Dopo tre anni torna finalmente lo spegnimento dei semafori nella buia notte di Singapore. Al via Perez, che partiva dall”interno in seconda posizione, raggiunge la testa della gara, superando da subito Charles Leclerc, dietro di loro Sainz e Hamilton combattono per la terza posizione e Verstappen perde tante piazze, passa dell’ottava alla tredicesima posizione. Max inizia una stupenda rimonta, facendosi largo velocemente tra le macchine degli avversari in pista. Al settimo giro contatto tra Zhou e Latifi, ritiro per Zhou, foratura per latifi, che rientra ai box, ma è costretto a ritirarsi anche lui, per la probabile rottura del braccetto della posteriore sinistra. Il contatto Latifi-Zhou non è stato l’unico avvenuto nel corso del settimo giro, infatti anche Russell e Bottas si toccano, ma per loro non vi è nessun danno. Entra la Safety Car all’ottavo giro per detriti in pista ed esce qualche giro più tardi. Nel corso dell’undicesimo giro Verstappen in curva cinque supera immediatamente Vettel e di seguito Gasly e si piazza alle spalle di Alonso, che dopo una meravigliosa difesa si ferma per problemi al motore, Virtual Safety Car, sfruttata solamente da Russell, che nè approfitta per andare ai box e montare le medie, gomme da asciutto, in una pista ancora umida, non sembrano funzionare, il pilota inglese non riesce a tenere la propria vettura. Al ventiseiesimo giro Albon va a sbattere contro il muro e rompe l’ala, ma riesce a tornare ai box, lasciando però l’ala incastrata nel muro, di nuovo bandiera gialla. Albon è comunque costretto al ritiro. Poco dopo viene data bandiera verde e appena ripartiti si ferma anche Ocon, la macchina fuma, problema al motore per il francese che rilascia olio in pista, si ritira anche lui, nel mentre per togliere la sua vettura viene immediatamente messa la Virtual Safety Car. Si riparte al trentesimo giro , Verstappen subito si lancia nel sorpasso di Lando Norris, ma sbaglia, sorpassa Norris quando vi era ancora il regime di Virtual Safety Car, tenta di salvarsi frenando, aiutandosi con un mega bloccaggio e ci riesce, infatti per lui nessuna investigazione da parte della FIA. Passano pochi giri e anche Hamilton va contro il muro, ma rientra subito in pista e si ritrova immerso nella battaglia tra Verstappen e Norris, ma con un’ala danneggiata, è quindi costretto a rientrare ai box per cambiarla. Inizia la danza dei pitstop, tutti si recano ai box per cambiare le gomme e mettere le medie, tranne Bottas che mette le soft. Al trentaseiesimo giro va contro il muro anche Yuki Tsunoda, si ritira e scatta immediatamente la Safety Car. Si presenta una grande occasione per le Mclaren, in pista hanno cambiato tutti tranne loro e ovviamente con il tempo dimezzato, ottengono un gran vantaggio, escono infatti quarto e sesto, Lando con le medie e Daniel con le soft. Dopo diversi giri in regime di Safety Car Perez si appresta a ripartire, ma commette un errore si distanzia troppo dalla Safety, più di 10 macchine, investigazione dopo la gara per lui, l’esito sarà di 5 secondi di penalità per il pilota messicano. Alla ripartenza Verstappen tenta di superare Lando Norris, ma di nuovo mega bloccaggio e va lungo, rientra davanti a Hamilton, ma è costretto a cambiare, torna in pista in 12 piazza. Nel mentre Russell tenta di superare Schumacher ma buca la gomma, costretto anche lui a cambiare, torna in pista, ultimo. Davanti Perez e Leclerc si scontrano in una battaglia mozzafiato, Perez nei propri team radio dice di avere problemi, ma i suoi tempi non concordano, ha ancora tanta potenza da poter usare contro la fiammante Ferrari numero 16. Max rimonta dalla 12 posizione, raggiunge pian piano la 9 , superando Magnussen, Bottas e Gasly. Verstappen si trova alle spalle di Hamilton, ma non riesce a superarlo, la battaglia tra i due si fa serrata per diversi giri, Hamilton tenta di superare Vettel, poco davanti loro, ma va lungo e Verstappen subito passa il pilota inglese. All’ultimo giro, poco dopo lo scoccare della fine del tempo del cronomentro, Verstappen supera anche Vettel. La gara termina con Perez che passa primo sulla linea del traguardo, davanti alle Ferrari di Leclerc e di Sainz.

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