Da quando è stata fondata nel lontanissimo 1946, la NBA è sempre stata considerata una lega per giocatori americani, ma come in tutte le cose è avvenuta una globalizzazione che ha coinvolto soprattutto europei e sudamericani. Il punto di svolta per l’arrivo di giocatori stranieri (senza contare i giocatori canadesi) è arrivato con la sconfitta della nazionale statunitense avvenuta per mano della Jugoslavia alle Olimpiadi di Seoul del 1988, che portò all’arrivo in NBA dei vari Divac, Petrovic e successivamente Kukoc. Nonostante ormai la NBA non è più una lega ( soltanto) per americani sono soltanto 10 gli Hall of Famer stranieri: 6 europei, un canadese un africano e infine un solo asiatico, uno dei giocatori più alti ad aver messo piede in un cambio NBA, Yao Ming.

INFANZIA
Leggenda racconta che il nostro protagonista sia nato tramite un esperimento dei medici cinesi, i quali erano stati incaricati di creare il prototipo di atleta perfetto, e per farlo hanno fatto una selezione per trovare l’uomo e la donna perfetti per questo incarico, che risultarono Yao Zhiyuan alto 2,01 metri e Fang Fengdi di 1,91 metri entrambi ex cestisti. Nonostante molte fonti importanti hanno riportato questa teoria, non si sa quale sia la realtà. Già dalla nascita si capiva che Yao fosse una persona diversa, infatti col peso di 5 chili pesava il doppio di un neonato cinese medio. Non si sa molto della sua infanzia, ma si sa che iniziò a giocare a basket all’età di 9 anni e già a 10 anni era alto 1 metro e 65 centimetri, con i dottori che avevano previsto che da adulto sarebbe arrivato a 2,21 metri ( ma alla fine Yao arrivo a 2,29 metri).

DEBUTTO IN CINA
Yao iniziò a giocare con la squadra Junior degli Shanghai Sharks della Chinese Basketball Association quando aveva 13 anni e, dopo 4 anni nelle giovanili, a 17 debuttò in prima squadra, segnando 10 punti e catturando 8 rimbalzi di media nella sua prima stagione. Nella sua seconda stagione subì un infortunio al piede, il quale secondo lui limitò la sua elevazione, ma nelle successive due stagioni trascinò la squadra alle finali del campionato, perdendo entrambe le volte. Nel quinto anno il compagno più forte di Yao,Wang Zhizhi, abbandonò la squadra per diventare il primo cinese in NBA, però questo aiutò Yao nel diventare il leader della squadra, che trascina alla vittoria con 39 punti e 20 rimbalzi a partita nei playoff.

PROBLEMI DIPLOMATICI PRE NBA.
Man mano che il nome di Yao otteneva interesse dagli americani, il governo cinese capiva che quel giocatore poteva essere una macchina da soldi, infatti nel 2002, dopo che Yao si candidò al draft, cambiarono il regolamento per decretare che i giocatori cinesi dovessero dare al governo il 50 per cento dei soldi dati dalla NBA. Nonostante Yao fosse un giocatore palesemente da 1° scelta, alcuni team avevano paura che il campionato cinese non permettesse al giocatore di andare in NBA. Poco dopo Wang Zhizhi rifiutò di tornare in Cina per giocare per la nazionale e perciò la CBA stabilì che Ming non potesse andare in America a meno che non fosse stato scelto con la prima scelta dai Rockets. Dopo che il team di avvocati intorno a Yao confermarono che i Rockets avrebbero sfruttato la propria scelta per Yao, il campionato cinese diede il permesso al giocatore di andare in America la mattina del draft.

PRIMI ANNI IN AMERICA
Yao non fece la preparazione con la squadra texana, ma partecipò ai mondiali 2002 con la nazionale cinese. Molti opinionisti autorevoli pensavano che Yao sarebbe stato un gigantesco flop, ed effettivamente Yao non giocò bene facendo soltanto 14 minuti di media con soli 4 punti nelle prime sette partite, ma contro i Lakers segnò 20 punti con un 9/9 dal campo. Per ciò Charles Barkley, il quale aveva dichiarato che in caso Yao segnasse più di 19 punti in una partita della sua prima stagione avrebbe baciato il sedere di Kenny Smith, fu costretto a baciare il sedere di un asino. Grazie ai voti dei suoi connazionali Yao Ming fu il centro più votato per l’all Star Game e divenne il primo Rookie ad iniziare questa partita dall’1995. Yao finì il suo primo anno con medie di 13,5 punti e 8,2 rimbalzi. Nel secondo anno, sotto la guida di Van Gundy, diventò il catalizzatore dell’attacco, riuscendo a segnare un Carrer High di 41 punti con 18 punti e 9 rimbalzi di media e portando i suoi ai playoff, dove affrontarono i Lakers che li eliminarono in 5 partite. Nella stagione successiva arrivò Mc Grady e gli Houston vennero considerati come grandissimi candidati al titolo e Yao superò il record di maggior voti per la partita delle stelle. Tuttavia ai playoff i Rockets vinsero le prime due partite contro Dallas per poi perdere la serie 4-3 con gara 7 persa di 40.

ANNI DI INFORTUNI
Nella stagione 2005-2006 Yao affrontò diversi infortuni e problemi al piede e i Rockets persero nuovamente al primo turno, questa volta contro i Jazz. Nella stagione successiva i Rockets dominarono sino a Marzo, quando la star cinese subì un infortunio che lo costrinse a finire anzitempo la stagione e i Rockets non riuscirono a vincere. Ritornato dall’infortunio chiuse una delle sua prime stagioni complete e,nonostante l’infortunio di Tracy, portò Houston prima ai playoff, dove batté i Blazers, e poi al secondo turno contro i Lakers, dove però si infortunò in gara 3 e i suoi Rockets persero in gara 7. Dopo aver saltato l’intera stagione successiva, Ming tornò in campo per soli due mesi, infatti il 16 dicembre si ruppe il piede e nell’estate successiva annunciò il ritiro. Questa è la storia di un grandissimo campione molto sfortunato, che poteva essere molto meglio di quello che è stato.



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