopo il primo normalmente) ed alla fine dei singoli set, e tutte le pause saranno di 90 secondi. Inoltre, se il set dovesse concludersi al tiebreak (sul 3-3, perchè i set sono di 4 game), non ci sarà la possibilità per i giocatori di cambiare campo prima di iniziarlo, con il primo cambio dopo 6 punti, come di consueto.
-Riduzione dello ‘shot-clock’: il tempo tra un punto ed un altro vieni ridotto di 10 secondi, da 25 a 15, se il giocatore ha ottenuto il punto in maniera diretta: con un ace, un errore in risposta, sia esso gratuito e/o forzato, oppure un doppio fallo;
-Coaching: l’allenatore potrà parlare con il proprio allievo se l’avversario ha richiesto un medical time out oppure un toilet break e, soprattutto ci potrà essere il coaching se i due giocatori sono dalla stessa parte di campo;
-Dati in tempo reale: sia gli allenatori che i giocatori in campo potranno usufruire di dati ed analisi in tempo reale grazie alla piattaforma TennisViz, che li garantirà nei tablet a disposizione dei coach.
Da ricordare altre due cose: i coaching saranno resi disponibili a tutti, per far calare maggiormente gli spettatori nella partita e rendere l’esperienza totale, al100%; e il cosiddetto ‘killer point’, ossia sul 40-40 non ci saranno i consueti vantaggi, ma chi vincerà il punto si aggiudicherà anche il game (il giocatore al servizio può scegliere da che lato servire).
I PROTAGONISTI
Saranno ben tre gli italiani al via dopo i forfait di, nell’ordine: Carlos Alcaraz, che contava di partecipare alle Finals torinesi ma un problema agli addominali lo terrà lontano dai tornei fino al 2023; Jannik Sinner, che sperava di poter qualificarsi tra i primi otto della race to Turin ma, purtroppo, non c’è riuscito; e Holger Rune, che dopo il trionfo nel Master 1000 di Parigi-Bercy, sarà un ‘alternate’ per le Finals dei ‘grandi’. A sostituire il danese sarà Matteo Arnaldi, classe 2001 occupante la 140esima posizione del ranking. Difenderà il tricolore insieme a Lorenzo Musetti, classe 2002 con il ranking più alto degli otto partecipanti (23), e a Francesco Passaro, anche lui classe 2001 occupante la 122esima posizione.
Gli altri protagonisti saranno: Brandon Nakashima (2001, 50esimo al mondo); Jiri Lehecka (2001, 75esimo); Jack Draper (2001, 45esimo); Dominic Stricker (2002, 116esimo); Chun-Hsin Tseng (2001, 90esimo).
Come di consueto, i tennisti verranno divisi in due gironi (rosso e verde) di quattro persone, con i primi due classificati che avanzano in semifinale, dove il migliore di ogni girone affronterà il secondo dell’altro e viceversa. Seguirà poi la finalissima, in programma sabato 12 novembre alle 21:00.
I GIRONI
Girone rosso: Arnaldi, Nakashima, Lehecka, Passaro
Girone verde: Musetti, Draper, Stricker, Tseng

I PRONOSTICI ALLA VIGILIA
Sicuramente, il favorito numero uno, per il girone verde è Musetti visti i risultati ottenuti quest’anno, conditi da un quarto di finale a Parigi-Bercy e la vittoria nell’Atp 250 di Napoli.
Sarà verosimilmente una battaglia tra lui e Draper per il primo posto nel girone con Tseng e Stricker che si candidano come possibili outsiders.
Per quanto riguarda il girone rosso, il favorito per issarsi davanti a tutti è Nakashima, non solo in virtù del ranking ma anche e soprattutto in virtù dei risultati di questa stagione: quarto turno al Roland Garros ed a Wimbledon (battendo anche Shapovalov), e fermatosi al terzo turno agli US Open, dopo aver giustiziato Grigor Dimitrov.
Speranze veramente ridotte per gli altri due italiani di poter passare il turno, ma il tennis è uno sport imprevedibile, dove a vincere non è sempre il più forte ma è chi sa gestire meglio i momenti all’interno di una partita, chi riesce a concretizzare i punti nei momenti clou.
Chi succederà a Alcaraz nell’albo d’oro del torneo? Chi sarà il nuovo ‘ giovane maestro?’ Sabato avremo tutte le risposte del caso, non ci resta che aspettare!

Lascia un commento