Correva il giorno 19 ottobre 1952: la pista d’Imola conosce il suo inizio

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“In una notte dell’estate 1947 questo gruppo di pionieri,camminando nel viale delle Acque Minerali,una stradina che congiungeva le Acque Minerali al ponte sul Santerno,disegnò un piccolo circuito:via dei Colli,raccordo dalla Tosa alla Piratella,viale delle Acque Minerali”.

FONDAZIONE


Nel 1946 il comune di Imola presentò un progetto:congiungere i due ponti sul corso d’acqua,quello della Via Emilia e quello di viale Dante,attraverso la costruzione di una strada adiacente al fiume Santerno. Alfredo Campagnoli, giovane geometra dell’ufficio tecnico comunale, parlò di questo progetto con alcuni amici. Sembrò concretizzarsi l’idea di costruire un circuito sulle pendici di Imola, comprendente la zona di monte Castellaccio, su strade aperte al traffico ma opportunamente distanti dal centro abitato. L’anno dopo i promotori, Campagnoli insieme a Tonino Noè, Ugo Montevecchi e Graziano Golinelli,proposero inizialmente un tracciato extra urbano di 3 800 m sul quale organizzare alcune gare motociclistiche all’anno. A essi si aggiunsero Checco Costa, presidente del Moto Club, e Gualtiero Vighi, membro consigliere del Moto Club e valente pilota.
La posa della prima pietra del circuito imolese avvenne il 22 marzo 1950.
Dopo poco più di due anni fu effettuato il primo collaudo: nella giornata del 19 ottobre 1952 il campione di motociclismo Umberto Masetti percorse il circuito con la sua Gilera. In quell’occasione furono effettuate anche prove di automobilismo: Enzo Ferrari fece provare una 340 Sport ai suoi piloti Alberto Ascari, Giannino Marzotto e Luigi Villoresi. L’inaugurazione ufficiale avvenne il 25 aprile 1953 con una gara motociclistica valevole per il campionato italiano delle classi 125 e 500, il Gran Premio CONI, e una gara nazionale per le classi fino a 250 cc, il Gran Premio Città di Imola. Ad assistere all’evento giunsero 60 000 persone da tutta Italia.
Il circuito ebbe il suo battesimo internazionale il 25 aprile 1954 con la prima edizione della Coppa d’oro Shell, una gara motociclistica ideata da Checco Costa per le classi 250, 350 e 500, destinata a divenire la più importante competizione motociclistica internazionale degli anni 1950 e 1960, anche grazie a un montepremi assai elevato: la gara fu vinta da Masetti su Gilera, nella classe regina, e da Enrico Lorenzetti e Alano Montanari entrambi su Moto Guzzi, rispettivamente nelle classi 350 e 250. L’automobilismo fece il suo debutto a Imola due mesi dopo, il 20 giugno, con la Conchiglia d’oro Shell, manifestazione internazionale per vetture Sport di classe 2000: davanti a un numeroso pubblico si sfidarono Ferrari e Maserati.
Nel 1956 si disputò la terza edizione della Coppa d’oro, vinta dall’italiano Eugenio Castellotti su Osca. Nell’occasione la Shell invitò, oltre alle case italiane e tedesche, anche quelle inglesi: videro per la prima volta il circuito imolese campioni come Jack Brabham, Roy Salvadori, Colin Chapman e Cliff Allison. Per vedere l’edizione successiva della Coppa d’oro si dovette attendere il 1963, con il debutto della Formula 1 sul circuito imolese.
Il circuito era composto, all’epoca, da strade aperte al traffico e per raggiungere l’obiettivo di realizzare un autodromo permanente, dovettero trascorrere tutti gli anni 1950 e metà degli anni 1960. Le cause furono principalmente due: il ritardo nel realizzare le opere che avrebbero escluso il tracciato dalla viabilità ordinaria, e i ricorsi dei privati, contrari all’esproprio dei loro terreni destinati ad ospitare gli impianti fissi (tribune e box). Durante questo periodo le gare disputate all’anno furono poche, così come poche furono anche le giornate annuali d’affitto del tracciato alle case costruttrici per i collaudi dei loro prototipi.
Il 21 aprile 1963 per la prima volta l’impianto imolese ospitò una gara di Formula 1, seppur non valida per il campionato mondiale, vinta da Jim Clark su Lotus 25.
Nella seconda metà degli anni 1970, direttore sportivo della Ferrari era l’ingegnere torinese Roberto Nosetto. Nel 1979, fu inviato da Enzo Ferrari a Imola: il Drake desiderava fortemente che il circuito intitolato al figlio Dino ospitasse le gare di Formula 1, pertanto incaricò di migliorarne le strutture. Nello stesso anno, con il completamento dell’impianto e l’eliminazione dei tratti utilizzati per la viabilità urbana, il circuito divenne permanente.
Il 16 settembre 1979, con il Gran Premio Dino Ferrari, gara non titolata vinta da Niki Lauda su Brabham-Alfa Romeo, iniziò la nuova era della Formula 1 per Imola.
Il resto,poi,è storia:tanti campione hanno gioito su quest’asfalto,da Schumacher a Senna,passando per Hamilton e Niki Lauda. L’ultimo gran premio disputato qui porta il nome di Max Verstappen,fresco campione del mondo. Inoltre,la stessa Ferrari qui ha potuto esultare ben 8 volte grazie a Didier Pironi e Patrick Tambay,ma soprattutto grazie al Kaiser tedesco,Michael Schumacher.

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