
Si appena concluso il Gp d’Australia, disputatosi sul circuito di Phillip Island. Un fenomenale Alex Rins taglia per primo il traguardo, dopo una rimonta pazzesca, culminata con il sorpasso nelle ultime fasi a Bagnaia. Lo spagnolo, dopo diversi giri, passati a lottare con Bagnaia, Marquez e Bezzecchi, ha conquistato la testa della gara all’ultimo giro, guadagnando quei pochi millesimi di vantaggio che gli hanno permesso di trionfare. Marc Marquez arriva secondo, dopo essersi messo alle spalle l’attuale leader del mondiale. Terzo appunto Bagnaia, che concretizza al massimo lo 0 di Quartararo e vola a +14, protetto dagli altri centauri della Ducati, tra cui Marco Bezzecchi, rookie dell’anno. Aleix Espargaro, chiude solo in nona posizione, guadagnando così solo pochi punti su Quartararo, ma allontanandosi dalla lotta mondiale. Il francese della Yamaha, dopo un buon inizio, non è riuscito a trovare la quadra ed è rimasto nelle retrovie del gruppo fino al momento del ritiro, 0 che fa male. Adesso Quartararo è chiamato a un’impresa clamorosa, considerando il dominio Ducati.
BAGNAIA, RIMONTA STORICA
Francesco Bagnaia, nonostante abbia ottenuto un terzo posto dopo essere stato in testa fino all’ultimo giro, situazione che potrebbe sembrare deludente, è riuscito a recuperare 105 punti in 8 gare, firmando una rimonta storica. Adesso l’italiano ha 14 punti di vantaggio da amministrare, grazie soprattutto allo zero di Quartararo; A. Espargaro, più staccato, tenterà l’impresa in Malesia e in Spagna. Con due gare da disputare, e una moto nettamente superiore rispetto alle altre, il pilota torinese diventa il favorito numero uno, anche perché la Yamaha non si è mai dimostrata competitiva; nulla è deciso dunque, adesso testa a Sepang, dove potrebbe essere assegnato il titolo.

QUARTARARO, ADDIO SOGNI DI GLORIA (?)
Fabio Quartararo, ormai ex leader del mondiale, dopo esserlo stato per diversi gran premi, ha concluso la sua gara prima del dovuto, segnando uno zero che pesa sia nel morale, sia nel campionato. Il francese sta lottando dall’inizio della stagione con la sua M1, che è nettamente inferiore a Ducati e Aprilia, ma purtroppo il divario c’è e si vede. El Diablo fa quel che può, infatti se il mondiale è ancora aperto il merito è tutto suo, ma la superiorità sia numerica che motoristica di Ducati potrebbe portare alla sconfitta il campione del mondo in carica, che certamente merita una moto migliore.

GLI ITALIANI
Detto di Bagnaia terzo e Bezzecchi quarto, vincitore del titolo di “rookie of the year”, vanno sottolineati: l’ottimo quinto posto di Bastianini, ottenuto in rimonta, e il sesto posto di Luca Marini. 20° Di Giannantonio, out Morbidelli.

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