Correva il giorno 16 ottobre 1997: nasce Charles Leclerc, per tutti sarà “il predestinato”.

Published by

on

Esattamente 25 anni, tra le fredde strade di un autunno di Monaco, nasceva Charles Leclerc, da Hervè Leclerc, che sarà la sua spalla ed il suo mentore fino alla sua tragica scomparsa.
Sin da piccolo si viene a creare un feeling con Jules Bianchi, anche lui pilota automobilistico, e dove insieme inizieranno la loro carriera, correndo con i kart.
È qui che nasce la storia di Leclerc,nel 2005, all’età di 8 anni,anno in cui vincerà il suo primo campionato, il “PACA”,che conquisterà successivamente nel 2006 e nel 2008.
Dopo i kart, passa alle monoposto, e precisamente corre nella Formula Renault 2.0 Alps, con il Forte Motorsports. Conquista 7 podi,due vittorie (Monza e Jerez) e chiude il campionato secondo.
Un anno dopo,nel 2015, partecipa alla formula 3, guidando per la Van Amersfoort Racing;alla prima gara, a Silverstone, fa pole position in gara 2 e in gara 3. Vincerà anche la gara,dimostrando già da lì che lui ce l’ha, ha la stoffa del campione.
Ed infatti, la seconda vittoria non tarda ad arrivare: ancora in gara-3 ad Hockenheim. Chiuderà 4° in campionato, ma poco importa.
In molti ormai hanno messo gli occhi sul piccolo prodigio monegasco.

IL TITOLO IN FORMULA 2 E L’ARRIVO TRA I GRANDI

Qualche settimana dopo,a Leclerc viene detto che sarà un pilota di formula 2.
E lui,al primo salto di qualità,non fa una piega:nelle prime 12 gare fa 5 vittorie e 7 podi. Nelle prime 7 gare conquista 7 pole position (anche se l’ultima gli verrà tolta).
A Jerez ottiene l’ottava pole position, infrangendo il record fino ad allora detenuto da Stoffel Vandoorne. Ed è qui che a Charles basta stare davanti a Rowland per vincere matematicamente il suo primo titolo. Resiste ai suoi attacchi e si laurea campione con 3 gare d’anticipo. Alla premiazione alza gli occhi al cielo,lo dedica al papà Hervè,portato via 4 giorni prima da una tremenda malattia. Il titolo è anche il suo, l’uomo su cui Charles aveva sempre fatto affidamento,ora non c’era più. È da lì in poi avrebbe dato l’anima per lui in pista.
Concluderà il campionato primo con 282 punti.

Qualche tempo dopo Ferrari lo nota,e decide di chiamarlo con sé in Academy, diventerà il collaudatore di Haas e della stessa Ferrari. Scende per la prima volta in pista nelle prove libere 1 del GP di Gran Bretagna.
Inizia successivamente a correre per la Sauber, prima in prove libere, per poi diventare a tutti gli effetti un pilota della scuderia.
13° nella sua prima gara,e dopo qualche gara non troppo brillante, in Azerbaijan ottiene i suoi primi punti, posizionandosi sesto.
Ancora punti in Austria, Singapore e Russia.
Si posizionerà 13° con 39 punti e sarà votato “rookie” dell’anno.

L’ARRIVO IN FERRARI

L’11 settembre 2018 Ferrari annuncia che il pilota monegasco avrebbe sostituto Kimi Raikkonen.
Nella prima gara stagionale conclude quinto e nella seconda,in Bahrain, diventa il pilota più giovane a conquistare una pole position in Formula 1, all’età di 21 anni e 165 giorni, battendo il record di Vettel, suo compagno di scuderia.
Concluderà infine terzo,scavalcato dalle due Mercedes.
Dopo alcuni podi, come in Austria e in Gran Bretagna, arriva la sua prima vittoria in Belgio.
La dedica ad Anthoine Hubert, scomparso solo il giorno prima.
Diventerà il pilota più giovane a vincere un gran premio in tuta rossa. Si ripeterà la settimana dopo, vincendo a casa nostra, in una marea rossa,che non vedeva una vittoria Ferrari lì da ben 9 anni. Altri buoni piazzamenti lo porteranno a chiudere 4° con 264 punti.
L’anno 2020 non è particolarmente brillante, dato anche una macchina non proprio eccezionale.
Inizia bene con un secondo posto in Austria, ma da lì ci sarà una serie di problematiche che lo porteranno a concludere 8°.
Anche il 2021 è un anno che risulterà complicato per Charles, che accoglie il suo nuovo compagno di scuderia,con il quale costruirà un gran rapporto di amicizia e rispetto: Carlos Sainz JR.
La nuova monoposto ,la SF21, si rivela più performante della scorsa, ed infatti inizia con buoni piazzamenti, come in Spagna e in Emilia-Romagna.
Poi due pole position che non portano alla vittoria, a Monaco e in Azerbaijan.
Concluderà 7° e per la prima volta in carriera verrà battuto e scavalcato dal suo compagno di scuderia, Sainz, che concluderà 5°.

Il 2022 è l’anno del riscatto di Charles, grazie ad una macchina finalmente competitiva e ai livelli di Ferrari.
Inizia subito in Barhain,dove fa registrare pole position,giro veloce e vittoria. Ci sarà un 1-2, con tutti i presupposti che questo possa essere l’anno giusto.
In Arabia deve cedere agli ultimi giri la vittoria a Max Verstappen.
Dopo Miami,dove si piazza seconda,iniziano i problemi.
Si ritira a Barcellona, dove stava dominando, a causa di un problema di affidabilità.
Peggio a Monaco, dove dopo aver preso la pole, conclude 4° a causa di una strategia errata della Ferrari.
A Baku, dove è ancora pole, sarà costretto a ritirarsi per un guasto alla PU. In Canada invece parte 19° a causa dei cambi dei pezzi della monoposto, arrivando 5°.
A Silverstone parte terzo,e a pochi giri e con la vittoria sempre più vicina,entra la Safety Car. Charles non entra ai box e viene mangiato da chi gli sta dietro, facendolo finire 4°.
Sembra la fine del sogno, anche se ritornerà finalmente a vincere in casa dei rivali, in Austria, anche lì non senza problemi. È la prima vittoria in casa Redbull dal 2003,quando vinse Michael Schumacher.
In Francia, invece, il disastro totale: dopo tanti giri con Max negli specchietti, conquista un po’ di vantaggio, ma perde il controllo finendosi per schiantare, ed è costretto al ritiro.
Arriva secondo in Italia e a Singapore consegna ufficialmente il mondiale a Verstappen.
Si prende 5 secondi di penalità dopo un taglio all’ultima chicane, arriva sotto Perez e Verstappen può festeggiare il suo secondo titolo mondiale.

È uno dei talenti più cristallini che il circus abbia mai conosciuto,e tutti sanno che un giorno arriverà il suo momento.
Arriverà per papà Hervè, per Bianchi, per Hubert, quella che è stata la sua famiglia.
Arriverà perché lui ce l’ha, ha il fuoco dentro, la voglia di vincere.
Gli occhi sognanti di un bambino e la voglia di non mollare mai.
Arriverà,perché lui è il predestinato.
Tanti auguri Charles.

Lascia un commento