Il 30 agosto del 1943, a Saint Claud, nell’area metropolitana di Parigi, nacque colui che avrebbe dominato il mondo dello sci alpino nella seconda metà degli anni 60′: Jean-Claude Killy.
Grazie all’ausilio dei propri cari, il fuoriclasse alpino, ebbe il privilegio di poter far scorrere gli sci sulla neve già in età precoce, prima di compiere i cinque anni. Anche il suo ingresso nel team nazionale francese avvenne in età estesamente giovane, tant’è che fu competitivo già ai giochi olimpici di Innsbruck 1964, dove chiuse al quinto posto nelle porte larghe.
L’esplosione si verificò però negli anni successivi: il parigino fu in grado di imporsi nella classifica generale di coppa del mondo nel 1967 (anno in cui vinse 12 gare e le tre coppe di specialità assegnabili al tempo) e nel 1968 (si portò a casa tre gare nel circuito maggiore e la sfera di cristallo di gigante). Killy non tradì le attese nei grandi appuntamenti: è riuscito a vincere tre medaglie d’oro (discesa, gigante, slalom) ai giochi olimpici del 1968, andati in scena a Grenoble e tre ori mondiali: due (discesa e combinata) a Portillo nel 1966 e uno (combinata) sempre a Grenoble nel 1968, poiché allora l’edizione olimpica comprendeva la gara iridata di combinata alpina.
Oggi compie dunque gli anni un colosso dello sci alpino ma non solo, di tutte le discipline olimpiche invernali e più in generale dello sport. Ha segnato un’epoca, seppur non eccessivamente lunga, e grazie ai suoi trionfi rimarrà per sempre nella leggenda della neve.


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