Correva il giorno 16 Settembre 1934, nasce Elgin Baylor

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Oggi Elgin Baylor avrebbe compiuto 88 anni. Nato a Washington ha giocato per 13 anni per i Minneapolis/Los Angeles Lakers, ma senza aver mai vinto il titolo.

GLI INIZI

Mostra già il suo talento all’High School, ma a causa del suo basso rendimento scolastico presto abbandona la scuola per andare a lavorare, continuando a giocare a basket nel quartiere. Successivamente nel 1958 un suo amico riesce a procurargli una borsa di studi di un college e va al Seattle University. Baylor conduce la squadra in finale NCAA, persa contro Kentucky. Nonostante la sconfitta in finale, la sua media punti per partita di 31,3 convinse l’NBA

L’APPRODO IN NBA

Il ragazzo talentuoso venne scelto dai Minneapolis Lakers al draft del 1958 come prima scelta assoluta. Subito alla prima stagione vince il Rookie of the Year, andando in finale NBA, persa contro Boston, l’inizio di una interminabile rivalità.

Negli anni sessanta diventa una delle tante star dell’NBA raggiungendo medie realizzative intorno ai 30 punti, conducendo i Lakers, nel frattempo trasferiti a Los Angeles, a 4 finali perse tutte contro i Celtics nel 1962,1963,1965 e 1966. Raggiunge dopo due anni le Finals ma viene sconfitto ancora nel 1968 e 1969 sempre contro i Boston Celtics.

Il 1970 sembra l’anno buono per il titolo, ma vengono sconfitti in finale contro New York Knicks. Nell’ultimo anno di carriera di Baylor, 1972 sarebbe stato l’anno della consacrazione a vincitore dell’NBA, ma un grave infortunio gli fece saltare numerose partite ritirandosi a metà stagione. I suoi compagni vincono il titolo in finale contro i Knicks, regalando a Elgin un anello celebrativo in segno di riconoscenza, ma che non sarà mai considerato il ‘suo anello’.

DOPO IL RITIRO

Dopo essersi ritirato allena i New Orlean Jazz sul finire degli anni settanta, successivamente diventa General Manager dei Clippers diventando miglior GM della stagione 2006/06. Elgin ci ha lasciato il 22 Marzo 2021, lasciandoci le sue giocate e il suo modo di fare basket, andando via però con un grande rimpianto, l’anello, il maledettisimo anello.

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