IL VATE DELLO SPORT

Sarà tra Carlos Alcaraz e Casper Ruud la finale degli US Open 2022. Si arrendono in semifinale Tiafoe e Khachanov.

RUUD- ALCARAZ, AD UN PASSO DALLA STORIA.

La finale tra Ruud e Alcaraz sarà una finale speciale, valendo per entrambi sia la possibilità di vincere il primo Slam e sia la possibilità di diventare per la prima volta numero 1 del mondo. Sì, perché entrambi in caso di vittoria scavalcherebbero Medvedev in vetta al ranking.
Per tutti e due sarebbe un traguardo ovviamente storico, Ruud diventerebbe il primo norvegese di sempre a riuscirci, mentre Alcaraz con i suoi 19 anni diventerebbe addirittura il numero 1 più giovane della storia, superando il record di Lleyton Hewitt che nel 2001 conquistò la vetta a 20 anni, 8 mesi e 23 giorni.

LE SEMIFINALI.

Ruud- Khachanov
La prima semifinale andata in scena è stata quella tra Casper Ruud e Karen Khachanov, con il primo motivato dalla possibilità di diventare il nuovo numero 1 del mondo ed il secondo alla sua prima semifinale Slam in carriera. Il primo set ha visto regnare l’equilibrio fino al tiebreak, dove ad imporsi è stato Ruud, chiudendo 7 punti a 5 con uno scambio titanico conclusosi con un rovescio lungolinena incredibile del norvegese.
Nel secondo set Khachanov accusa il colpo e Ruud si porta avanti di forza due set a zero chiudendo 6-2.
Il russo ha una reazione di orgoglio e porta la partita al quarto vincendo il terzo set 7-5. Ma nel quarto set è ancora la superiorità di Ruud a fare la differenza, il norvegese resta concentrato e continua a martellare da fondo campo, chiudendo il match dopo 3 ore spaccate e vincendo per 7-6(5) 6-2 5-7 6-2, conquistando così la sua seconda finale Slam in carriera, la prima a New York.

Alcaraz- Tiafoe La seconda semifinale è quella tra Carlos Alcaraz e Frances Tiafoe. Il baby fenomeno spagnolo alla caccia della prima finale Slam e del record di numero 1 del mondo più precoce di sempre contro l’americano già giustiziere di Nadal e Rublev che sta giocando il miglior tennis in carriera, infiammando l’Arthur Ashe.
Come nella prima semifinale anche stavolta il primo set è deciso al tiebreak ed a spuntarla è Tiafoe che al terzo set point approfitta di un sanguinoso doppio fallo dello spagnolo per chiudere il primo set a suo favore.
Ma dopo aver perso il primo set ecco tutto il talento e la forza di Carlitos Alcaraz, in un lampo lo spagnolo domina il campo e si porta avanti due set uno chiudendo rispettivamente secondo e terzo set per 6-3 6-1, portandosi anche avanti di un break ad inizio quarto.
Ma proprio quando sempra spacciato con le spalle al muro che Tiafoe torna a giocare il suo miglior tennis e ,con orgoglio, dopo aver annullato un match point sul 4-5 30-40, con una controsmorzata deliziosa al termine di uno scambio durissimo, porta il match al quinto set vincendo il quarto ancora una volta al tiebreak.
Ma è proprio in questo quinto set, dopo aver perso il quarto set avendo avuto match point, che Alcaraz dimostra di avere la stigmate del campione. Lo spagnolo torna a giocare il suo miglior tennis e non da chance ad un comunque immenso Tiafoe, che è costretto ad arrendersi 6-3 al quinto. Alcaraz così vince 6-7(6) 6-3 6-1 6-7(5) 6-3 e domenica alle 22 contro Casper Ruud giocherà una delle finali più attese degli ultimi anni. La storia si scrive ora.

US Open, tabellone femminile: la super finale sarà tra Swiątek e Ons Jabeur!

Nel tabellone femminile la finale sarà tra la numero 1 del mondo Iga Swiątek e la tunisina Ons Jabeur, numero 5 del ranking e già finalista a Wimbledon.
Nelle semifinali la Swiątek ha vinto una battaglia incredibile contro la bielorussa Aryna Sabalenka, dove la polacca ha rimontato un set ed un break nel terzo set, vincendo per 3-6 6-1 6-4. Mentre nell’altra semifinale la Jabeur ha dominato e piegato in poco più di un’ora una ritrovata Caroline Garcia per 6-1 6-3.
Adesso l’atto conclusivo, dove la Swiątek vorrà ribadire la sua leadership vicendo il suo terzo Slam (primo fuori dalla terra) e confermandosi sempre di più regina, mentre la Jabeur come a Wimbledon cercherà di agguantare il suo primo titolo Major.